I Piani di accumulo di capitale Unicredit ( PAC), sono una interessante offerta di investimento di Unicredit, oggi vediamo alcune opinioni di piccoli risparmiatori e la recensione dei PAC Piani di Accumulo di Unicredit.
Avere un capitale da parte è un bel traguardo per chi ha risparmiato tutta la vita e ci tiene ad avere un gruzzolo nascosto. I capitali, però, vanno anche depositati e lasciati fruttare, non si possono tenere “sotto il materasso” come nell’antichità . Per questo le banche hanno inventato molte modalità di deposito e sottoscrizione di conti e di altri tipi di libretti di risparmio.
Tra di essi ci sono i PAC, o Piani di Accumulo Capitale. Ecco tutto quello che bisogna sapere su questi piani: cosa sono, come funzionano e il loro reale grado di convenienza per il risparmiatore.
Piani di Accumulo Capitale Unicredit: cosa sono i PAC
I Piani di Accumulo Capitale sono dei piani di sottoscrizione per il risparmio. Questi piani sono degli organismi di gestione dell’investimento collettivo, cioè piani che si costruiscono tramite un versamento periodico di denaro. L’investitore che decide di sottoscrivere un Piano di Accumulo Capitale sceglie il periodo di tempo per il quale il piano deve durare e versa ogni tot una quantità di denaro sul piano: di solito la quantità è abbastanza ingente, in modo da agevolare lo smaltimento dei versamenti. Ogni versamento permette di acquistare o di sottoscrivere degli strumenti finanziari di volta in volta diversi a seconda della cifra versata con cadenza regolare.
Alla fine del piano di sottoscrizione o accumulo, l’investitore trova sul suo conto il denaro da lui versato più gli introiti derivati dagli interessi o dalle cedole sugli strumenti sui quali ha investito.
La pubblicità dei Piani di accumulo di capitale sul sito di Unicredit.
Piani di accumulo capitale Unicredit, come funzionano:
Questo è fondamentalmente un modo per far crescere un capitale e mantenerlo sicuro, ma tenerlo allo stesso tempo allo stato liquido, in modo da poterlo poi riscattare con molta più facilità rispetto ai beni illiquidi.
La strategia di investire, nel corso del tempo e a intervalli regolari, una cifra in un Piano di Accumulo Capitale è stata maturata niente meno che da Benjamin Graham, l’economista americano che fu maestro di Warren Buffet. La strategia usata da Graham era principalmente destinata all’acquisto di azioni, e prendeva il nome di dollar cost average. Il risparmiatore decideva in anticipo la cadenza cronologica entro cui versare la stessa somma di denaro (che poteva essere mensile, trimestrale, semestrale o annuale). L’investitore, secondo Graham, doveva avere però cura di diversificare il portafoglio titoli, in modo da non ritrovarsi a versare decine di migliaia di dollari sulle stesse azioni. Graham sosteneva anche che un frazionamento ancora più frequente delle rate (ad esempio ogni dieci o quindici giorni) avrebbe portato un risultato ancora maggiore.
L’applicazione del dollar cost average ai Piani di Accumulo Capitale cambia solo la destinazione d’uso del capitale investito. Al posto che puntare su azioni, infatti, i PAC permettono di investire in:
fondi azionari;
organismi d’investimento collettivo;
Etf (speciali panieri di titoli a gestione passiva che vengono immessi nel mercato della Borsa sotto forma di un unico titolo cumulativo).
Per attivare un PAC si può dover fare un versamento iniziale più consistente, che a volte può corrispondere a 3, 6 o 12 versamenti singoli mensili, una specie di acconto. In base agli accordi presi dal cliente, egli può decidere anche di destinare il 30% dei propri capitali mensili a un PAC.
Le offerte Unicredit: funzionamento e modalità di sottoscrizione
Tra le varie banche che mettono a disposizione i Piani di Accumulo capitale c’è Unicredit, che ha due diversi tipi di investimento:
PAC;
Risparmia Facile
PAC è un Piano di Accumulo Capitale classico, che permette di diversificare gli investimenti e di cogliere tutte le opportunità che il mercato offre nei momenti favorevoli.
Questo piano ha la caratteristica di essere molto flessibile, lasciando scegliere al cliente la quantità di capitale da investire e il frazionamento temporale entro il quale versare le rate.
La semplicità di uso di questo piano è data anche dalla possibilità di effettuare una domiciliazione bancaria, cioè un collegamento diretto con il proprio conto corrente (simile a quello che si fa quando si intestano le utenze di un’abitazione): in questo modo si può decidere quanto investire direttamente dal proprio conto, anche usando l’home banking. PAC di Unicredit non vincola le somme, che possono essere prelevate in qualsiasi momento. Altrettanto libera è la cessazione degli investimenti: il cliente può da un momento all’altro smettere di versare le somme.
Questo piano mette in contatto il risparmiatore con i Fondi Comuni d’Investimento, dei quali viene acquistata una quota ad ogni versamento: il risparmiatore è dunque tanto più partecipe quanto più denaro viene versato. Dalle quote acquistate si ottengono gli interessi, che provocano una crescita di capitale.
Risparmia Facile, invece, è un Piano di Accumulo capitale pensato soprattutto per alcune categorie sociali come:
i giovani (che si sono appena inseriti nel mondo del lavoro e quindi possono fare solo degli investimenti molto piccoli e mirati);
i genitori che vogliono mettere da parte un capitale che i propri figli potranno svincolare quando saranno maggiorenni;
i lavoratori che vogliono avere un fondo per qualsiasi evenienza.
Questo PAC si caratterizza per le rate molto basse dalle quali si può iniziare: una volta aperto il piano si può cominciare da subito a investire con somme a partire da 50 euro fino ad arrivare a 200.
Il piano Risparmia Facile investe solo in fondi monetari, obbligazionari (cioè che acquistano obbligazioni da aziende private o parastatali) o Absolute Return. Questi ultimi sono fondi di azioni che garantiscono un rendimento indipendentemente dall’andamento del mercato, quindi sia in fase positiva che in fase negativa.
I piani, tra l’altro, sono di classe E, quindi permettono di sottoscrivere ogni singolo acquisto effettuato con il versamento delle rate ed hanno un’applicazione di commissioni su ogni rata. Essi, infine, appartengono al gruppo Pioneers Fund, un fondo del Lussemburgo.
Questo tipo di piano, che può durare anche più di 10 anni, presenta senza dubbio dei pregi e dei difetti.
I vantaggi di un Piano di Accumulo Capitale sono:
la possibilità di investire basse cifre (quindi questi piani sono adatti per i risparmiatori che non hanno molta disponibilità di capitale);
la metodicità con cui il risparmiatore è indotto a mettere da parte una certa somma del suo bilancio familiare per questi investimenti.
Il principale svantaggio dei PAC, invece, riguarda il tempo di prolungamento dell’investimento. Più il capitale cresce, infatti, più si possono percepire gli interessi. Allo stesso tempo, però, un capitale sempre più ingente arriva ad un momento in cui deve per forza essere svincolato ed incanalato verso qualcos’altro (ad esempio l’acquisto di un bene immobile o di un bene rifugio), altrimenti il capitale rimane in balìa dei rovesci del mercato. Se il denaro si svaluta o ci sono dei crack finanziari, insomma, tutto quel capitare rischia di volatilizzarsi e di non servire più a nulla.
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