Borsa italiana oggi: In questo inizio settimana Piazza Affari si mostra cauta, osservando attentamente i prossimi eventi macroeconomici e societari, tra il tono negativo di Wall Street venerdì e l’andamento positivo dei mercati asiatici lunedì. Intorno alle 9:30, il Ftse Mib rimane relativamente invariato al -0,01%, rispecchiando la stabilità osservata in altre borse europee.
Sviluppi degni di nota arrivano ancora una volta dall’estero, con l’annuncio che la società svizzera Holcim avvierà uno scorporo delle sue attività interamente nordamericane, con l’intenzione di quotarle alla Borsa di New York. Questo sviluppo ha un impatto positivo sull’intero settore europeo del cemento, portando ad un aumento del 4% del titolo BUZZI.
Inoltre, l’aumento dei prezzi del petrolio greggio contribuisce ai guadagni dei titoli legati all’energia, con ENI in aumento dell’1,6% e SAIPEM in aumento del 2%. SARAS si riprende con un guadagno dello 0,4% dopo un calo iniziale, innescato dalla notizia che Urion Holdings, un partner, ha ridotto la propria partecipazione al di sotto del 10%, con conseguente riduzione della proprietà del 3,6%.
Al contrario, il settore del risparmio gestito si trova ad affrontare sfide, particolarmente evidenti nel calo del 3,5% di FINECOBANK. Questo calo fa seguito alla decisione di JP Morgan di abbassare il prezzo obiettivo da 14,50 euro a 13,40 euro, influenzando la performance delle azioni della banca.
Chiusura Borsa Wall Street ultima seduta
Venerdì l’indice S&P 500 ha concluso una serie di cinque sessioni di massimi storici, con Intel (INTC.O) che ha registrato un calo a seguito di previsioni sui ricavi tutt’altro che incoraggianti.
Allo stesso tempo, i dati economici statunitensi hanno indicato una moderazione dell’inflazione. Tutti e tre gli indici principali hanno ottenuto il terzo guadagno settimanale consecutivo e il dodicesimo progresso settimanale su tredici. Un rapporto del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha rivelato che l’indice delle spese per consumi personali (PCE), l’indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve, ha registrato un moderato aumento a dicembre, mantenendo il tasso di inflazione annuale al di sotto del 3% per il terzo mese consecutivo.
Ciò ha rafforzato le speculazioni su un potenziale taglio dei tassi di interesse nel corso dell’anno. I dati di giovedì hanno inoltre evidenziato una solida crescita economica statunitense nel quarto trimestre, contribuendo ad una prospettiva positiva.
Al contrario, i dati preliminari hanno evidenziato che l’S&P 500 e Intel hanno dovuto affrontare delle sfide, con le azioni di Intel crollate al minimo di sei settimane dopo che le previsioni sui ricavi erano significativamente inferiori alle stime.
KLA Corp (KLAC.O), produttore di utensili per la produzione di chip, ha registrato un calo a causa delle deludenti previsioni sui ricavi del terzo trimestre. Nonostante queste battute d’arresto, l’S&P 500 è recentemente tornato ai massimi storici, segnando un traguardo di due anni guidato dall’ottimismo economico, dai tassi di interesse più bassi e dall’entusiasmo per l’intelligenza artificiale. Movimenti di mercato degni di nota includono American Express che ha raggiunto il massimo storico a seguito di una previsione ottimistica degli utili annuali, mentre Visa è scesa poiché il più grande processore di pagamenti al mondo ha previsto una tiepida crescita dei ricavi nel trimestre in corso.
L’imminente rapporto sugli utili di Apple ha contribuito al suo calo, con Apple e Intel che pesano in particolare sull’S&P 500.
Secondo i dati LSEG, il 78,2% delle società dell’S&P 500 che hanno segnalato utili hanno superato le aspettative, superando il tasso medio di battuta a lungo termine di 67. %.
Nel 2024, l’S&P 500 e il Nasdaq hanno registrato un guadagno di circa il 3%.
Migliori Azioni e Titoli da Comprare nelle Borse Oggi 29 Gennaio
Saras
Nel periodo in esame, dal 2 al 22 gennaio, Urion Holdings, azionista di SARAS (SRS.MI), ha effettuato sei operazioni vendendo un totale di 34,5 milioni di azioni, pari a circa il 3,6% del capitale della società di raffinazione. Tali informazioni sono state rese note in un apposito report sull’internal Dealing.
Ferrari
Nel frattempo, FERRARI (RACE.MI) ha avviato un dialogo con il governo in merito a possibili modifiche alle misure in materia di capitale delineate nella proposta legislativa. Questi aggiustamenti sono considerati vantaggiosi per la Ferrari per trasferire la propria sede aziendale dai Paesi Bassi in Italia.
Industrie Chimiche Forestali
Diversamente, INDUSTRIE CHIMICHE FORESTALI (ICF.MI) ha concluso l’anno 2023 con ricavi pari a 80 milioni di euro, in calo rispetto a 88 milioni del 2022. L’EBITDA rettificato per lo stesso periodo è stato pari a 8,8 milioni di euro, riflettendo un aumento marginale di 11 %.
Gruppo indipendente Italiano
Infine, GRUPPO INDIPENDENTE ITALIANO (IIG.MI) ha deliberato in sede di assemblea lo scioglimento e la messa in liquidazione della società .
Poste Italiane
Il governo italiano, come espresso dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ha affermato l’intenzione di mantenere almeno il 35% di controllo pubblico su Poste Italiane (PST.MI).
Tale dichiarazione fa seguito all’esame preliminare da parte del Consiglio dei Ministri dei criteri per la “alienazione della partecipazione detenuta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in Poste Italiane”, con specifico riferimento alla quota del 29,26% del Ministero ed escludendo il 35% detenuto da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), interamente controllata dal Ministero. L’obiettivo dichiarato del governo è quello di mantenere una partecipazione statale, anche indirettamente, garantendo il controllo pubblico.
Anche se i dettagli specifici delle modalità di disinvestimento non sono stati resi noti, il governo mira a favorire la tutela degli interessi diffusi degli azionisti e la stabilità dell’assetto proprietario. L’obiettivo generale è generare circa 20 miliardi di euro da disinvestimenti tra il 2024 e il 2026 per mantenere il controllo sul rapporto debito/PIL.
In sintesi, il governo italiano, guidato dal Ministro Giorgetti, afferma il proprio impegno a mantenere una partecipazione di controllo pubblico pari ad almeno il 35% in Poste Italiane. Il Consiglio dei Ministri ha delineato i criteri preliminari per la dismissione della quota del 29,26% detenuta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, esclusa la quota del 35% detenuta da CDP.
Il governo mira a garantire circa 20 miliardi di euro attraverso disinvestimenti dal 2024 al 2026, dando priorità alla tutela degli interessi diffusi degli azionisti e alla stabilità dell’assetto proprietario, garantendo al contempo il controllo continuo sul rapporto debito/PIL.