Crollo Prezzo dei Metalli, Causa della Crisi Automotive Occidentale

In Occidente, i costi per estrarre metalli utilizzati nelle auto elettriche sono in aumento, mentre i prezzi di questi metalli, come cobalto, litio e nichel, sono crollati di oltre un terzo negli ultimi 18 mesi.

Questa situazione ha portato i costi operativi di molte aziende occidentali a superare i prezzi di mercato, costringendole a licenziare i minatori e prevedere un futuro incerto. La concorrenza spietata delle aziende cinesi, che godono di profitti elevati grazie a costi inferiori, aggrava ulteriormente la situazione.

Ad esempio, il sito dell’Idaho acquistato da Jervois nel 2019 è rimasto inattivo nel giugno 2023, poco prima dell’apertura prevista, causando la perdita di lavoro per oltre 250 lavoratori. Un piccolo equipaggio ora lavora a rotazione settimanale. Il direttore del sito, Matthew Lengerich, ha dichiarato che i prezzi del cobalto devono raggiungere almeno 20 dollari per libbra affinché il sito possa aprire, ma a luglio i prezzi erano fermi a circa 12,17 dollari. Questo dilemma è condiviso da altre società minerarie occidentali come BHP e Albemarle, che faticano a competere con le aziende cinesi nel mercato dei metalli.

Perchè le case automobilistiche occidentali stanno entrando in crisi

Il prezzo delle terre rare, elementi cruciali per molte tecnologie moderne, ha subito fluttuazioni nel tempo a causa di diversi fattori interconnessi. Sebbene in alcuni periodi si sia registrato un calo dei prezzi, è importante notare che il mercato delle terre rare è complesso e soggetto a molteplici influenze.

Uno dei motivi principali che può contribuire a un calo dei prezzi è un aumento dell’offerta. Se la produzione di terre rare aumenta, superando la domanda, i prezzi tendono a diminuire. Ciò può accadere a seguito di scoperte di nuovi giacimenti, miglioramenti nelle tecniche di estrazione o decisioni politiche che favoriscono una maggiore produzione.

Tuttavia, è fondamentale considerare che la Cina detiene una posizione dominante nella produzione e lavorazione delle terre rare, controllando gran parte della catena di approvvigionamento globale. Pertanto, le decisioni politiche e le strategie economiche cinesi possono influenzare significativamente i prezzi. Ad esempio, se la Cina decidesse di aumentare le esportazioni o di allentare le restrizioni sulla produzione, ciò potrebbe portare a un eccesso di offerta e a una conseguente diminuzione dei prezzi.

Inoltre, le fluttuazioni della domanda giocano un ruolo cruciale. Se l’industria manifatturiera, in particolare i settori dell’elettronica, delle energie rinnovabili e dell’automotive, rallenta la produzione o riduce la domanda di terre rare, i prezzi possono diminuire. Eventi economici globali, come recessioni o crisi finanziarie, possono influenzare negativamente la domanda e contribuire a un calo dei prezzi.

Infine, lo sviluppo di tecnologie alternative e la ricerca di sostituti per le terre rare possono esercitare una pressione al ribasso sui prezzi. Se vengono scoperte alternative più economiche o più sostenibili, la domanda di terre rare potrebbe diminuire, portando a una riduzione dei prezzi.

In conclusione, il prezzo delle terre rare è influenzato da una complessa interazione di fattori, tra cui l’offerta, la domanda, le politiche cinesi e lo sviluppo tecnologico. Sebbene in alcuni periodi si possa osservare un calo dei prezzi, è importante considerare che il mercato delle terre rare è volatile e soggetto a cambiamenti repentini.

Crollo Prezzo dei Metalli, Causa della Crisi Automotive Occidentale

Cosa si sa della politica cinese sulle auto elettriche

L’uso di elettricità generata dal carbone per alimentare le auto elettriche comporta un enorme inquinamento ambientale, un aspetto spesso taciuto dai sostenitori di queste vetture. Le emissioni derivanti dall’estrazione di materiali come litio, cobalto e nichel, nonché l’impronta di carbonio associata alla produzione e smaltimento di qualsiasi componente dell’auto elettrica, rappresentano significativi problemi ambientali. Questi aspetti vengono frequentemente ignorati, con l’attenzione focalizzata solo sulle emissioni allo scarico.

Le pratiche di estrazione e produzione non rispettano spesso gli standard stabiliti da molti governi e produttori, creando un tema scottante che richiede attenzione. È auspicabile che, in futuro, qualche attivista coraggioso, simile a quelli che imbrattano monumenti nel centro di Milano per sensibilizzare l’opinione pubblica, si occupi di queste problematiche anche a livello internazionale, per esempio protestando contro la mancanza di sostenibilità nei processi di produzione delle auto elettriche in paesi come la Cina.

Cosa fare

Una soluzione per incentivare la produzione sostenibile dei metalli attraverso un sistema di prezzi a due livelli, che prevede un premio per i metalli prodotti in modo sostenibile. L’idea è di far pagare di più per questi metalli, sia tramite transazioni dirette che attraverso prezzi multipli nelle Borse a termine, differenziati in base ai metodi di produzione. Ad esempio, ci sarebbe un prezzo per il nichel standard e uno per il nichel verde.

Tuttavia, questa soluzione è complessa e rischia di favorire ulteriormente la Cina, che adotta strategie più semplici ed efficaci, riuscendo così a ottenere un vantaggio competitivo. La complessità del sistema di prezzi a due livelli potrebbe, infatti, rendere difficile la sua attuazione e gestione, favorendo invece quei paesi che operano con metodi più diretti e meno articolati.

I clienti del settore minerario, come le case automobilistiche, devono affrontare la sfida di mantenere bassi i costi pur garantendo forniture di metalli sicure e diversificate. Entro il 2027, l’Unione Europea richiederà ai produttori di veicoli elettrici di mostrare l’origine dei metalli utilizzati e l’impronta di carbonio della loro produzione. Il mancato rispetto di queste norme impedirà la vendita dei veicoli elettrici nella regione.

L’estrazione di minerali in modo “pulito” comporta costi più elevati, il che rende più costose le batterie e, di conseguenza, i veicoli elettrici, riducendo la loro competitività rispetto ai prodotti cinesi. Questo scenario, pur orientato verso la mobilità green, presenta sfide significative per l’industria automobilistica che aspira a un “mondo perfetto dell’auto elettrica”.

Importanza dell’industria dell’auto nell’economia e finanza occidentale

L’industria automobilistica riveste un’importanza cruciale per i paesi occidentali come Stati Uniti, Europa e Giappone, non solo in termini economici ma anche sociali e tecnologici.

Stati Uniti: Storicamente, l’industria automobilistica americana ha rappresentato un pilastro dell’economia, contribuendo in modo significativo al PIL e all’occupazione. Marchi iconici come Ford, General Motors e Chrysler hanno plasmato la cultura americana e simboleggiato il progresso tecnologico. Nonostante le sfide recenti, come la crisi del 2008 e la crescente concorrenza internazionale, l’industria automobilistica statunitense rimane vitale. Nel 2022, il settore ha contribuito per circa il 3% al PIL degli Stati Uniti e ha impiegato direttamente quasi 1,8 milioni di persone.

Europa: L’Europa vanta una lunga tradizione nell’industria automobilistica, con marchi prestigiosi come Volkswagen, BMW, Mercedes-Benz, Renault e Fiat. Il settore rappresenta una parte significativa dell’economia europea, contribuendo per circa il 7% al PIL dell’UE e impiegando direttamente circa 13,8 milioni di persone lungo tutta la catena di approvvigionamento. L’industria automobilistica europea è anche un importante motore dell’innovazione, guidando lo sviluppo di tecnologie avanzate come la mobilità elettrica e la guida autonoma.

Giappone: Il Giappone è rinomato per la sua industria automobilistica altamente efficiente e tecnologicamente avanzata. Marchi come Toyota, Honda e Nissan sono leader globali nella produzione di veicoli affidabili e innovativi. L’industria automobilistica giapponese contribuisce per circa il 5% al PIL del paese e impiega direttamente circa 5,5 milioni di persone. Inoltre, il Giappone è all’avanguardia nella ricerca e sviluppo di tecnologie automobilistiche, come i veicoli a idrogeno e le soluzioni di connettività avanzata.

In tutti e tre i casi, l’industria automobilistica svolge un ruolo cruciale nel sostenere l’occupazione, stimolare l’innovazione tecnologica e contribuire alla crescita economica. Inoltre, l’industria automobilistica è strettamente legata ad altri settori, come quello dell’acciaio, dell’elettronica e dei servizi finanziari, creando un effetto moltiplicatore sull’economia.

Tuttavia, l’industria automobilistica occidentale si trova ad affrontare sfide significative, come la transizione verso la mobilità elettrica, la crescente concorrenza dei produttori asiatici e la necessità di ridurre le emissioni di carbonio. Per rimanere competitivi, i paesi occidentali dovranno investire in ricerca e sviluppo, promuovere l’adozione di tecnologie pulite e adattarsi alle mutevoli esigenze dei consumatori.

Articoli Correlati

Auto Elettrica non Piace: Cassa Integrazione per Migliaia di Operai Stellantis

 Trading Online 0

Auto Elettrica non Piace: Cassa Integrazione per Migliaia di Operai Stellantis

Gli italiani non vogliono saperne di comprare auto elettriche e la Stellantis è costretta a…

Continua a leggere 29 Ottobre 2023

Bolla Auto Elettriche sta Per Scoppiare, Cosa Fare se hai Investito

 AzioniInvestimentiTrading Online 0

La Bolla delle Auto Elettriche Sta Per Scoppiare, Che Succede ai Mercati

La bolla finanziaria che si è creata intorno al business delle auto elettriche sta per…

Continua a leggere 18 Dicembre 2023

Stellantis Investe 1,5 MLD in Auto Elettriche Cinesi

 Azioni 0

Stellantis Investe 1,5 MLD in Auto Elettriche Cinesi

Stellantis ( BIT:STLA )investirà 1,5 miliardi di euro per acquisire circa il 20% della start-up…

Finanziamento Auto con Maxirata Finale Conviene, Oppure NO? Calcolo

 Prestiti 0

Finanziamento Auto con Maxirata Conviene, Oppure NO? Calcoli

Il finanziamento auto con maxirata, noto anche come finanziamento con valore futuro garan

Autore

  • massimiliano biagetti

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.