Calcolo rendimento BOT Buoni Ordinari del Tesoro 2020

Come fare il calcolo rendimento BOT? Comprare BOT oggi conviene? Vediamo un calcolo dei rendimenti dei Buoni ordinari del Tesoro.

Emessi per la prima volta negli anni ’70, i Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) hanno rappresentato per molto tempo un’ottima forma di investimento per i risparmiatori italiani, offrendo di anno in anno tassi di interesse spesso considerevolmente convenienti.
Il successo dei Titoli di Stato fu enorme.
Ma oggi investire in BOT conviene ancora?
La domanda sorge poiché i risparmiatori hanno visto il tasso di interesse scendere da circa il 20% annuo di inizi anni ’80 al 4,6% del 2000, fino a toccare percentuali ancora più basse, di – 0,32% quest’anno.
Per rispondere al quesito, si può approfondire la storia di questi titoli al portatore emessi dallo Stato e ricercare la ratio che oggi può portare ancora a investire in Buoni del Tesoro.

Calcolo rendimento BOT, cosa sono i Buoni Ordinari del Tesoro:

I BOT sono titoli di credito al portatore o d’ordine e vengono venduti attraverso asta competitiva, in grandi tranche, dallo Stato agli intermediari finanziari (principalmente le banche) per sovvenzionare il debito pubblico nel breve periodo.
In seguito le banche vendono i titoli ai risparmiatori a partire da un acquisto minimo di 1.000 euro e per cifre costituite da multipli di mille.
La durata dei buoni varia dai 3 ai 6, fino ai 12 mesi e alla scadenza i loro possessori riscuoteranno il valore nominale del buono.
Il guadagno consiste nella differenza tra il valore nominale e il prezzo pagato al momento dell’emissione o dell’acquisto.

BOT calcolo rendimento Buoni Ordinari del Tesoro 2018

CALCOLO RENDIMENTO BOT:

Prendiamo l’esempio che ci fa il sito ufficiale della Borsa di Milano:

Esempio di BOT con prezzo di novantotto con una durata di quarantuno giorni.

Il prezzo lordo del BOT è di 98 ( escludendo qui l’imposta sostitutiva che come si sa, è del 12,5%), il rendimento al giorno della scadenza del BOT, sarà del 2 ( visto che il rimborso è 100), ecco che avremo:

come si calcola il rendimento dei bot

Emissione BOT:

I BOT vengono emessi alla metà di ogni mese (BOT a 12 mesi e a 3 mesi) o alla fine del mese.
Tuttavia è possibile acquistare i titoli anche a emissione già avvenuta. In questo caso il mercato di riferimento è il Mercato Telematico delle Obbligazioni (MOT) e i titoli vengono venduti con un residuo di esistenza, a prezzi diversi da quelli di emissione.
Il mercato dei BOT ha sempre un ampio afflusso di venditori e acquirenti. Considerando il meccanismo attraverso cui questi titoli portano frutti ai possessori, l’investimento risulta sicuro.

 

COME SI CALCOLA IL RENDIMENTO E LA LA REMUNERAZIONE SUI BOT:

Al momento di acquistare il titolo infatti, già si potrà sapere quanto sarà il guadagno, eseguendo un semplice calcolo matematico: sottraendo dal valore finale il costo di acquisto, si otterrà il rendimento, da moltiplicare per 100 per conoscere il rendimento percentuale annuo.
Per i Buoni di durata inferiore a un anno, invece, il calcolo è leggermente più complicato: dividendo il prezzo finale per quello di acquisto, si eleverà il risultato a potenza.
L’esponente è pari a 2 per i titoli a 6 mesi e a 4 per i titoli a 3 mesi (il calcolo avviene dividendo 360 giorni effettivi, per i giorni delle mensilità).
A questa cifra si sottrarrà 1 e poi si moltiplicherà il risultato per 100. Conoscendo il rendimento percentuale annuo del proprio investimento, non si rischia nulla nell’acquistare i BOT.
Essendo questi titoli emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, il rischio dell’investimento consiste nel fallimento dello Stato, ipotesi remota che garantisce per la sicurezza del deposito.
I brevi tempi per cui il denaro rimane vincolato sono un’ulteriore aspetto positivo dell’investimento.

Le garanzie a tutela dei risparmiatori sono anche assicurate dal Prezzo Massimo Accoglibile e dal Prezzo di Esclusione (PMA e PE) al momento dell’asta.

 

  • Il PE si trova calcolando il rendimento che corrisponde al prezzo medio ponderato delle offerte per la prima metà del valore dei titoli venduti, aumentando il valore di un punto percentuale.
  • Il PMA si calcola sulla seconda metà del valore, sottraendo poi lo 0,25%. Questo prezzo serve a evitare che i titoli abbiano un rendimento troppo basso e divengano quindi eccessivamente svantaggioso per i risparmiatori. Il “pacchetto” minimo di titoli acquistabili è pari a un valore di almeno 2 milioni di euro e tutte le offerte poste dalle banche, comprese tra il PE e il PMA sono considerate valide.

Infine, tra i vantaggi del BOT, si considera l’assenza di cedola (Zero Coupon) che rende la gestione dei titoli più semplice e il pagamento degli interessi è posticipato al momento della scadenza; non è previsto l’obbligo di reinvestire i proventi degli interessi mentre l’imposta sostitutiva è pari al 12,5%.
Un rischio nell’investimento potrebbe essere rappresentato da una vendita precedente il momento della scadenza: in questo caso, infatti, non si potrà conoscere in anticipo il profitto, essendo il prezzo del momento determinato dal mercato. Rimane però questa un’operazione accessoria e comunque a discrezione dell’investitore.
Considerando queste premesse, risulta evidente il successo dei Buoni Ordinari del Tesoro e perché per molto tempo sono rimasti una delle forme di investimento preferite dagli italiani.

Gli sviluppi più recenti di questo mercato però, pongono qualche dubbio tra i risparmiatori circa l’odierna opportunità di gestire il proprio denaro attraverso questo canale: i tassi di interesse dei BOT sono passati dall’1,3% del 2009 (nel boom della crisi economica) al -0,32% del 2016.
Ancora non è possibile prevedere la percentuale per il prossimo anno, ma risulta chiaro che l’investimento attualmente non produrrà guadagno.

E allora perché dovrebbe essere indicato acquistare dei BOT oggi?

Se si esclude la possibilità di accrescere il proprio capitale, resta comunque la sicurezza dell’investimento, la semplicità di gestione e diviene di fondamentale importanza la durata del vincolo: 3, 6, 12 mesi sono un lasso di tempo piuttosto breve per bloccare il denaro e in questi periodi l’investitore potrebbe trovare nuove forme più redditizie per impiegare il denaro.

In sostanza, oggi porta ancora dei vantaggi investire nei BOT?

La risposta è positiva per coloro che prediligono la sicurezza dell’investimento e vogliono tenere bloccato il denaro per periodi brevi. Chi preferisce vincolare il proprio investimento per un lasso di tempo diverso, ma comunque inferiore a un anno, può scegliere i BOT flessibili (che vengono emessi per periodi di differente durata).
Per operazioni più remunerative, al momento il BOT non risulta essere la soluzione più adatta, per trovare investimenti remunerativi vi  consigliamo questo articolo.

Per calcolare il rendimento dei BOT bisogna eseguire, come già detto, una sottrazione del prezzo di acquisto dal valore nominale del titolo al momento della scadenza.

Per fare un esempio pratico, ipotizziamo di aver pagato un prezzo di emissione pari a 97: se il valore nominale al momento della scadenza fosse 100, allora avremmo 100-97, quindi 3 (il rendimento annuo lordo del 3%).
Chi decide di investire nei Buoni Ordinari del Tesoro dovrà prenotare presso un intermediario autorizzato, l’esatta quantità che intenderà acquistare entro un giorno prima della data dell’asta. Leggi anche >>> — A rendimento fisso

Fondatore di Economia-Italia.com nel 2014 trader e pubblicista finanziario, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia. Ha collaborato con diverse testate online, in cui ha scritto di economia e finanza fin dal 2007.

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