Arriva il dividendo azioni ENI per il 2020 – 2021, vediamo se conviene investire in questo titolo azionario in questo periodo di grave crisi dovuta al Covid-19.
Le azioni ENI possono essere un buon investimento, se ponderato nella giusta maniera, il dividendo è stato finora, cioè prima del Covid-19 uno dei più alti tra quelli presenti alla Borsa di Milano, ma prima facciamo una premessa, ricordando alcuni dati essenziali.
ENI Spa una grande realtà italiana
ENI spa ( BIT: ENI ) nasce originariamente come Ente Nazionale Idrocarburi: ente pubblico creato dallo Stato italiano nel 1953. La trasformazione in spa avviene nel 1992, ben quarant’ anni dopo.
Oggi ENI è presente in più di 70 paesi su scala mondiale, è un gruppo, e conta più di 30mia dipendenti; a tutti è ben noto il logo distintivo del cane a sei zampe.
La società opera nel settore del gas naturale, del petrolio, chimica, commercializzazione di energia elettrica, ed è presente anche in altri settori di business.
La storia recente di ENI
Nel decennio 1990 / 2000, lo Stato italiano ha ceduto la parte prevalente del capitale di ENI, preservando però una quota maggiore del 30%, e conservando il controllo della società .
Nel 2006 Saipem (azienda controllata da ENI) acquisisce Snamprogetti: si ha la costituzione di un’ entità leader nel settore petrolifero onshore ed offshore.
Nel 2007 la firma di un accordo con Gazprom, con la formalizzazione del prolungamento delle forniture di gas, il permesso per Gazprom di vendere gas in Italia, e lo sviluppo di progetti per la ricerca e l’ estrazione di idrocarburi in Siberia.
Tra il 2008 ed il 2009 l’ acquisizione della società belga Distrigas s.a. in ambito commercializzazione del gas.
Nel 2012 il Tesoro cede le proprie quote a Cassa Depositi e Prestiti; Snam viene scorporata da ENI e ceduta parimenti a Cassa Depositi e Prestiti.
Presidente dal Maggio 2014 è Emma Marcegaglia, e sempre dallo stesso periodo, amministratore delegato è Claudio Descalzi.
Le azioni di ENI sono quotate alla Borsa di Milano (FTSE MIB), e al NYSE a New York.
ENI spa: evoluzione di un gruppo
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ENI spa è una solida realtà italiana: un gruppo conosciuto con forte credibilità sui mercati.
Il gruppo, così come lo conosciamo oggi, è il risultato di una trasformazione operativa e finanziaria.
L’ amministratore Descalzi, in occasione della presentazione del piano strategico 2018 – 2021 a Londra, ha affermato che ENI sta entrando in una nuova fase di espansione industriale, di crescita ed integrazione dei settori di business.
Tale documento stima una produzione in crescita di idrocarburi (stima del 2018 in aumento del 4%).
Sono previsti investimenti per circa Eur 30 miliardi, di cui 7,7 nel 2018.
Il settore gas ed energia punta allo sviluppo del gas naturale liquefatto, con la previsione di arrivare a 12 milioni di tonnellate entro il 2021, e 14 milioni entro il 2025.
È prevista anche una crescita della clientela al dettaglio in Europa: si prevedono 11 milioni di clienti entro il 2021. L’ obiettivo di ENI è quello di realizzare un Ebit per Eur 800 milioni entro il 2021.
Per il settore della raffinazione si prevede un margine di circa Eur 900 milioni entro il 2021. Nel settore chimica e raffinazione si stima di investire più di Eur 3,5 miliardi.
Nell’ambito dell’ energia pulita, o energia verde, ENI stima di avere 1 Giga Watt di potenza ottenibile da fonti rinnovabili entro il 2021, con previsione di 5 Giga Watt entro il 2025.
Nota importante è la remunerazione degli azionisti.
Eni ha spiegato, per voce dell’ amministratore delegato Descalzi, che la remunerazione avverrà principalmente con la distribuzione di dividendi, con una possibilità aperta per un buy back destinato alla distribuzione della cassa in eccesso (target leverage di 0,20 / 0,25).
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Azioni ENI e dividendo 2020 – 2021 ecco l’annuncio ufficiale
Il piano dei dividendo azioni ENI.
Purtroppo le conseguenze sulle azioni e sui dividendi dei titoli petroliferi o comunque energetici non sono molto andati bene quest’anno ed anche ENI non è uno dei migliori di quest’anno.
Purtroppo ci sono stati mesi di lockdown in tutto il mondo: il che significa aziende che non producono, camnion che non spediscono materiale, meno auto, treni, autobus in giro, meno turisti che prendono aerei o grandi navi per fare le crociere e si sciupa meno benzina e gasolio.
Se questo è un bene per l’ecosistema per l’economia è un disastro che ormai sembra passato ma che ha portato il prezzo del petrolio ad un minimo storico addirittura ad un prezzo negativo mai registrato prima nella storia.
Quindi per questo anno i dividendi di ENI saranno di 0,36 centesimi di euro per azione con un prezzo del Barile Brent di 45 $ e ci sarà un piano di acquisto di azioni ENI nel caso in cui il prezzo del petrolio raggiunga e superi i 65 $ al barile.
Possiamo quindi dire con relativa sicurezza che queste previsioni sono state rispettate e che ogni azione avrà un dividendo di 0,36 centesimi di euro e che – molto probabilmente – a fine 2020 inizierà il piano di Buy Back il che si tradurrà in un aumento del prezzo delle azioni.
Conviene investire in azioni ENI?
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Se consideriamo le quotazioni delle azioni ENI in data 20 Marzo 2018, rileviamo i seguenti dati: chiusura Eur 14,13 a fronte di un prezzo di apertura di Eur 13,97. La capitalizzazione di mercato è pari a Eur 51,35 miliardi, ed un rendimento delle azioni pari al 5,66%.
I dati sono molto interessanti, e si devono integrare, per fornire un giudizio obiettivo, con le notizie sopra ricordate.
Senz’ altro vi è convenienza nell’ investire in azioni ENI se consideriamo le previsioni di crescita dei dividendi nel prossimo quadriennio, ed anche le condizioni finanziarie ed economiche del gruppo che fanno intravedere un rialzo delle quotazioni.
Tuttavia, ENI spa opera in un campo che risente moltissimo delle tensioni internazionali, problemi geopolitici, incertezze in tema sicurezza e forti oscillazioni nel prezzo degli idrocarburi.
Investire in azioni ENI conviene, anche se vanno tenute in debita e forte considerazione le oscillazioni del prezzo del barile, e le tensioni internazionali sempre in agguato, come l’ ultima occorsa a Cipro / Turchia.
Prudenza assoluta, con necessità di valutare strumenti di copertura per il rischio di forti ripercussioni sulle quotazioni.