Qui si parla di portabilità del conto corrente. I conti correnti sono alla base dell’attività bancaria, rappresentando i prodotti di punta degli istituti di credito. Elementi essenziali, scelti da quasi l’80% degli italiani, che consentono di svolgere operazioni basilari come prelievi, versamenti, bonifici e altro ancora, tutto il necessario per avere una coerente gestione del patrimonio.
Tuttavia, può capitare di dover chiudere un conto corrente o passare da un conto corrente ad un altro: questa è la portabilità, un servizio che le banche devono offrire in modo del tutto gratuito e in pochi minuti. . I motivi sono molteplici, da quelli economici a quelli personali, ma può essere una misura necessaria seppur sofferta, specie quando occorre aprirne un altro. Considerando l’esigenza, come si fa a chiudere un conto corrente e passare ad uno nuovo?
NB: la portabilità è un servizio che TUTTE le banche italiane devono offrire gratuitamente – per legge – al correntista, dato che viene effettuata dalla nuova banca questa avrà tutto l’interesse di farlo oltre che in modo gratuito anche mettendoci il meno tempo possibile.
Conti correnti, la situazione italiana
Italiani popolo di correntisti, cosa confermata anche dall’emergenza CoViD-19: secondo una ricerca Intesa Sanpaolo-Centro Einaudi, a fine 2020 il 79,09% della popolazione nazionale possiede un conto corrente, con giacenze medie di 15.000 euro, sebbene circa il 15% di essi ne ignori i costi di gestione.
Stando invece ai dati Banca d’Italia, a giugno 2021 sono circa 1.131 i miliardi di euro parcheggiati nei conti correnti, +5,8% rispetto allo stesso periodo 2020, con avanzamenti di circa il +10% annuale e 10 miliardi mensili. A questi si aggiungono 392 miliardi di euro delle imprese, +16,6% rispetto all’anno precedente, mantenuti per esigenze di tesoreria. Record poco invidiabili, poiché rappresentano flussi di deposito fermi consumati dall’inflazione.
Motivo principale del mantenimento di tali valori è il pessimismo della popolazione, dettato specialmente dalla paura di investire davanti alle criticità economiche della pandemia, persino in asset più sicuri come obbligazioni o fondi comuni.
Perchè si chiude un conto corrente?
I motivi dietro la chiusura di un conto corrente possono essere svariati, tra tutti:
- Logistici, come trasferimento in un’altra città e/o sopraggiunta impossibilità di gestire le proprie operazioni
- Pratici, come presenza di funzionalità non necessarie o esigenza di avere prodotti/servizi più facilmente gestibili
- Economici, davanti a costi elevati rispetto ai servizi o nuove offerte commerciali più convenienti, evitare i tassi di interesse negativi.
Tra le maggiori ragioni che spingono i correntisti a chiudere il proprio conto ci sono appunto quelle legate alla convenienza: è dicembre il mese in cui molti istituti bancari fanno promozioni per aprire nuovi conti correnti, con condizioni vantaggiose e offerte modulari, in cui sono i clienti a scegliere ciò di cui davvero hanno bisogno, aumentando o riducendo i canoni.
Come si chiude un conto corrente?
Prima di procedere, fondamentale ricordare alcune informazioni sulla chiusura del proprio conto corrente:
- Può avvenire in ogni momento si voglia, non avendo vincoli temporali
- Richiede la chiusura di ogni operazione in corso, come assegni non incassati, utenze non addebitate e investimenti
- E’ gratuita e non comporta penali, ai sensi del Decreto Bersani sulla libera concorrenza
- Non può essere fatta finché non si paga l’eventuale debito, cioè se si è “sotto” con il Conto
Unici costi che la banca potrebbe addebitare in fase di chiusura contratto saranno quelli legati alla gestione del conto, quali:
- Canoni non ancora versati
- Imposta bollo
- Interessi passivi
- Altri importi indicati nel contratto
Indifferentemente dalle ragioni che portano a chiudere un conto corrente, che siano personali e/o finanziarie, è sempre consigliato seguire la procedura direttamente in filiale e non online, così da avere contatto diretto allo sportello: come avviene con ogni contratto d’utenza, sarà importante far valere le proprie ragioni, anche davanti controproposte di servizi extra o sconti da parte degli operatori. Saranno gli operatori stessi a fornire la modulistica da compilare.
La situazione può divenire più complessa per i conti correnti online poiché, senza possibilità di contatto fisico, si seguirà la procedura solo in via telematica con mail, assistenza chat, telefonica quando possibile e infine raccomandata A/R, con conseguente difficoltà di stabilire una comunicazione; tuttavia, l’ambiente online comporta procedure molto più snelle e veloci rispetto a quelle tradizionali.
In entrambe le situazioni, è sempre fondamentale ricevere apposita documentazione, cartacea o via mail, in cui si manifesta la propria volontà di chiudere il conto corrente, seguendo così correttamente ogni procedura, nella quale si chiuderanno anche eventuali depositi amministrati e si restituiranno carte, chiavette, libretti assegni e materiale annesso.
In caso di conti cointestati, sarà richiesta la firma di solo uno dei cointestatari per conti a firme disgiunte, mentre richiederà quelle di tutti i cointestatari qualora il contratto sia a firme congiunte.
Ai sensi della Direttiva 2014/92/UE, dal momento di richiesta e compilazione della modulistica le tempistiche tecniche possono variare dai 6 ai 15 giorni lavorativi, con comunicazione d’avvenuta chiusura, mentre i tempi per la portabilità conto non devono superare i 12 giorni, pena sanzioni da 5.160 a 64.555 euro per dirigenti e dipendenti bancari e indennizzi per i correntisti coinvolti.
Come aprire un nuovo conto corrente con la portabilità?
Prima ancora di chiudere un conto corrente è sempre opportuno considerare l’idea di aprirne uno nuovo optando per la portabilità, facendo richiesta anticipata alla propria banca. Sia presso una nuova banca che nella stessa che offra prodotti differenti, si può richiedere la migrazione da un conto all’altro di:
- Servizi d’accredito
- Servizi di domiciliazione
- Indirizzi
- Totale somme depositate
Per effettuare la portabilità si dovrà fare richiesta direttamente alla nuova banca, che provvederà ad attivare tutte le funzionalità richieste e migrate sul nuovo conto, mentre si dovranno cambiare le opzioni d’addebito per i fornitori oggetto della domiciliazione.
Come scegliere il miglior conto corrente?
Concludendo quest’esame, è chiaro che le motivazioni dietro la chiusura di un conto corrente riguardano principalmente motivi logistici, economici e di praticità. Stessi motivi che spingono ad aprire un nuovo prodotto, nel quale occorre sempre valutare:
- Canoni e costi vari
- Tipologia e canali disponibili
- Servizi inclusi ed extra
- Funzionalità varie
- Flessibilità
- Agevolazioni
A conti fatti, le offerte commerciali sono svariate e tutte altamente versatili ed esistono numerosi comparatori online per trovare i conti correnti più consoni alle proprie esigenze, dando la possibilità di valutare ogni caratteristica e trovare i migliori rapporti qualità-prezzo, specialmente a fine anno.
Seppur non difficili e alla portata di tutti, le procedure di chiusura e apertura conto richiedono particolare attenzione e responsabilità da parte della clientela, avendo a che vedere con strumenti finanziari che, seppur basilari, necessitano di mirata conoscenza.
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