Le azioni UNICREDIT hanno perso quasi il 50% da inizio anno, ora si cambiano i vertici e ci sarà un nuovo piano industriale, ma cosa accadrà agli investimenti dei piccoli risparmiatori?
Unicredit è la più grande realtà bancaria italiana, nonostante le dichiarazioni dei mesi scorsi fatte dallo stesso AD Federico Ghizzoni che l’assemblea straordinaria di ieri ha di fatto sfiduciato, costringendolo a delle ‘dimissioni morbide’, il quale – tra l’altro – si è detto ‘molto tranquillo’, forse perchè in realtà non è ancora ufficialmente dimesso, infatti rimarrà al suo posto fino a che non verrà nominato un altro al vertice Unicredit  nomina a cui seguirà un nuovo piano industriale.
Intanto Luca Cordero di Montezemolo, attuale vice e secondo alcuni anche probabile nuovo AD, sta organizzando l’assemblea dei soci per il 9 Giugno 2016, assemblea che voterà il nuovo Amministratore Delegato dell’azienda.
Crisi Unicredit, cosa accade agli investimenti dei risparmiatori?
Per il momento non c’è un pericolo default per la grande banca, nonostante il CET 1 RATIO si sia abbassato.
La storia professionale di Ghizzoni nasce come un comune impiegato di banca oltre 30 anni fa proprio quando la banca si chiamava Credito Italiano, da impiegato ha fatto tutti gli scalini della carriera, quindi: direttore di filiale, quindi estero, quindi direttore di filiale all’estero, quindi direttore di area, proprio quando Unicredit si stava espandendo all’estero, forse qui ha dovuto la sua fortuna nel gruppo.
Nuovo direttore e nuovo piano industriale 2016?
Dopo il 9 Giugno sapremo il nome del nuovo direttore di Unicredit e potremo conoscere anche se ci sarà in vista un nuovo piano aziendale per rilanciare questa grande realtà creditizia europea, seconda solo a Deutsche Bank.
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