Come investire 200000 Euro? Avendo duecento mila euro a disposizione, farne investimento in modo sicuro e redditizio è possibile con scelte diverse tra loro, tenendo conto, tuttavia, di alcuni dati sostanziali. In primis, dobbiamo rilevare come i tassi di interesse dell’area Euro sono ai minimi storici; altro elemento da considerare è che la diversificazione degli strumenti, e dell’elemento temporale, permettono di ottenere guadagni diversificati, forse modesti, senza andare ad intaccare il capitale iniziale.
È basilare comprendere che se vogliamo investire 200000 Euro, non sia proprio il caso di lasciarli sul conto corrente della nostra banca di fiducia in giacenza: i tassi sul conto corrente sono pari a zero, le spese incidono, e le tasse vengono applicate sulla quota eccedente i 5 mila Euro per una percentuale dello 0,20%, quasi che avere disponibilità sul conto sia divenuto un privilegio da tassare in assenza di rendimento.
Investire 200.000 euro: gli obiettivi da darsi
L’obbiettivo che ci si prefigge è quello di non intaccare il capitale, quindi investire in modo sicuro e redditizio. Consideriamo poi come l’elemento fiscale incida sulla resa delle nostre scelte in misura pari al 12,50 o del 26% in riferimento alla tipologia del prodotto finanziario acquistato (Stato o assimilati, società private). Sul deposito amministrato, necessario per poter operare, incide poi l’applicazione dello 0,20% statale, e da questi balzelli proprio non si può sfuggire.
Proviamo a costruire un mix diversificato per strumenti finanziari, e per durata, in un’ottica di investimento sicuro e redditizio.
Scartata l’opzione lasciare i fondi sul conto corrente, pensiamo di investire parte del nostro capitale, attorno al 25%, in un conto deposito. Un conto deposito altro non è che un conto vincolato con una resa maggiore.
Vari istituti di credito offrono tale prodotto considerando la semplicità dello stesso, ed i costi limitati (di norma solo incidenza fiscale). Inoltre, i conti deposito beneficiano della protezione del Fondo Interbancario fino a 100 mila Euro in caso di default della banca banca, in applicazione della ben nota normativa comunitaria del Bail-in.
Dovendo scegliere, si suggerisce un conto deposito di durata 18/24 mesi, tasso fisso, al fine di spuntare tassi più alti sul medio periodo, e non limitarsi a 3/6 mesi. Dove rivolgersi?
Esistono vari comparatori on line su tali prodotti, ma i brand più redditizi paiono essere quelli di Banca Ifis e del conto deposito Rendimax (resa oltre il 2% sul medio lungo periodo), e a scalare il ben noto conto Arancio di Ing Bank, e Che Banca di Mediobanca. L’incidenza fiscale è pari al 26% sul reddito prodotto.
Investire 200000 euro: i prodotti finanziari di Poste Italiane
Facciamo una visita agli uffici postali. Poste Italiane Spa offre una vasta gamma di prodotti finanziari, propri e non che possono aiutare a distribuire i soldi, se si intende investire 200000 euro .
In un periodo di tassi molto bassi come quello attuale scartiamo il libretto di risparmio: totalmente privo di utilità . Pensiamo, invece, a dei Buoni fruttiferi di medio periodo.
Recentemente Poste Italiane ha lanciato le nuove emissioni di tali prodotti con tassi discreti, e crescenti nel tempo. Possiamo ipotizzare di impiegare un 20% del nostro capitale su tali prodotti.
Attualmente, i tassi bassi iniziali (nell’ottica dell’inferiore all’1%), invertono la tendenza col decorrere del tempo, portandosi, anno dopo anno, attorno al 2%.
Gli interessi maturati fruttano altri interessi in regime composto anno dopo anno. La tassazione è pari al 12,50%, e pur non fruendo della protezione del Fondo Interbancario, Cassa Depositi e prestiti funziona da sufficiente elemento di sicurezza a protezione del capitale.
Da non sottovalutare i Buoni Fruttiferi, sempre molto amati dagli italiani.
Anche il risparmio gestito di Poste è molto apprezzato dalla clientela.
I Buoni Fruttiferi Postali
Interessanti alcuni Buoni Fruttiferi Postali di recente emissione con tassi tra l’1 ed il 2% in un’ottica di medio periodo. Da considerare, poi, alcune obbligazioni in Euro della BEI, seppur i tassi sono veramente bassi (attorno all’1%). Degne di considerazione sono alcune obbligazioni corporate, ad esempio delle principali banche italiane (Intesa, Unicredit, Ubi etc.), o società come ENI, ENEL che permettono di guadagnare qualcosa in più rispetto ai tassi di BTP e delle obbligazioni BEI.
È vero che BTP e BEI offrono maggior livello di sicurezza, ma puntando su alcune obbligazioni corporate, con un rating discreto, l’obbiettivo di protezione del capitale dovrebbe essere soddisfatto. La tassazione sui proventi si ricorda essere del 12,50 o del 26% con le diversificazioni di cui sopra. Si consiglierebbe di dedicare al settore obbligazionario un 25/30% del capitale disponibile.
Siamo arrivati a collocare circa l’80% del capitale a nostra disposizione, i famosi 200 mila Euro da impiegare in modo sicuro e redditizio.
 Tipo di Buoni |
 Durata |
 Scadenze |
 Rendimenti precedenti |
 Rendimenti attuali |
 Aumento rendimenti massimi |
 Ordinari |
 20 anni |
Quadriennale prima, annuali successive |
Da 0,05% a 0,30% |
 3,00% |
+566,66% |
 3×2 |
6 anni |
Triennali |
Da 0,20% a 0,50% |
 2,25% |
+250,00% |
  3×4 |
12 anni |
Triennali |
Da 0,10% a 0,50% |
 2,75% |
+300,00% |
  4×4 |
16 anni |
Quadriennali |
Da 0,20% a 0,75% |
 SOSPESO ( non emesso) |
+300,00% |
4 anni |
Quadriennale |
0,25%+0,50% |
 1,50% |
+200,00% |
|
Fino a 18 anni |
Annuali |
Da 0,50% a 2,50% |
 4,50% |
+40,00% |
|
 Soluzione eredità dedicato a chi eredita altri Buoni o Libretti postali |
 4 anni |
Triennali |
Da 1,00% a 2,25% |
  3,00% |
0% |
 3 Anni Plus |
3 anni |
Triennale |
Non disponibili precedentemente |
  2,00%
|
Investire 200000 euro: le obbligazioni
Siamo arrivati al 45% del capitale investito. Consideriamo i prestiti obbligazionari, che, visti i recenti scandali non devono essere subordinati, ma essere di categoria senior, ossia prestiti obbligazionari privi di clausole di limitazione di protezione del capitale a fronte di un maggior tasso di interesse. Il mercato obbligazionario è vasto sia per tipologia, tassi, e divise in cui tali prodotti si possono acquistare.
Scartiamo, considerata l’ottica di sicurezza le obbligazioni espresse in divisa estera, che offrono rendimenti appetibili, ma scontano l’incertezza della svalutazione possibile nel tempo.
La sfera di cristallo non la possiede nessuno, e viste le turbolenze frequenti nei mercati, meglio starne, in un’ottica di tutela del capitale, alla larga. I tassi Euro sono bassi, ma vi sono obbligazioni di non recente emissione con dei tassi di interesse discreti. L’affare sarebbe quello di riuscire a comprare delle obbligazioni sotto la pari, permettendoci di guadagnare anche in linea capitale.
Da evitare acquisti sopra la pari, se non per il tasso di interesse così interessante ed in grado di coprire il gap iniziale.
Particolarmente apprezzate dagli investitori in questo ultimo periodo, sono state le obbligazioni si Stato italiane, ecco quelle più popolari:
- Nuove emissioni agosto e settembre 2023
- Nuove emissioni
- BTP Italia scadenza 2030
- Obbligazioni CDP
- Obbligazioni CDP Cassa Deposito e Prestiti a 7 anni
- BTP Italia indicizzate all’inflazione emissione marzo 2023
- BTP Valore emissione Giugno 2023
Comprare fondi di investimento
Diamo un occhio al mondo dei Fondi di investimento, un mondo vastissimo, in cui si trova di tutto. In primis cerchiamo di rivolgerci a brand sicuri, e possibilmente economici come spese di gestione del Fondo. Eurizon di Intesa Sanpaolo, Anima, Aletti, Arca alcuni dei brand domestici a buon mercato.
Esistono poi Fondi collocati da società estere, buone e affidabili, ma care dal punto di vista commissionale. Ipotizziamo di impiegare il 10% del nostro capitale.
Ricordiamo che con l’acquisto di Fondi di investimenti, si acquisiscono quote rappresentative del Fondo stesso, e che ogni giorno la quota ha un valore di riferimento da considerare.
Al fine di operare una scelta sicura e redditizia, si consiglia di rimanere nell’area Euro. I tassi sono molto bassi, verissimo, ma puntare su mercati azionari, emergenti etc. non è ideale per l’obbiettivo di sicurezza del capitale prefissato.
Obbligazioni corporate in euro
Investire 200000 euro non è semplice; scegliamo dei Fondi ad esempio, di medio periodo, in obbligazioni corporate Euro sia di breve (resa attorno all’ 1,50% circa), o obbligazioni corporate di lungo periodo (resa attorno al 2%).
La serietà della società cui ci rivolgiamo, e le capacità di gestione della stessa, dovrebbero garantire la crescita del capitale investito nel tempo (i Fondi di investimento, principalmente, non distribuiscono cedola ma accrescono il valore della quota).
Arca e Anima propongono Fondi con cedola: al classico meccanismo dei Fondi, si prevede, in più, lo stacco di una cedola di interesse periodica. Anche in tal caso è bene considerare solo l’area Euro. Tassazione: 26% sul guadagno realizzato.
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Investire una parte del portafoglio titoli in azioni
Un 5/10%, sempre in un’ottica di investire in modo sicuro e redditizio, possiamo pensare di dedicarlo al mondo azionario, con le dovute cautele e ponderazioni. Come consiglio primario è quello di considerare società solide, storiche, e operanti in settori strategici o che non conoscono crisi:  Eni, Enel, Ferrari, Poste Italiane, Leonardo, Salini Impregilo, Unicredit, Intesa Sanpaolo etc.
In tal caso il rendimento è rappresentato dal dividendo annuale che le società distribuiscono agli azionisti, ed all’incremento di valore nel tempo dell’azione acquistata. Tassazione: 26% sul guadagno capitale realizzato.
Azioni italiane blue chip ( molto solide e con dividendi)
- Azioni Amplifon (BIT:Â Â AMPÂ )
- Azioni AS Roma Calcio ( BIT:Â ASRÂ )
- Azioni Assicurazioni Generali ( BIT:Â GÂ )
- Azioni ATLANTIA (BIT:Â Â ATLÂ )
- Azioni Autogrill ( BIT:Â AGLÂ )
- Azioni Azimut Holding (BIT:Â Â AZMÂ )
- Azioni A2A (BIT:Â A2AÂ )
- Azioni Alfio Bardolla (BIT:Â ABDGÂ )
- Azioni Bayer ( BIT:Â BAYÂ )
- Azioni Banca Generali ( BIT:Â BGNÂ )
- Azioni Banca Intesa Sanpaolo (BIT:Â ISPÂ )
- Azioni Banca Monte dei Paschi di Siena ( BIT:Â Â BMPSÂ )
- Azioni Banco BPM ( BIT:Â BAMIÂ )
- Azioni BASF ( BIT:Â BASFÂ )
- Azioni Bayer ( BIT:Â BAYÂ )
- Azioni BFF Bank ( BIT:Â BFFÂ )
- Azioni BNP Paribas – dove è confluita la ex BNL – ( BIT: BNP )
- Azioni BPER Banca ( BIT:Â BPEÂ )
- Azioni Brembo (BIT:Â BREÂ )
- Azioni Brunello Cucinelli (BIT:Â BC )
- Azioni D’Amico International Shipping ( BIT: DIS )
- Azioni Davide-Campari Milano (BIT:Â CPRÂ )
- Azioni De’ Longhi ( BIT: DLG )
- Azioni Credem ( BIT:Â CEÂ )
- Azioni Credit Agricole ( BIT:Â ACAÂ )
- Azioni CNH Industrial N.V. (BIT:Â CNHIÂ )
- Azioni Deutsche Bank (BIT:Â DBKÂ )
- Azioni Diasorin (BIT:Â DIAÂ )
- Azioni Digital Value (BIT:Â DGVÂ )
- Azioni Digital Bros Spa (BIT:Â DIBÂ )
- Azioni ENEL (BIT:Â ENELÂ Â )
- Azioni ENI (BIT:Â ENIÂ )
- Azioni Exor (BIT:Â EXOÂ )
- Azioni Enav (BIT:Â ENAVÂ )
- Azioni Esprinet ( BIT:Â PRTÂ )
- Azioni EssilorLuxottica ( BIT:Â ELÂ )
- Azioni eViso ( BIT:Â EVSÂ )
- Azioni Gas Plus S.p.a. ( BIT:Â GSPÂ )
- Azioni Gismondi 1754 ( BIT:Â GISÂ )
- Azioni Gruppo Hera (BIT:Â HERÂ )
- Azioni ING Groep (BIT:Â Â INGAÂ )
- Azioni GVS ( BIT:Â GVSÂ )
- Azioni WEBUILD ( ex Salini Impegilo ) (BIT:Â WBDÂ )
- Azioni Ferrari (BIT: RACE )
- Ferrari NV ( RACE)Â
- Azioni Fiera Milano (BIT:Â FMÂ )
- Azioni FinecoBank ( BIT:Â FBKÂ )
- Azioni Italgas (BIT:Â IGÂ )
- Azioni Iveco Group (BIT:Â IVGÂ )
- Azioni Juventus Spa (BIT:Â JUVEÂ )
- Azioni Ryanair (BIT:Â Ryanair. )
- Azioni INWIT (BIT:Â INWÂ )
- Azioni Landi Renzo (BIT:Â LRÂ Â )
- Azioni SS Lazio ( BIT:Â SSLÂ )
- Azioni Leonardo (BIT:Â LDOÂ Â )
- Azioni Lufthansa ( BIT:Â LHAÂ )
- Azioni Mediaset (BIT:Â MFEBÂ )
- Azioni Mediobanca Group ( BIT:Â MBÂ )
- Azioni Nexi ( BIT:Â NEXIÂ )
- Azioni OVS ( BIT:Â OVSÂ )
- Piaggio ( BIT:Â PIAÂ )
- Pirelli (BIT: PIRC )
- Poste Italiane (BIT:Â PSTÂ )
- Prysmian ( BIT:Â PRYÂ )
- Essillor Luxottica ( BIT:Â Â ELÂ )
- Recordati ( BIT:Â RECÂ )
- Saes Getters ( BIT:Â SGÂ )
- Saipem (BIT:Â SPMÂ )
- Saras (BIT:Â SRSÂ )
- Snam (BIT:Â SRGÂ )
- Stellantis (BIT:Â STLAÂ )
- STMicroelectronics (BIT:Â STMÂ )
- Technogym (BIT:Â TGYM )
- Telecom Italia (BIT: TIT )
- Tenaris (BIT:Â TENÂ )
- Terna ( BIT:Â TRNÂ )
- Unicredit Group (BIT:Â Â UCGÂ )
- Gruppo Unipol (BIT:Â UNIÂ )
Investire duecento mila euro in oro
Interessante, volendo scartare il mondo azionario, è un investimento in oro, il classico bene rifugio il quale è in grado, in un’ottica di medio periodo, di garantire un ritorno economico dall’incremento di valore.
È da escludere un acquisto in oro per un breve periodo: saremmo soggetti ad oscillazioni di mercato che potrebbero danneggiare l’integrità del capitale.
Evidenze storiche dimostrano, come l’oro nel medio/lungo periodo abbia sempre acquisito maggior valore.
per saperne di più leggete gli approfondimenti sulle monete d’oro , sui Lingotti d’oro e le differenze che ci sono negli investimenti in oro finanziario.
Come investire duecento mila euro: conclusioni
Un’ultima considerazione, con un’ottica di differenziazione dell’impiego del nostro capitale, riguarda il mercato immobiliare che pare essere in ripresa nel corso di questi ultimi tempi. Prima della crisi economica, il mattone ha sempre rappresentato l’investimento sicuro per eccellenza in grado di apprezzarsi nel tempo. La crisi ed il corso degli eventi hanno, poi, spazzato via tale assunto come sappiamo.
Negli ultimi tempi, il settore pare essere in ripresa, puntando ai fasti del passato. Ad esempio, con 100 mila Euro circa si trovano appartamenti interessanti in punti strategici delle grandi città . L’idea sarebbe quella di acquistare e riaffittare, generando cosi un reddito periodico.
Si vuole ipotizzare che il capitale speso dovrebbe incrementare nel tempo, così che in un paio di anni, ad esempio, oltre la rendita degli affitti, saremmo in grado di rivendere l’appartamento ad un prezzo maggiore rispetto a quello iniziale, tasse ovviamente da considerare!
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