Ecco un sistema per valutare le azioni molto efficace, di seguito troverai le Migliori azioni italiane per il rapporto prezzo utili, quel famoso P/E ratio che tanti trader rincorrono per capire se un’azione è da comprare o meno.
Nome Azienda | Rapporto prezzo P/E |
ENI | 5,84 |
BFF Banca | 7,51 |
Credito Emiliano | 7,64 |
Azimut Holding | 7,73 |
Unicredit | 8,29 |
Iveco Group | 8,54 |
Banca Popolare di Sondrio | 8,84 |
Piaggio | 8,90 |
BPER Banca | 9,58 |
Poste Italiane | 10,00 |
Perchè il rapporto tra P/E delle azioni è così importante per gli investitori
Il rapporto P/E (Price/Earnings), in italiano “rapporto prezzo/utili”, è una delle metriche più utilizzate per valutare il valore di un’azione. Si calcola dividendo il prezzo corrente dell’azione (P) per l’utile per azione (E, Earnings per Share o EPS). In altre parole:
Cosa rappresenta il rapporto P/E?
Il rapporto P/E misura quanto gli investitori sono disposti a pagare per ogni euro di utili generati dall’azienda. Un P/E più alto può indicare che gli investitori si aspettano una forte crescita futura degli utili, mentre un P/E più basso può suggerire che l’azienda sia sottovalutata o che si preveda una crescita limitata degli utili.
Perché è importante per gli investitori?
- Valutazione relativa: Il P/E consente agli investitori di confrontare il valore di un’azienda rispetto ad altre dello stesso settore o del mercato complessivo. Se un’azienda ha un P/E più alto rispetto ai suoi competitor, può essere segno che il mercato la considera più promettente.
- Indicatore di aspettative: Un P/E molto alto può indicare che gli investitori sono ottimisti sul futuro dell’azienda, ma potrebbe anche significare che il titolo è sopravvalutato. Viceversa, un P/E basso potrebbe significare un’opportunità di acquisto, a meno che non sia segno di problemi aziendali.
- Analisi della crescita: Il rapporto P/E può essere analizzato insieme ad altre metriche, come il PEG (P/E-to-Growth), che considera il tasso di crescita degli utili. Questo fornisce una visione più approfondita delle prospettive di crescita dell’azienda.
Esempio pratico
Supponiamo che un’azione venga scambiata a 50 € e l’azienda abbia un utile per azione di 5 €. In questo caso, il rapporto P/E sarà:
Ciò significa che gli investitori stanno pagando 10 € per ogni 1 € di utili generati dall’azienda. Questo valore può essere confrontato con il P/E di altre aziende del settore per determinare se l’azione è sopravvalutata o sottovalutata.
Limiti del rapporto P/E
Il P/E, se utilizzato da solo, ha alcuni limiti:
- Non tiene conto del debito o della liquidità dell’azienda.
- Può essere fuorviante per aziende con utili molto volatili.
- Non considera i potenziali cambiamenti di scenario che possono impattare sugli utili futuri.
Per questo motivo, è sempre consigliato usarlo insieme ad altre metriche e indicatori per ottenere una valutazione più completa.
Analisi delle Migliori 10 Azioni Italiana rapporto P/E
1. Azioni ENI
Le azioni ENI hanno mostrato un andamento misto nelle ultime settimane. Attualmente, gli analisti sono divisi tra raccomandazioni di acquisto e mantenimento. Il target price medio è stimato intorno a 16,75 euro, con alcuni analisti più ottimisti che lo fissano a 19 euro, indicando un potenziale di crescita fino al 16,8% rispetto ai livelli attuali(Finanza Italia).
Negli ultimi giorni, il titolo ha subito una certa pressione a causa di tagli dei prezzi del petrolio da parte dell’Arabia Saudita e indicazioni di un possibile eccesso di offerta a livello globale, rendendo le prospettive a breve termine più incerte. Tuttavia, Eni ha recentemente emesso con successo un bond da 1 miliardo di euro, segno della solidità della domanda da parte degli investitori istituzionali.
Dal punto di vista tecnico, se il prezzo riuscisse a superare l’area di resistenza a 15,60-15,80 euro, si aprirebbero spazi per ulteriori rialzi verso i 16-16,70 euro. Al contrario, discese sotto i 15,00 euro potrebbero mettere sotto pressione il titolo, con possibili movimenti verso sup.
Se stai valutando un’operazione a breve termine, il titolo ENI potrebbe offrire opportunità di guadagno se dovesse superare le resistenze attuali. Tuttavia, vista l’incertezza legata al settore petrolifero e ai prezzi del greggio, è consigliabile cautela e monitoraggio delle notizie di mercato
2. Azioni BFF Banca
BFF Bank ha recentemente affrontato turbolenze significative nel mercato, principalmente a causa di un’ispezione della Banca d’Italia che ha evidenziato problematiche nella gestione dei crediti pubblici. Questo ha portato a misure restrittive come il blocco della distribuzione degli utili e la limitazione dell’espansione internazionale, causando un calo del titolo di oltre il 30% e generando incertezza tra gli investitori. Il CEO ha comunque cercato di rassicurare il mercato, sostenendo che la solidità della banca non sarà compromessa dalle misure.
Per quanto riguarda le prospettive future, gli analisti rimangono cautamente ottimisti. Il target price per il 2025 è stimato tra 9,50 e 13,50 euro, con un valore medio di 11,29 euro, il che indica un possibile rialzo rispetto ai livelli attuali. Questo è supportato dalle strategie a lungo termine che puntano a rafforzare la presenza della banca nel settore del factoring e ad ampliare le attività di lending e servizi transazionali.
Nonostante le difficoltà attuali, il consensus generale degli analisti prevede che il titolo possa recuperare e sovraperformare nel medio termine, grazie anche a un piano strategico quinquennale che punta alla stabilità e a una crescita sostenuta.(Finanza Italia)
In sintesi, BFF Bank potrebbe essere una scommessa interessante per chi è disposto a tollerare un certo grado di rischio e a monitorare da vicino l’evoluzione del contesto normativo e aziendale nei prossimi mesi.
3. Azioni Credito Emiliano
Le azioni di Credito Emiliano (Credem) hanno registrato un andamento misto negli ultimi tempi. Attualmente, il target price medio degli analisti è di circa 11,76 euro, con un potenziale rialzo del 14% rispetto ai livelli attuali. Le stime più ottimistiche indicano un massimo di 13,05 euro, mentre il minimo è fissato a 10,60 euro. Questo suggerisce che il titolo potrebbe avere margine di crescita nel medio termine, sebbene il contesto macroeconomico generale e l’evoluzione del settore bancario possano influenzarne la performance futura(Finanza Italia).
Inoltre, Credem ha dimostrato una certa resilienza sul lungo termine: negli ultimi dieci anni ha registrato una crescita del 50,65% e un incremento del 19,34% negli ultimi tre anni. Tuttavia, negli ultimi cinque anni ha mostrato un calo del 20,76%, dovuto principalmente alle oscillazioni del mercato e all’impatto della pandemia(Finanza Italia).
Per gli investitori interessati, le prospettive di Credem sembrano promettenti sul medio-lungo periodo, specialmente se il titolo riesce a superare la resistenza a 6,28 euro, aprendo così ulteriori spazi di crescita verso i target più elevati. Tuttavia, è importante tenere sotto controllo le notizie di mercato e l’evoluzione dei tassi d’interesse che potrebbero influenzare la stabilità del settore bancario italiano.
4. Azimuth Holding
Le azioni di Azimut Holding hanno registrato una performance positiva nel 2024, con una crescita dell’utile netto adjusted del 43% a 330 milioni di euro nel primo semestre e una raccolta netta di 10 miliardi di euro. La società prevede di superare i suoi obiettivi per il 2024 grazie a questi risultati positivi e all’interesse degli investitori verso il settore del risparmio gestito.
Il target price medio fissato dagli analisti per i prossimi 12 mesi è di 26,84 euro, con un potenziale di crescita del 17,77% rispetto ai livelli attuali. Le previsioni più ottimistiche indicano un massimo di 31 euro e un minimo di 24 euro. Gli analisti mantengono una raccomandazione di acquisto a causa della stabilità e della buona performance del titolo nel contesto attuale.
Dal punto di vista tecnico, il titolo ha recentemente mostrato una tendenza positiva nel medio periodo, nonostante un leggero rallentamento nel breve termine. Il supporto principale è a 22,5 euro, mentre la resistenza si trova a 23,25 euro.
4. Azioni Unicredit
Le azioni di UniCredit stanno attraversando un periodo molto positivo grazie a risultati finanziari record nel primo semestre del 2024. L’utile netto ha raggiunto i 5,2 miliardi di euro (+20% rispetto allo stesso periodo del 2023), con un ritorno sul capitale tangibile (ROTE) pari al 20%. Questo ha superato le aspettative degli analisti, consolidando la posizione di leadership della banca. Inoltre, UniCredit ha aumentato la previsione per l’intero anno con un target di ricavi oltre i 23 miliardi di euro e una generazione di capitale superiore ai 350 punti base.
Il piano strategico di UniCredit, denominato “Unlock UniCredit”, prevede una remunerazione totale per gli azionisti di circa 25 miliardi di euro nel periodo 2024-2026, con un mix di dividendi e buyback. Questo piano punta anche a migliorare l’efficienza e a continuare a crescere nei settori corporate e retail, grazie all’integrazione di soluzioni digitali. (Finanza Italia )
Dal punto di vista tecnico, il titolo ha una resistenza a 41,24 euro e un supporto a 37,89 euro. Il trend mostra un rafforzamento, rendendo l’investimento appetibile per il medio termine grazie alla stabilità e al buon livello di volatilità del titolo.
5. Azioni Iveco Group
Le azioni di Iveco Group hanno mostrato una crescita positiva nel 2023 e il loro outlook per il 2024 è altrettanto promettente. La società ha registrato un aumento dei ricavi del 7% nel terzo trimestre 2023, raggiungendo 3,8 miliardi di euro, con un EBIT rettificato di 213 milioni di euro (+112 milioni rispetto all’anno precedente) e un utile netto di 94 milioni di euro. La liquidità netta delle attività industriali si attesta a 725 milioni di euro(Finanza Italia).
Il target price medio per le azioni di Iveco nei prossimi 12 mesi è di 14,29 euro, con un potenziale di crescita del 59,51% rispetto al livello attuale (8,95 euro). Gli analisti prevedono un target massimo di 16,8 euro e un minimo di 10,5 euro.
Dal punto di vista strategico, Iveco sta investendo nella riduzione delle scorte e nel lancio di una nuova gamma di veicoli industriali con motorizzazioni avanzate. Inoltre, l’azienda punta a migliorare l’efficienza produttiva e ad aumentare gli investimenti industriali del 20% rispetto al 2022(Finanza Italia).
Nel complesso, gli analisti consigliano di comprare le azioni, considerando il potenziale di crescita e le attuali valutazioni del titolo.
6. Azioni Piaggio
Le azioni Piaggio & C. S.p.A. sono attualmente quotate a circa 2,54 euro e hanno mostrato un andamento misto nel corso del 2024. Il prezzo obiettivo medio degli analisti per i prossimi 12 mesi è di 3,42 euro, il che implica un potenziale di rialzo del 37,3% rispetto ai livelli attuali. Questo suggerisce che il titolo potrebbe offrire buone opportunità di crescita per gli investitori a lungo termine, specialmente considerando che Piaggio è valutata tra le società con multipli di guadagno più interessanti nel settore.
Dal punto di vista tecnico, il titolo ha incontrato resistenza a 2,615 euro e supporto a 2,475 euro, suggerendo una certa volatilità a breve termine. La performance annuale è stata negativa (-14,84%), e gli analisti segnalano un contesto di incertezze legato principalmente alle difficoltà nei mercati asiatici e americani, che hanno influenzato negativamente i ricavi.(Finanza Italia)
In sintesi, gli analisti mantengono un giudizio complessivamente positivo sul titolo, anche se sono presenti alcuni segnali di debolezza sul fronte della crescita degli utili. Gli investitori interessati a Piaggio dovrebbero monitorare attentamente le dinamiche di mercato e la capacità dell’azienda di migliorare le proprie prospettive nei prossimi mesi.
7. Azioni BPER Banca
Le azioni Bper Banca stanno attualmente mostrando una tendenza positiva, con un prezzo di circa 5,11 euro. Gli analisti prevedono un target price medio a 12 mesi di 6,05 euro, con un potenziale di crescita del 18,38% rispetto ai livelli attuali. Il target massimo è fissato a 7,10 euro e il minimo a 4,00 euro. Questo indica che ci potrebbe essere spazio per ulteriori guadagni, soprattutto se la banca riuscirà a mantenere il trend positivo.
Dal punto di vista tecnico, il titolo ha mostrato un rialzo del 69,07% su base annuale, con un’area di resistenza individuata a quota 5,216 euro e supporto principale a 4,915 euro. A breve termine, gli analisti indicano che potrebbe continuare a rafforzarsi verso un obiettivo di 5,517 euro, mentre un eventuale ribasso potrebbe riportare i prezzi verso il supporto a 4,715 euro.
In sintesi, le prospettive per Bper Banca sono generalmente positive, con volumi di scambio superiori alla media e una buona capacità di attrarre l’interesse del mercato. Tuttavia, è importante monitorare eventuali correzioni a breve termine e il contesto del settore bancario italiano. (Finanza Italia)
8. Azioni Poste Italiane
Le azioni di Poste Italiane hanno registrato una buona performance nel 2024, con un aumento dei ricavi del primo semestre a 6,16 miliardi di euro (+2,6% rispetto all’anno precedente) e un utile netto di 1,03 miliardi di euro. Nonostante una leggera flessione rispetto allo stesso periodo del 2023, la crescita al netto delle componenti straordinarie è stata del 14,3%, dimostrando la solidità operativa del gruppo. L’EBIT adjusted per il 2024 è stato rivisto al rialzo a 2,8 miliardi di euro grazie a una solida performance in tutti i settori di business.
Il target price medio per le azioni Poste è fissato a 14,04 euro, con un potenziale di crescita del 12,17% rispetto ai livelli attuali (circa 12,5 euro). Gli analisti mantengono un giudizio positivo sul titolo, con raccomandazioni di “Buy” o “Sovraperformare”, grazie alla stabilità finanziaria e al forte potenziale di generazione di dividendi(Finanza Italia).
Tuttavia, alcuni analisti adottano un approccio più prudente, come nel caso di Barclays, che ha indicato un target price più basso (11,6 euro) e un rating “equal weight”, segnalando che il titolo potrebbe non avere molto margine di crescita ulteriore nel breve termine