Investire nelle holding conviene? Le azioni che quotano più a sconto

Investire nelle holding è come sposare la figlia del re senza dover governare il regno.
Le cosiddette “casseforti di famiglia” sono lo strumento con cui dinastie e imprenditori difendono e moltiplicano la ricchezza, gestendo partecipazioni diversificate con una visione di lungo termine.

Per l’investitore privato, comprare azioni di una holding significa accedere con discrezione a un portafoglio diversificato di aziende, spesso con uno sconto significativo sul valore degli asset sottostanti (NAV).

In questo articolo vedremo:

  • Cosa significa investire in una holding
  • Perché le azioni di holding tendono a quotare a sconto
  • I vantaggi e i rischi
  • Alcune tra le principali holding quotate in Europa e in Italia (Exor, Bolloré, Italmobiliare) che oggi appaiono interessanti

Cosa sono le holding e perché investirci

Una holding è una società la cui attività principale è possedere quote (anche di controllo) in altre società. Non produce beni o servizi direttamente, ma gestisce partecipazioni azionarie.

Esempi tipici di holding:

  • Dinastiche (Exor degli Agnelli)
  • Industriali e finanziarie (Italmobiliare)
  • Conglomerati di investimento (Bolloré)

Perché le holding quotano spesso a sconto?

Le azioni di una holding raramente riflettono il 100% del valore netto delle attività sottostanti (Net Asset Value – NAV). Lo “sconto” può variare dal 10% al 50%, e nasce per vari motivi:

  • Costi di struttura e governance
  • Scarsa trasparenza di alcune partecipazioni
  • Liquidità ridotta
  • Eventuale leva finanziaria
  • Controllo familiare, che rende difficile uno “sblocco” del valore

Per l’investitore paziente, però, questo sconto è un’opportunità.


I vantaggi di investire in una holding

Diversificazione implicita
Un solo titolo offre esposizione a più aziende, settori e mercati.

Gestione professionale
Le holding sono spesso gestite da famiglie o team con una visione di lungo termine.

Protezione nei ribassi
Lo sconto sul NAV offre un “cuscinetto” in caso di correzioni di mercato.

Dividendi solidi
Molte holding distribuiscono cedole regolari, alimentate dagli utili delle partecipate.

Potenziale di riduzione dello sconto
Eventuali semplificazioni societarie, spin-off o fusioni possono ridurre lo sconto e generare extra-rendimento.


I rischi da considerare

⚠️ Sconto che può persistere o allargarsi
Non c’è garanzia che il mercato lo colmi.

⚠️ Governance familiare
Decisioni poco trasparenti o a favore dei soci di controllo.

⚠️ Leva finanziaria
Alcune holding usano debito per fare acquisizioni.

⚠️ Dipendenza da pochi asset
Se le partecipazioni principali soffrono, anche la holding ne risente.


Alcune holding europee e italiane interessanti

Vediamo ora tre casi molto studiati dagli analisti per il loro sconto sul NAV e la qualità degli asset:


1️⃣ Exor (Italia – Olanda)

  • Ticker: EXO.MI (Milano), EXO.AS (Amsterdam)
  • Sconto sul NAV: storicamente 30–45%
  • Principali partecipazioni: Stellantis, Ferrari, CNH Industrial, Iveco, The Economist, Lifenet
  • Strategia: lungo termine, investimenti selettivi, diversificazione settoriale e geografica
  • Punti di forza: governance stabile (famiglia Agnelli), qualità degli asset
  • Potenziale: benefici da operazioni straordinarie e crescita delle controllate

✅ Exor è uno degli esempi migliori di “cassaforte familiare” moderna: governance solida, visione di lungo termine e politiche di investimento disciplinate.


2️⃣ Bolloré (Francia)

  • Ticker: BOL.PA
  • Sconto sul NAV: fino al 50% in alcuni periodi
  • Principali partecipazioni: Vivendi, logistica africana (venduta a MSC), media
  • Strategia: controllo attivo, investimenti concentrati
  • Punti di forza: capacità di generare liquidità, gestione imprenditoriale (famiglia Bolloré)
  • Potenziale: valorizzazione post-cessioni, rilancio strategico

✅ Per chi cerca un conglomerato con DNA imprenditoriale e storica capacità di ristrutturare asset.


3️⃣ Italmobiliare (Italia)

  • Ticker: ITM.MI
  • Sconto sul NAV: circa 30–35%
  • Principali partecipazioni: Caffè Borbone, Tecnica Group, Clessidra SGR
  • Strategia: private equity, medio mercato italiano
  • Punti di forza: dividendi generosi, patrimonio netto solido
  • Potenziale: crescita del Made in Italy, consolidamento del portafoglio

✅ Un approccio da “private equity quotato” che consente all’investitore retail di accedere a PMI italiane di qualità.


Altre holding degne di nota

✔️ Investor AB (Svezia) – storico veicolo della famiglia Wallenberg, sconto contenuto ma asset di altissima qualità (Atlas Copco, ABB, SEB).
✔️ Groupe Bruxelles Lambert (GBL, Belgio) – partecipazioni diversificate, governance tradizionale, sconto interessante.
✔️ Eurazeo (Francia) – focus sul private equity, meno “holding pura” ma con forte diversificazione.


Conclusione: conviene investire nelle holding?

Sì, ma serve pazienza e selezione.
Le holding sono uno strumento elegante per accedere a un portafoglio diversificato a prezzo scontato. Offrono protezione dai ribassi e dividendi solidi, ma richiedono un approccio di lungo termine.

Chi vuole investire in Exor, Bolloré o Italmobiliare deve valutare:
✅ Qualità degli asset sottostanti
✅ Entità e motivazioni dello sconto
✅ Solidità finanziaria
✅ Governance e trasparenza

In un mondo di incertezze, le casseforti di famiglia restano un modo “intelligente” per partecipare alla crescita economica con meno volatilità e un occhio alla generazione di valore nel tempo.


FAQ

❓ Perché le holding quotano a sconto?

Per motivi di governance, costi di struttura, liquidità ridotta e scarsa trasparenza di alcune partecipazioni.

❓ Quanto può essere lo sconto medio?
Tra il 10% e il 50%, a seconda della holding e del ciclo di mercato.

❓ Le holding pagano dividendi?
Sì, molte distribuiscono dividendi regolari grazie agli utili delle partecipate.

❓ Quali sono le migliori holding italiane?
Exor e Italmobiliare sono due esempi solidi e diversificati.


Investire nelle holding conviene? Le azioni che quotano più a sconto

A chi appartengono cioè chi le controlla o le ha storicamente fondate queste holding

Exor

  • Controllata dalla famiglia Agnelli-Elkann.
  • È la “cassaforte” storica degli Agnelli, creata per gestire le loro partecipazioni industriali. Oggi la famiglia la controlla tramite la Giovanni Agnelli B.V., una società olandese che detiene la maggioranza dei diritti di voto.
  • Presidente: John Elkann.

Bolloré

  • Controllata dalla famiglia Bolloré (Francia).
  • Fondata e guidata da Vincent Bolloré (ora semi-ritirato), il gruppo è gestito dai figli.
  • La famiglia mantiene il controllo attraverso una struttura di partecipazioni piramidali e holding intermedie.

Italmobiliare

  • Controllata dalla famiglia Pesenti (Italia).
  • Storicamente legata al cemento (Italcementi), dopo la cessione di Italcementi a HeidelbergCement nel 2016 si è trasformata in una holding di partecipazioni diversificate e private equity.
  • Presidente: Carlo Pesenti.

Investor AB

  • Controllata dalla famiglia Wallenberg (Svezia).
  • È la storica holding della dinastia industrial-finanziaria svedese.
  • Attraverso fondazioni e trust, i Wallenberg mantengono il controllo pur con una governance moderna.

Groupe Bruxelles Lambert (GBL)

  • Famiglia Frère (Belgio) e Groupe Frère-Bourgeois insieme con la famiglia Desmarais (Canada).
  • Dopo la morte di Albert Frère, la famiglia Frère mantiene il controllo con i partner canadesi (Power Corporation/Desmarais).

Eurazeo

  • Non è una cassaforte familiare classica.
  • È un gruppo di investimento francese quotato, con azionariato istituzionale molto diffuso (tra cui Crédit Agricole e famiglie imprenditoriali, ma senza un unico padrone dominante come le altre citate).

✅ In sintesi (tabella):

HoldingFamiglia / Gruppo di controllo
ExorFamiglia Agnelli-Elkann
BolloréFamiglia Bolloré
ItalmobiliareFamiglia Pesenti
Investor ABFamiglia Wallenberg
Groupe Bruxelles Lambert (GBL)Famiglia Frère / Desmarais
EurazeoAzionariato diffuso, istituzionale

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Autore

  • massimiliano biagetti

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.