Ecco le principali novità dalle borse oggi per capire dove investire in questa giornata del 13 Marzo.
Azioni INTESA SANPAOLO ISP
La Banca Centrale Europea (BCE) ha approvato il programma di buyback da 1,7 miliardi di euro di Intesa Sanpaolo, la cui partenza è prevista per giugno 2024, in attesa dell’approvazione dell’Assemblea ordinaria degli azionisti.
Questa mossa era stata ampiamente anticipata e si prevede che migliorerà gli utili per azione (EPS) della banca di circa il 3%, una cifra che è già stata presa in considerazione nei modelli attuali e nelle probabili previsioni di consenso. Si prevede che l’avvio del programma di riacquisto fornirà sostegno al titolo, che è stato scambiato ai livelli più alti degli ultimi cinque anni quando superava i 3 euro per azione.
Il titolo Intesa Sanpaolo è considerato un investimento interessante con un target price di 3,8 euro. L’approvazione del programma di riacquisto da parte della BCE evidenzia la solida posizione finanziaria della banca e il potenziale per una performance positiva del mercato.
Azioni SAIPEM SPM
Il titolo Saipem (SPM.MI) ha registrato un aumento significativo, avvicinandosi al suo massimo annuale e segnando la quinta settimana consecutiva di guadagni. Questa mattina, due società di intermediazione, Jefferies e Redburn Atlantic, hanno migliorato le loro prospettive positive sulle prospettive del titolo.
Jefferies ha migliorato il proprio rating di acquisto, alzando il prezzo target da € 2,20 a € 2,753, mentre anche Redburn Atlantic ha aumentato il proprio prezzo target da € 2,72 a € 2,85.
Di conseguenza, il titolo Saipem ha sovraperformato con un guadagno da inizio anno del 38,0% rispetto al rialzo del 10,0% dell’indice FTSEMIB. A seguito di un ottimo rapporto trimestrale, il consenso aggiornato di Bloomberg registra ora 18 raccomandazioni di acquisto, 4 di mantenimento e 0 di vendita, con un prezzo target medio di € 2,48.
Dal punto di vista dell’analisi tecnica, il trend di Saipem è in miglioramento rispetto ai minimi del 2022, anche se invertire la tendenza al ribasso a lungo termine rimane una sfida sostanziale, con segnali critici attesi solo se il titolo supera la fascia €2,0/€2,20. Si ipotizza che il titolo potrebbe eventualmente colmare il gap significativo causato da un profit warning nel 2022. La strategia consigliata prevede di prendere profitti per operazioni intorno a €1,95/€2,0 da una posizione lunga iniziata a €1,70, acquistando sui punti deboli durante i pullback per 1,60/1,50€, oppure in attesa di rientrare con forza dopo aver sfondato area 2,10€.
Azioni TOD’S
Il Gruppo TOD’S ha chiuso l’anno 2023 con un risultato netto di 50 milioni di euro, pari al 4,4% dei ricavi, più che raddoppiando l’utile netto del 2022. In conformità all’accordo quadro siglato in merito all’OPA lanciata il 10 febbraio sulle azioni TOD’S , il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea degli azionisti di non distribuire dividendi. Secondo un dirigente dell’azienda, le vendite nei mesi di gennaio e febbraio sono aumentate in tutte le regioni, ad eccezione della Cina, dove si è registrato un leggero calo.
Azioni ENI – ENI
Eni ha finalizzato un accordo per la cessione a Perenco della propria partecipazione in alcuni permessi upstream in Congo, marginali nella strategia energetica della società nel Paese, dopo aver ottenuto l’approvazione delle autorità competenti. Questa mossa è in linea con la strategia di ENI di concentrare le proprie attività upstream su sviluppi più significativi.
Azioni ITALGAS
ITALGAS è sempre alla ricerca di opportunità di M&A, ma al momento non ce ne sono sul tavolo, come dichiarato dall’Amministratore Delegato Paolo Gallo.
Azioni A2A
L’acquisizione da parte di A2A dell’attività di distribuzione elettrica di Enel in Lombardia prevede un finanziamento coperto al 50% dai propri flussi di cassa e al 50% da un meccanismo che consente di aprire il capitale dei singoli asset a investitori passivi interessati a investire, spiega l’amministratore delegato di A2A, Renato Mazzoncini.
SETTORE BANCARIO
L’indice bancario europeo Stoxx ha registrato un rialzo significativo, guadagnando l’1% e raggiungendo i livelli più alti da maggio 2018, con una performance da inizio anno di circa +6,50%, leggermente superiore all’aumento del +5,1% dell’indice Stoxx 600.
L’indice Ftse Italian Banks ha registrato una performance ancora più impressionante, con un aumento del +19% nello stesso periodo. Questa crescita arriva in un momento in cui Bloomberg riferisce che la Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di non aumentare il requisito minimo di riserva di capitale per le banche vigilate. Il problema non è tanto il livello di liquidità da mantenere a Francoforte quanto il tasso di remunerazione.
Recenti discussioni tra i membri del consiglio della BCE hanno accennato ad un’inversione delle misure di clemenza concesse alle banche durante i periodi di tassi di interesse negativi. In particolare, BPER Banca e Unicredit hanno registrato guadagni notevoli, con incrementi rispettivamente del +30% e +26%, mentre anche Intesa Sanpaolo ha registrato una buona performance, +17%, dopo l’approvazione da parte della BCE del programma di riacquisto di 1,7 miliardi di euro che sta per iniziare. nel giugno 2024.
L’analisi tecnica suggerisce che il settore bancario europeo è in una tendenza al rialzo, sostenuto da una linea di tendenza crescente e ulteriormente sostenuto dal superamento del picco di 172 punti del 2023.
Le prospettive del settore stanno migliorando, con un obiettivo intermedio fissato intorno ai 200 punti e un obiettivo a lungo termine di 230 punti, indicando una posizione rialzista. L’analisi consiglia di rafforzare le posizioni alla prima chiusura dell’indice sopra i 172 punti e considera i pullback verso l’area dei 150 punti come opportunità di acquisto in caso di debolezza. Si consiglia uno stop loss sotto i 140 punti, sottolineando un approccio strategico per sfruttare le dinamiche di mercato per potenziali guadagni.
Azioni UNICREDIT UCG
UniCredit (UCG.MI) ha vissuto il suo terzo rialzo consecutivo, toccando nuovi massimi dal 2015, con un notevole guadagno del +31,0% da inizio 2024 rispetto al +11,0% del FTSEMIB. Questa performance impressionante ha posizionato UniCredit come il terzo miglior titolo nell’indice Stoxx Banks, che ha guadagnato solo il +8,20% nello stesso arco temporale.
Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit, durante la conferenza di Morgan Stanley a Londra, ha espresso che sarebbe deludente se i criteri rigorosi di UniCredit per valutare potenziali acquisizioni impedissero alla banca di utilizzare almeno una parte del suo sostanziale capitale in eccesso per tali scopi.
Orcel ha sostenuto di investire per far crescere il business, favorendo fusioni e acquisizioni (M&A) al giusto prezzo rispetto alla mera distribuzione, sottolineando che l’elevato costo del capitale azionario per le banche non dovrebbe abbassare il livello di potenziali acquisizioni, anche quando le attività potrebbero essere strategiche . Ha inoltre affermato che il mercato deve avere piena fiducia nei benefici in termini di costi di qualsiasi operazione e che il tasso interno di rendimento, adeguato al rischio, deve essere almeno del 15%.
Il consenso aggiornato di Bloomberg mostra una forte fiducia del mercato in UniCredit, con 21 rating Buy, 6 rating Hold e nessun rating Sell, poiché il prezzo target medio è salito a 36,53 euro dai 32,90 euro pre-trimestre.
Dal punto di vista dell’analisi tecnica, il trend di UniCredit si rafforza ulteriormente, con la rottura dei precedenti livelli di picco intorno a 18,0 euro che portano alla continuazione dell’attuale trend rialzista.
Il target naturale di questo movimento si individua attorno ai massimi 2015/2016 a circa 34,60 euro. Dopo il completamento di una precedente strategia di trading con target raggiunto a 28 euro, è stata attivata una nuova strategia LONG alla prima chiusura sopra i 30 euro, puntando ad un target finale in prossimità dei 35 euro.