Da 10 a 50 mila euro: come investire per guadagnare senza rischiare, e fare un piano di investimenti perfetto.
Individuare come poter investire una somma dai 10 ai 50 mila Euro è un’ operazione complessa, tuttavia possono essere trovate possibili soluzioni.
L’ auspicio generale, di ogni investitore, è quello di fare investimenti sicuri. A chi non piacerebbe? Nel panorama globale degli investimenti, vi possono essere investimenti ad alto rendimento e relativo alto rischio, ed investimenti a basso o medio rendimento, con relativo basso o medio rischio. La scelta di come comportarsi, e di quanto rischiare, è puramente personale. Nessuno regala nulla per nulla, specie nel mondo spietato della finanza.
Se consideriamo come si sono comportate le cripto valute nel 2017, senz’ altro se ne dedurrebbe che l’ investimento maggiormente redditizio sia questo, anche se è da capire come evolverà la situazione per l’ anno in corso, rischi da valutare.
Proviamo a comprendere come investire per guadagnare, magari poco, senza rischiare, avendo a disposizione una somma compresa tra i 10 ed i 50 mila Euro.
Scelte da escludere a priori
Al momento, ed in via preliminare, possiamo dedurre che è bene stare alla larga dalle obbligazioni bancarie: la crisi di fiducia ha colpito molti istituti a media e piccola capitalizzazione, e gli effetti del bail in sono ancora ben presenti nelle nostre menti.
Parimenti sono da escludere investimenti nel mercato Forex, ed in opzioni binarie, se il nostro obbiettivo è quello di investire per guadagnare senza rischiare. Come noto, investimenti nel mercato Forex, ed opzioni binarie, possono generare forti utili, ma anche forti perdite in linea capitale: fattori che molti operatori dimenticano di ricordare con la stessa enfasi dei possibili guadagni.
Possibili scelte su come investire e guadagnare senza rischiare
Una delle prime possibilità per guadagnare senza rischiare, è scegliere il mercato dei titoli di Stato italiani.
Ad oggi, i BTP (o BTP Italia) riscontrano un buon interesse generale rispetto ad altre obbligazioni di Stato similari.
Nel mondo variegato dei BTP possono essere fatte molte scelte, sia per durata, per tassi, sia per quotazioni: dipende dalla scelta di quanto volersi vincolare, e di quanto si vuole guadagnare, considerando che l’ investimento in BTP è di sicuro una buona modalità per investire e non rischiare.
I BTP, come ogni altro titolo di Stato italiano, sono soggetti ad una tassazione agevolata sui rendimenti pari al 12,50% (tassazione agevolata).
L’ ipotesi che l’ Italia fallisca è una previsione, fattibile, ma al momento abbastanza remota.
Nel 2018, i rendimenti dei BTP di nuova emissione continueranno ad essere molto bassi, anche se una possibile inversione di tendenza pare essere possibile dalla tarda primavera, situazione politica italiana permettendo.
Se vogliamo spostarci dall’ area statale, valutando altre possibilità, possiamo considerare le obbligazioni corporate di società private, che offrono rendimenti più interessanti dei BTP, ma scontano una minore sicurezza.
Anche in tal caso, durata e tasso offerto forniscono utili indicazioni sul grado di rischio da sopportare: rendimenti alti e lunga durata implicano un rischio (anche se potenziale) alto, rendimenti bassi e breve durata contengono, invece, il rischio collegato.
Un esempio: sul mercato vi sono obbligazioni FCA Fiat, scadenza Settembre 2018, rendimento 4%. Stiamo parlando di una società solida, ma comunque di una società privata con rischi potenziali, e reali collegati. Un buon criterio per districarsi è quello di valutare, se si decide di indirizzarsi verso obbligazioni corporate, il rating assegnato da agenzie specializzate.
Volendo, inoltre, contenere il rischio, sono da escludere in toto, obbligazioni corporate espresse in valute diverse dall’ Euro.
Altra possibilità è quella di valutare un investimento in pronti contro termine.
Stiamo parlando di un’ operazione finanziaria che coinvolge due soggetti: investitore e banca. Con i pronti contro termine, si sottoscrive un contratto nel quale la banca cede un quantitativo di titoli ad un investitore (che acquista a pronti).
Contemporaneamente (la banca) si impegna a ricomprarli a termine ad un prezzo (generalmente più alto).
I tassi di rendimento di in investimento simile sono molto modesti, ma sicuramente l’ investimento è ideale per guadagnare (poco) senza rischiare.
Ipotesi similare ai pronti contro termine, idonea per guadagnare senza rischiare, sono i certificati di deposito.
Sebbene vari istituti di credito non propongono ormai più tali prodotti alla clientela, il certificato di deposito è un prodotto di investimento (ideale per il nostro budget da 30 a 50 mila Euro) che permette di ottenere un guadagno (modesto) senza rischiare.
Normalmente, sottoscrivendo un certificato di deposito, si ha un pagamento periodico degli interessi maturati, ed alla scadenza la garanzia di restituzione del capitale investito.
La durata media di un certificato di deposito varia tra 3 e 5 anni, con tassi variabili, oppure fissi.
Il guadagnare senza rischiare è reso possibile dalla garanzia del Fondo interbancario che opera fino ad Eur 103 mila a tutela di un possibile default dell’ istituto di credito emittente.
Un certificato di deposito non può essere svincolato prima della scadenza: fattore da considerare.
Investire senza rischiare con i Conti Deposito
Molto eco hanno avuto i ben noti conti deposito. Stiamo parlando di un investimento dove è possibile guadagnare senza rischiare.
Si tratta, nello specifico, di un conto bancario di deposito del proprio denaro che viene remunerato maggiormente al classico conto corrente ordinario.
Da considerare che un conto deposito impone un vincolo fino ad una certa scadenza, pena la possibilità di perdere il maggior rendimento offerto rispetto al conto corrente.
Un conto deposito ha una durata di investimento breve, solitamente, con rischio annullato dalla garanzia offerta del Fondo interbancario.
Perché non investire da 10 a 50 mila Euro in Poste Italiane?
Poste Italiane propone una vasta gamma di investimenti con garanzia statale (Cassa Depositi e Prestiti). Se consideriamo i classici BFP (buoni fruttiferi postali), troviamo varie possibilità di scelta per durata (vincolo), sebbene i tassi di interesse, come tutta l’ area Euro, siano molti bassi.
Interessante è valutare se investire in prodotti finanziari di cui si fa un gran parlare in questo periodo.
Stiamo parlando dei prodotti assicurativi sulla vita, e la decantata previdenza complementare.
Investire dai 10 ai 50 mila Euro, in questi prodotti, può offrire buone chances di guadagno a fronte di un rischio molto contenuto.
Le polizze vita, di cui esistono moltissime tipologie e compagnie proponenti, scontano alti costi sia per la sottoscrizione, sia per i ricarichi delle compagnie assicurative. Assenza di rischio sì (stiamo parlando di società sottoposte al controllo di IVASS), ma con guadagno risicato. Si consiglia di prestare molta attenzione alle condizioni proposte dalle compagnie assicurative.
Vantaggio su cui recuperare, è la possibilità di deduzione del premio pagato nella dichiarazione annuale dei redditi.
Piani Pensionistici integrativi
Discorso similare si può fare per i piani pensionistici integrativi: ne esistono molteplici tipologie, e, pur tra molte difficoltà diventeranno la realtà del futuro. L’ assenza di rischio è collegata sempre al fatto che gli stessi (prevalentemente) vengono gestiti da compagnie assicurative soggette a controllo IVASS.
Da valutare costi, e ricarichi delle compagnie assicurative.
Inoltre, un piano pensionistico integrativo è un investimento di lunga durata che porterà ad un “beneficio” futuro. Interessante la possibilità di deduzione del premio pagato nella dichiarazione annuale dei redditi.
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