Borse Oggi: Dove Investire Oggi Martedì 2 Aprile 2024

Ancora in primo rilievo il settore microprocessori, ecco l’ennesima notizia che sottolinea l’importanza di questo settore: il ministero dell’Industria giapponese ha annunciato l’approvazione di sovvenzioni per un importo fino a 590 miliardi di yen (circa 3,9 miliardi di dollari) a favore della fonderia di chip Rapidus. Questo movimento si inserisce nel quadro degli sforzi di Tokyo volti a rilanciare la produzione nazionale di semiconduttori.

Rapidus, che vanta alla sua guida veterani del settore, mira a iniziare la produzione di massa di chip all’avanguardia sull’isola settentrionale di Hokkaido entro il 2027, avvalendosi della collaborazione con giganti del settore quali IBM e l’organizzazione di ricerca belga Imec.

La mossa giapponese riflette un trend globale in cui i Paesi, scossi da eventi come la pandemia di Covid-19 e le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, cercano di rafforzare l’autosufficienza e il controllo sulle catene di fornitura dei chip. Sebbene la Taiwan Semiconductor Manufacturing Co (TSMC), leader mondiale nella produzione di semiconduttori, abbia impiegato decenni per perfezionare i propri processi produttivi, esistono dubbi sulle prospettive di successo di Rapidus. Ciò nonostante, il sostegno significativo del governo giapponese a Rapidus sottolinea l’importanza strategica attribuita al settore dei semiconduttori nel contesto della sicurezza e dell’economia nazionali.

Scontro politico sui microchip alle elezioni presidenziali in US

In California, il governatore Gavin Newsom e il senatore Alex Padilla, entrambi democratici, hanno rivolto un forte appello all’amministrazione Biden affinché riconsideri la sua decisione di annullare un programma di sovvenzioni volto a finanziare la costruzione e l’espansione delle strutture di ricerca e sviluppo dei semiconduttori.

Questa mossa è arrivata in risposta all’annuncio del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti venerdì scorso che non avrebbe più finanziato il programma nell’ambito del Chips and Science Act da 52,7 miliardi di dollari, citando “una domanda eccessiva” di sussidi alla produzione di chip. Questa decisione è in contrasto con l’obiettivo del presidente Joe Biden di aumentare la produzione interna come parte degli sforzi per ridurre la dipendenza da Cina e Taiwan, soprattutto perché a novembre dovrà affrontare una dura campagna di rielezione contro il repubblicano Donald Trump. Newsom e Padilla sostengono che senza un solido sostegno alla ricerca e sviluppo commerciale, gli Stati Uniti rischiano di perdere la leadership globale nel settore dei semiconduttori e la capacità di superare i rivali stranieri.

Il Dipartimento del Commercio, pur affrontando numerose richieste di finanziamento per la produzione di chip, ha dichiarato che sta valutando continuamente le priorità del programma per massimizzare l’impatto dei fondi CHIPS disponibili, anche se il Congresso ha recentemente stanziato 3,5 miliardi di dollari per garantire impianti di produzione di chip per uso militare.

Sebbene il Dipartimento del Commercio non abbia reso noto l’importo previsto per i premi per la ricerca e lo sviluppo, le fonti suggeriscono che si discute di stanziare 2,5 miliardi di dollari o più. Nonostante questi sforzi, Newsom e Padilla sottolineano che gli 11 miliardi di dollari dedicati alla ricerca e allo sviluppo, insieme alle recenti sostanziali sovvenzioni ai principali produttori di chip come Intel, non possono sostituire gli investimenti commerciali diretti. Questo appello arriva in un momento critico in cui gli Stati Uniti cercano di rafforzare la propria industria dei semiconduttori, con investimenti significativi in ​​centri di ricerca e sviluppo nella Silicon Valley e la creazione del National Semiconductor Technology Center da 5 miliardi di dollari per promuovere partenariati di ricerca pubblico-privati.

Stop a merci per armi russe

Gli Stati Uniti stanno esortando le aziende americane a sospendere le spedizioni di merci verso oltre 600 entità straniere a causa delle preoccupazioni che questi articoli potrebbero essere reindirizzati in Russia per essere utilizzati nell’invasione dell’Ucraina, come affermato da un funzionario statunitense. Nelle ultime settimane, il Dipartimento del Commercio ha emesso avvertimenti ad almeno 20 aziende, segnando l’ultimo tentativo di impedire gli sforzi militari della Russia in Ucraina. Queste aziende producono e vendono prodotti trovati nei missili e nei droni recuperati in Ucraina.

Dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel 2022, gli Stati Uniti insieme a più di altri 30 paesi hanno implementato una serie di sanzioni volte a ridurre le capacità belliche della Russia limitando l’accesso alla tecnologia occidentale. Nonostante questi sforzi, si continuano a scoprire componenti americane nelle armi russe lasciate sui campi di battaglia ucraini.

Matthew Axelrod, vicesegretario alla conferenza annuale sul controllo delle esportazioni a Washington, DC, ha rivelato che sono state inviate lettere a più di 20 società americane, ciascuna delle quali elenca oltre 600 entità straniere.

Queste lettere richiedono alle società di interrompere volontariamente le spedizioni verso queste entità a causa dell’alto rischio che vengano reindirizzate verso la Russia. Inoltre, alti funzionari statunitensi dei dipartimenti del Commercio, dello Stato e del Tesoro si sono impegnati direttamente con i dirigenti di queste società americane per discutere ulteriori azioni per evitare che i loro prodotti finiscano in Russia.

 Migliori Titoli e Azioni da Comprare Oggi 2 aprile 2024
Migliori Titoli e Azioni da Comprare Oggi 2 aprile 2024

Migliori azioni da comprare oggi 2 Aprile:

Azioni StM ( STMMI )

Barclays ha rivisto al ribasso il suo target di prezzo per StM (STMMI.MI) da 46 euro a 40 euro.

azioni Saipem ( SPM )

Saipem (SPM.MI) ha ricevuto il rating Outperform da Bernstein avendo completato con successo il rimborso anticipato di un prestito da 387 milioni di euro, contratto nel febbraio 2023 con un consorzio di banche italiane e internazionali, con una garanzia del 70% da parte di Sace.

Azioni Tim ( TIT)

Intanto Tim (TIT.MI) deve far fronte alle accuse della Starlink di Elon Musk, che avrebbe presentato una denuncia al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e all’Agcom. Starlink accusa Tim di ostacolare la diffusione di internet veloce in Italia. Questi rapporti includono commenti di un portavoce di Tim che menziona una ricostruzione parziale che trascura le discussioni in corso con le autorità. Inoltre, le liste rivali per il rinnovo del consiglio di amministrazione sono state presentate da Bluebell e dall’azionista di minoranza Merlyn, come annunciato dal gruppo telecom italiano.

azioni Ferretti ( YACHT)

Sul fronte societario, Ferretti (YACHT.MI) ha deciso di ritirare la proposta di acquisto di azioni proprie per l’assemblea prevista per il 22 aprile 2024 e, successivamente, la proposta di annullamento delle azioni eventualmente acquistate in forza di detta autorizzazione.

Azioni Tamburini

Tamburi (TIP.MI) considera come prima opzione la vendita di una quota significativa di Alpitour, mentre una possibile alternativa sarebbe l’IPO del tour operator, secondo il presidente Giovanni Tamburi.

Azioni Azimut

Azimut (AZM.MI) punta a lanciare una nuova banca digitale attraverso lo scorporo di parte della propria rete italiana di promotori finanziari, puntando ad una banca come azionista di riferimento con una quota fino al 50% del capitale, puntando alla quotazione su Piazza Affari possibilmente prima delle elezioni americane di novembre, come afferma il presidente e fondatore Pietro Giuliani.

Azioni Intesa Sanpaolo ( ISP )

Intesa Sanpaolo (ISP.MI) ha nominato Luca Bocca nuovo chief financial officer, integrando le attività di gestione patrimoniale in un’unica struttura, evidenziando la focalizzazione strategica del gruppo su questo settore.

Azioni Banca Monte dei Paschi di Siena

La Commissione europea ha preso atto del collocamento da parte del governo italiano di una quota del 12,5% di Banca Monte Paschi (BMPS.MI), continuando a monitorare attentamente il processo di riprivatizzazione dell’istituto in linea con gli impegni presi con l’Unione Europea. Questa mossa del governo, sottolineata dalle dichiarazioni del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, dimostra un allineamento sostanziale agli accordi precedentemente stabiliti con l’UE.

Acquisto Unipol su UnipolSai

Nel frattempo, diversi sviluppi significativi hanno interessato altre aziende italiane quotate in borsa, come l’approvazione da parte della Consob dell’offerta pubblica di acquisto volontaria di Unipol su UnipolSai, l’annuncio da parte di Buzzi di un risultato operativo per il 2024 vicino ai livelli del 2023 ma con rischi al ribasso, l’inaugurazione di un nuovo stabilimento da parte di Industrie De Nora in Giappone, l’indicazione di Alessandro Rivera per la presidenza di Dovalue, l’esclusione di Chiara Ferragni dalla lista per il rinnovo del CDA di TOD’S da parte della famiglia Della Valle, e l’accordo di Iren per l’acquisto del 50% di una NewCo, con l’opzione di acquistare il rimanente 50% nei prossimi quattro anni e di sottoscrivere un aumento di capitale per incrementare la sua quota al 60%.

Migliori titoli da acquistare ad Aprile: in primo piano le small caps

L’indice Russell 2000, che funge da punto di riferimento per le società a media e piccola capitalizzazione quotate a Wall Street, è destinato a concludere un primo trimestre sottotono con una notevole ripresa nelle ultime settimane.

Ieri ha registrato un guadagno del 2,1%, raggiungendo quasi i massimi di due anni, con un aumento del 4,1% dall’inizio di gennaio, dietro ai principali indici come Dow Jones, Nasdaq Composite e S&P 500.

Tuttavia, nell’ultimo mese , la performance delle small cap ha superato questi indici, segnalando un’inversione di tendenza quando la Federal Reserve ha iniziato a discutere la fine della sua politica monetaria restrittiva. Si prevede che le aziende di Wall Street di piccole e medie dimensioni beneficeranno di un mix di eventi durante tutto l’anno, tra cui la diminuzione dei tassi di interesse, un atterraggio morbido per l’economia statunitense e un potenziale spostamento verso il protezionismo nella politica economica di Washington.

Questa prospettiva rimane ottimistica nonostante il potenziale ritardo o rallentamento nella riduzione del costo del denaro, con fattori politici che potrebbero svolgere un ruolo significativo, soprattutto se Donald Trump dovesse tornare in carica, rafforzando potenzialmente ulteriormente il protezionismo statunitense.

L’analisi tecnica indica che il rally di fine 2023 del Russell 2000 è iniziato da una soglia di fondamentale importanza all’interno della banda laterale compresa tra 1.640 e 2.000 punti, suggerendo che un trend rialzista potrebbe estendersi verso i massimi del 2021 a circa 2.457 punti (un potenziale rialzo del +17%) se supera l’area dei 2.100 punti.

La raccomandazione è di mantenere un atteggiamento positivo, acquistare durante le fasi correttive fino a 1.850 punti e aumentare le posizioni al superamento totale dell’area dei 2.100 punti, prendendo profitti intorno ai 2.400 punti. L’indice Russell 2000 è stato incluso nel portafoglio ETF consigliato da Websim, riflettendo un ottimismo strategico per le small cap in un contesto di cambiamento delle politiche economiche e delle dinamiche di mercato.

Bitcoin

Sembra che i nuovi ETF su Bitcoin stiano andando alla grande e la distribuzione di dividendi superiori a tutte le aspettative.

Indici da tenere d’occhio

Autore

  • massimiliano biagetti

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.