Dove conviene mettere i Nostri soldi, in un Conto Deposito o in Buoni Fruttiferi Postali?
Cerchiamo di capire dov’è il rendimento migliore per il Nostro capitale.
In un periodo di incertezza dovuto ad una recessione economica che ormai sembra inevitabile, in cui investire in borsa non sembra la soluzione più sicura, sapere dove depositare i propri soldi è fondamentale.
Il 2019 si presenta come un periodo – che speriamo duri poco – in cui investire in azioni sembra sempre più rischioso per la volatilità del mercato.
Anche se tutti i gestori del risparmio consigliano un portafoglio titoli bilanciato, la stragrande maggioranza degli italiani non ha dubbio: è rimasta legata a vecchi canoni per cui i soldi si investono o in immobili, o in Titoli di Stato, oppure in altre forme garantite di risparmio, come i Depositi Garantiti delle banche o i BFP di Poste Italiane.
Quanto rendono i Conti Deposito e i Buoni Postali?
In questo periodo c’è ben poca differenza di rendimento tra i Conti Deposito garantiti e i buoni Fruttiferi Postali.
Gli interessi lordi si aggirano intorno al 1% – 1,5%
Risparmio e mancati investimenti in Italia
Il 93% degli italiani che hanno un risparmio, preferiscono questo tipo di strumento finanziario che altri.
Questo per un motivo che è principalmente culturale.
Avere tutti questi soldi da parte e non utilizzarli, non aiuta certo l’economia di un paese. Se è vero che la Nostra Costituzione stimola e garantisce il risparmio, è pur vero che in una società basata sul capitale, questo dovrebbe essere usato per stimolare l’economia, cioè investito in aziende e produzione, in modo di creare altri nuovi posti di lavoro e ricchezza.
Giustamente ognuno con i suoi soldi ci fa quello che gli pare, questo è uno dei principi fondanti di tutte le società dal tempo della giurisprudenza romana, ma certo che se si hanno risparmi superiori ad una certa cifra conviene investirli in qualche modo e farli fruttare.
Che non significa per forza investire in azioni, ma anche in altri campi come abbiamo più volte accennato, come le auto d’epoca, l’arte, i vini pregiati.
La garanzia dei depositanti del Fondo Interbancario per la tutela dei depositi
Il Fondo interbancario garantisce per 100 mila euro un cliente di una banca sui depositi che fa ( sia che siano diversificati in conti correnti e conti deposito)Â , sia che si tratti di conti correnti che conti deposito.
In parole povere, se una banca dovesse fallire, questo Fondo interbancario della tutela dei depositi, garantisce
Ma allora è meglio mettere i soldi in un Conto Deposito o Buoni Postali?
Come potete vedere di seguito le differenze sono minime.
La cosa migliore è tenersi aggiornati su eventuali offerte da parte delle banche che a volte possono promuovere dei contratti particolarmente vantaggiosi per quanto riguarda i Conti Deposito.
Resta il fatto che i rendimenti sono del tutto simili.
Perchè scegliere i Conti deposito:
Più alti sono i rendimenti dei conti deposito vincolati, che però vincolano il cliente ( appunto ) per qualche anno a tenere quei soldi fermi. Si può sempre prelevare, ma a quel punto si perderà il privilegio di avere degli interessi un po’ più alti della media.
I conti deposito inferiori a 100.000 euro sono garantiti dal sistema creditizio italiano tramite il Fondo interbancario della tutela dei depositi.
Tassazione: i conti deposito sono tassati del 26% alla fonte sul rendimento.
Ad esempio: su un conto deposito di 100.000 euro, se ho un rendimento lordo annuo dell’1%, cioè 1.000 euro, lo Stato mi prenderà 260 euro. Ecco che dopo 1 anno riscuoterò non più 1.000 euro di interessi lordi, ma solo 740 euro di interessi netti.
Perchè scegliere i Buoni Fruttiferi Postali
In questo caso i Buoni Postali sono garantiti dallo Stato al 100%, cioè anche per cifre superiori ai 100 mila euro.
Si possono comprare anche in piccoli tagli, anche con tagli da 50 euro, quando vogliamo possiamo aggiungere questo taglio al Nostro Buoni Fruttifero.
Tassazione: qui la tassazione è più conveniente perchè viene considerato come un Titolo di Stato che ha una tassazione agevolata del 12,5%
Esempio: su 100.000 euro di Buoni Postali che hanno un rendimento annuo lordo dell’1% avrò un interesse di 1.000 euro lordi, con 125 euro di tasse da pagare.
Nel momento in cui andrò ad incassarli quindi, essendo una imposta alla fonte, avrò un rendimento netto di 875 euro.