1) La settimana appena passata

Piazza Affari (FTSE MIB)

Settimana negativa per Milano, complice il newsflow su possibili misure fiscali sui buyback bancari e la presa di profitto post-massimi estivi. Il FTSE MIB ha chiuso venerdì a quota 42.196, in calo di circa −2,6% rispetto a venerdì precedente. Banche sotto pressione, buona tenuta dei difensivi e del comparto difesa/aerospazio.

Settorialmente: banche penalizzate da rumori su prelievi/buyback; energia e utilities più difensive; Leonardo relativa forza. Spread BTP/Bund contenuto sotto 100 pb, supportando le difensive domestiche.

Wall Street

La settimana USA si è chiusa con indici lievemente negativi dopo nuovi massimi storici giovedì. S&P 500 −0,1% settimanale, Dow −0,2%, Nasdaq −0,2%. Vendite su tecnologia/AI dopo conti misti (server AI e semiconduttori), mentre l’inflazione PCE annua è rimasta stabile e il mercato prezza un taglio Fed a settembre. Nota logistica: lunedì 1/9 la borsa USA è chiusa per Labor Day.

2) Eventi che potrebbero influire sui mercati (1–6 settembre)

Calendario macro della settimana (orari locali Italia)

Politiche e dazi: i tre dossier da monitorare

• Italia – banche e buyback: circola l’ipotesi di tassazione dei riacquisti di azioni proprie come alternativa a nuove imposte “extraprofitti”. Tema sensibile per bancari/assicurazioni e per gli indici domestici.
• USA – de minimis: l’abolizione dell’esenzione doganale sugli acquisti esteri a basso valore potrebbe irrigidire i prezzi retail e la catena logistica. Impatto su e-commerce, spedizioni e consumer discretionary import-led.
• EU/China – auto elettrica: dazi europei strutturali sulle EV cinesi: supporto relativo a OEM europei & filiere locali, ma possibili ritorsioni. Volatilità per auto-parts, acciaio, chimica.

Interpretazione: i tre driver si sommano ai dati sul lavoro USA. Se l’NFP uscisse debole e il filone “dazi/tasse” si intensificasse, il mercato potrebbe privilegiare quality, difensivi e duration sui bond.

3) Migliori azioni Borsa di Milano da comprare (watchlist ragionata, non consulenza)

Di seguito 10 titoli italiani con case d’investimento per la settimana che si apre il 1 settembre. Criteri: qualità fondamentali, catalizzatori imminenti, valutazioni, rischio regolatorio e sensibilità ai tassi/dazi.

Nota metodo: lista “aperta” per la settimana: serve disciplina di rischio (stop, sizing) e orizzonte coerente con la volatilità attesa su NFP.

4) Migliori azioni Borsa di New York (watchlist ragionata)

Con Wall Street chiusa lunedì, martedì potrebbe concentrarsi la price discovery post-ISM. Ecco 10 nomi USA ordinati per “profilo” (growth, quality, value, difensivi).

Approccio: preferire quality con free cash flow forte e pricing power, abbinando 2–3 difensivi per bilanciare il rischio macro/lavoro e la tematica tariffe.

5) Migliori obbligazioni: dove stare tra rendimento e rischio

Scenario tassi: rendimento Bund 10Y intorno a ~2,7%, BTP 10Y ~3,6%, UST 2Y area 3,6–3,7%. Curve più “normali” rispetto a inizio anno e volatilità in calo. Tre blocchi di opportunità:

A) Sovrani Euro

• BTP 2–5 anni — rischio duration contenuto, carry interessante; buoni per chi privilegia stabilità.
• BTP 7–10 anni — per catturare eventuale compressione spread post-NFP/ECB duration.
• Bund/BT€i (linker) — piccola quota anti-sorpresa inflattiva; utile come hedge.

B) Corporate Euro (grado d’investimento)

• A/BBB 3–7 anni — emittenti utility/infra/telecom regolati: buon compromesso carry/drawdown.
• Financial senior — preferire senior non-preferred brevi su banche solide; attenzione ai rumor fiscali.

C) USA in EUR o USD

• UST 2–3 anni — per giocarsi eventuale taglio Fed: sensibilità al first-cut.
• TIPS — hedge inflazione USA; peso tattico.

*Yield indicativi/notional, variabili con il mercato; non costituiscono offerta né consulenza.

Tre profili di portafoglio obbligazionario (solo come esempio informativo)

• Conservativo: 60% BTP 2–5Y, 20% Bund/BT€i, 20% IG Euro 3–5Y.
• Bilanciato: 35% BTP 7–10Y, 25% IG Euro 5–7Y, 20% UST 2–3Y, 20% Senior bancari 3–4Y.
• Opportunistico: 40% IG Euro 5–7Y, 25% BTP 7–10Y, 20% UST 2–3Y, 15% TIPS 2–5Y.

Materie prime: chi può salire a settembre (e perché)

Oro (bias: rialzista)

• Driver: attese di taglio tassi USA a settembre e tensioni sull’indipendenza della Fed → rendimenti reali e dollaro potenzialmente più morbidi; ricerca di bene rifugio.

• Cosa monitorare: comunicazioni Fed pre-meeting e dato lavoro USA (NFP).

• Rischi: sorpresa “hawkish” o rendimenti reali in risalita.

Rame (bias: rialzista moderato)

• Driver: domanda “nuova” da data center/AI e reti elettriche (HVDC, rinnovabili) che sostiene il metallo anche con macro misto.

• Cosa monitorare: segnali su investimenti di rete, ordini per data center, stimoli in Cina.

• Rischi: delusione su industriali cinesi o scorte in aumento.

Gas naturale Europa (bias: stagionale/rialzista tattico)

• Driver: fine estate → ricostituzione scorte/ottimizzazione stoccaggi, preparazione inverno. Scorte alte riducono gli strappi, ma il fattore meteo può innescare rimbalzi.

• Cosa monitorare: riempimento stoccaggi, flussi LNG, manutenzioni impianti.

• Rischi: clima mite e flussi regolari comprimono il premio di rischio.

Uranio (bias: rialzista strutturale, volatilità tattica)

• Driver: coperture contrattuali delle utility ancora parziali nei prossimi anni, offerta rigida, policy pro-nucleare.

• Cosa monitorare: aste/contratti term, eventuali interruzioni di offerta.

• Rischi: prese di profitto spot e variabilità dei tempi di riavvio miniere.

Petrolio (bias: laterale con rischio ribassi)

• Driver: OPEC+ ha iniziato a riaprire parte dei tagli proprio da settembre; se l’offerta cresce più della domanda, i rally possono essere venduti.

• Cosa monitorare: conformità OPEC+, domanda benzina post-vacanze, scorte USA.

• Rischi: shock geopolitici (rialzista) vs. eccesso offerta (ribassista).

Altre “soft” e agricoli

• Cacao: dopo i record di inizio 2025, il mercato ha corretto; a settembre il bias resta laterale/ribassista salvo nuove notizie su raccolti.

• Grano/mais: più legati a meteo, logistica del Mar Nero e dollaro; approccio tattico, non direzionale.

Sintesi operativa (commodities): più probabilità di forza su oro, rame, gas EU, uranio; petrolio insidioso (offerta OPEC+ in aumento); cacao ancora fragile.

Criptovalute: i temi caldi di settembre

Nota: non è consulenza. Settembre storicamente è un mese volatile per le crypto. Meglio costruire una watchlist per “temi” e gestire il rischio.

Core “istituzionali”

• Bitcoin (BTC): resta l’asset di riserva del comparto. Flussi ETF alterni ma base di investitori ampia. Bias: neutro/positivo se il taglio Fed viene confermato e l’azionario regge.

• Ethereum (ETH): narrativa forte su ETF spot e rotazione da BTC; massimi rivisti ad agosto, adozione DeFi/L2 in crescita. Bias: positivo su pullback contenuti.

Piattaforme adozione/utenti

• Solana (SOL): continua a catalizzare interesse istituzionale e prodotti d’investimento; tesi su throughput + DeFi/DePIN/NFT. Bias: positivo ma con volatilità elevata.

• Toncoin (TON): integrazione nativa nell’ecosistema Telegram espande l’utenza potenziale. Bias: costruttivo su metriche d’adozione (wallet attivi, mini-app).

Infrastruttura & “ponti” verso la finanza tradizionale

• Chainlink (LINK): snodo per oracle/RWA tokenization; partnership con istituzioni e TVS in crescita. Bias: positivo se prosegue il filone “asset del mondo reale”.

Narrativa AI/compute e servizi

• Render (RNDR) o equivalenti del filone “decentralized compute”: beneficiano del tema AI; alta beta. Bias: opportunistico.

RWA/Tokenizzazione & yield

• Ondo (ONDO) e affini: cavalcano l’interesse istituzionale per i veicoli on-chain (RWA). Bias: positivo ma sensibile al quadro regolatorio.

Come ragionano gli esperti (riassunto)

• Flussi: ad agosto si è vista una rotazione verso ETH con afflussi netti rilevanti nei prodotti d’investimento, mentre BTC ha alternato ingressi/uscite; SOL ha raccolto attenzione su prodotti dedicati; TON beneficia dell’onboarding “mainstream” via app.

• Regolatorio: gli operatori si attendono ulteriori ETF (anche su altcoin selezionate) entro l’autunno, ma molti prodotti potrebbero avere vita breve se i volumi non arrivano.

• Macro: se la Fed taglia e i rendimenti reali scendono, il contesto di liquidità favorisce crypto a maggiore capitalizzazione e i temi con utilità chiara (RWA, oracoli, pagamenti, compute).

• Rischi principali: battute d’arresto regolamentari, dollaro forte, risk-off azionario e prese di profitto su rally estivi.

Watchlist di settembre (con “perché” in una riga)

• BTC – ancora barometro macro/liquidità; portafogli istituzionali lo usano come core.

• ETH – spinta da flussi ETF e uso L2/DeFi; narrativa di “asset produttivo” (fee).

• SOL – velocità/ecosistema, interesse di prodotti quotati; ma beta alta.

• TON – distribuzione via Telegram = adozione potenziale di massa.

• LINK – ponte dati/RWA, partnership finanziarie; caso d’uso concreto.

• RNDR – proxy decentralizzato sul mega-tema AI/compute.

• ONDO – RWA/yield on-chain, beneficiario della tokenizzazione.

Come impostare il rischio (crypto)

1. Pesi a scalare: core (BTC/ETH), poi piattaforme (SOL/TON), poi infrastrutture (LINK), infine temi “growth” (RNDR/ONDO).

2. Eventi di settembre: dati macro USA (ISM, JOLTS, NFP) e riunione Fed: aumentare o ridurre esposizione in funzione dei rendimenti reali.

3. Stop e orizzonte: definire livelli di uscita e orizzonte coerente (non “all-in” pre-eventi).

Rischi incrociati commodities/crypto

• Taglio Fed < attese → rendimenti reali su, oro perde momentum, crypto soffrono.

• Taglio Fed e forward-guidance “dovish” → sostegno a oro/rame e a ETH/SOL/TON (liquidità).

• OPEC+ più “aperta” → petrolio con rally difficili da sostenere; oro meglio su risk-off.

• Scorte gas EU alte e meteo mite → meno premio di rischio su TTF; viceversa colpi di coda se freddo precoce o problemi LNG.

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 Strategie operative per la settimana 1–6 settembre

1. Gestire il “gap” USA (mercati chiusi lunedì): liquidità addizionale su Milano in apertura e take-profit tattici pre-martedì.
2. NFP first, talk later: equity con bias quality; su bond alzare di mezzo gradino la duration se i dati lavoro restano deboli.
3. Dazi/tasse come rischio di coda: auto e bancari domestici più sensibili; difendere con utilities/reti e difesa.
4. Calendario: ISM martedì → posizioni su ciclici; JOLTS mercoledì per conferme; venerdì NFP = volatilità elevata (ridurre leva).

 FAQ rapide

Perché Wall Street è chiusa lunedì 1/9?

È Labor Day, festività federale USA. La price discovery sugli USA riparte martedì.

Quanto peseranno i dazi USA e le contromosse EU/Cina?

Nel breve fungono da freno su retail/e-commerce e filiere auto; nel medio possono ridisegnare supply chain e margini.

Il tema “tasse su banche/buyback” è concreto?

È nel perimetro di discussione della manovra. Fino a chiarimenti ufficiali, il settore resta più volatile del listino.

Meglio value o growth questa settimana?

Mix: quality growth su AI/farmaci con difensivi e una quota value energia/finanza, in attesa di NFP.

Bond: conviene allungare la duration?

Sì, a piccoli passi e su emittenti “core”, se la traiettoria dati lavoro conferma scenario di taglio tassi.

Disclaimer

Questo contenuto ha finalità informative e didattiche e non costituisce consulenza in materia di investimenti né un invito all’acquisto/vendita di strumenti finanziari. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Valutare sempre il proprio profilo di rischio e, se necessario, rivolgersi a un consulente abilitato.