Ritardo nel Pagamento delle Rate del Mutuo: Cosa Potrebbe Succedere?

Cosa mi potrebbe succedere se ritardo nel pagamento delle rate del mutuo? Che si parli di un mutuo o di un finanziamento, la puntualità nel pagamento delle rate è un requisito essenziale affinchè gli accordi contrattuali vengano rispettati. Tuttavia può capitare, per cause di forza maggiore, di non essere in grado di rispettare le tempistiche e trovarsi in ritardo nei pagamenti: in base ai casi, le conseguenze saranno differenti in funzione dei tempi di ritardo.

In caso di ritardi particolarmente estesi il debitore può essere considerato moroso, con tassi di mora che gravano sulle rate oggetto della questione. Se la banca lo permette, per aggirare questa problematica il cliente può contattarla per riformulare il piano d’ammortamento e, di conseguenza, la misura delle rate. Per capire quindi gli effetti di un eventuale ritardo nel pagamento delle rate del mutuo occorre valutare attentamente ogni casistica, poiché ognuna di queste ha differenti aspetti.

Cosa succede con un ritardo nel pagamento delle rate del mutuo?

Trovarsi in ritardo nel pagare le rate di un mutuo è una cosa che può capitare a tutti, che può comportare svariate criticità. Può capitare spesso, infatti, che il cliente di una banca ritardi o salti una rata del suo mutuo.

Se per alcuni giorni di ritardo un eventuale sovrapprezzo può essere di pochi euro, il cliente può essere considerato moroso tra il 30° e il 180° giorno dalla scadenza della rata, con more che vanno dal +2% al +4% della stessa. Le rate scadute oltre tale tempo hanno invece una mora di circa l’8%, a cui si aggiungono spese di recupero crediti, solleciti e commissioni di mora e insoluto.

Questo per gli effetti del d.l. 72/2016, detto anche Decreto Mutui, e successive modifiche apportate dal Decreto Fiscale 2020, che stabiliscono l’equiparazione delle more alle tempistiche di ritardo. La formula standard per calcolare gli interessi di mora è la seguente:

n. gg. ritardo x misura rata x tasso mora / 36,500

Gli interessi di mora devono essere esplicitamente indicati nel contratto di mutuo offerto dalla banca, ai sensi del d.l. 385/1993 inerente al TUB (Testo Unico Bancario). Trascorsi i 180 giorni di ritardo, la banca può procedere alla risoluzione del contratto di mutuo: in questo caso il debitore sarà tenuto a restituire il prima possibile il debito residuo; in caso contrario la banca può richiedere il pignoramento dell’immobile, o espropriarlo direttamente senza passare per vie legali.

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Come tutelarsi dalle more di pagamento ritardatario?

Qualora vi siano cause di forza maggiore che portino ad un ritardo nel pagamento delle rate del mutuo, occorre stabilire per prima cosa quali siano queste ultime, così da trovare soluzioni a riguardo:

  • Cause economiche, il mutuatario può rivolgersi direttamente alla banca prima della scadenza della rata, personalmente allo sportello o da servizio clienti online, per
    • Comunicare anticipatamente il disguido
    • Modificare il piano d’ammortamento
    • Sospendere la rata fino a un massimo di 12 mesi
  • Cause tecniche, il mutuatario deve contattare la banca qualora vi siano ritardi nei pagamenti da conto corrente, così da comunicarvi anticipatamente l’inconveniente

In caso di ritardo e imminente mora, quando possibile il cliente può inoltre aderire al Fondo Garanzia Mutui Prima Casa: istituito col d.l. 147/2013 e rifinanziato col d.l. 34/2019 (chiamato anche Decreto Crescita), è dedicato all’acquisto di una prima casa che comprenda interventi di ristrutturazione per accrescerne l’efficienza energetica. Per il cliente questo fondo rappresenta una moratoria di 12 mesi con copertura fino a 250,000 euro.

Segnalazione CRIF, cos’è e quando avviene?

Altra pesante preoccupazione in merito ai ritardi nei pagamenti delle rate del mutuo è la segnalazione CRIF. La CRIF è una centrale rischi che gestisce l’EURISC, principale sistema d’informazioni creditizie italiano: un database informatico su finanziamenti richiesti ed erogati da privati e imprese. Questa segnalazione avviene solamente nei casi di:

  • Mancato pagamento di una o più rate del mutuo
  • Ritardo di pagamento di una rata superiore a 180 giorni
  • Ritardo di pagamento di almeno 7 rate tra 30 e 180 giorni

In caso di segnalazione alla CRIF il mutuatario verrà riconosciuto come moroso, mentre la banca con cui è acceso il mutuo in questione può risolvere il contratto con pignoramento e vendita all’asta dell’immobile entro 6 mesi.

Tale segnalazione ha durata 3 anni e, solo alla sua decorrenza, può essere cancellata con l’estinzione dei debiti contratti; resterà invece in caso invece di grave insolvenza e impossibilità a estinguere il debito, impedendo al mutuatario moroso di richiedere nuovi finanziamenti.

Rata del mutuo non pagata, conclusioni

Indipendentemente dalla gravità dei suoi effetti, il ritardo nel pagamento delle rate del mutuo è un fenomeno abbastanza comune, specialmente negli ultimi 10 anni in cui, malgrado l’abbassamento drastico del prezzo del mattone, si sono viste diverse difficoltà economiche per gli italiani.

In ogni caso, il 78% degli italiani possiede una casa di proprietà ed, essendo considerato il bene più prezioso, è disposto ad affrontare numerosi sacrifici in merito. Fortunatamente, anche di fronte a eventuali ritardi, legge e banche presentano una serie di garanzie:

  • Condizioni e more esplicitamente riportate nei contratti bancari
  • Possibilità di riformulare l’offerta del mutuo in corso
  • Possibilità di sospendere temporaneamente o surrogare le rate grazie al d.l. 40/2007 (Decreto Bersani)
  • Adesione al Fondo Garanzia Mutui Prima Casa quando possibile

Sebbene non siano soluzioni esaustive, solo tra i 30 ed i 180 giorni di ritardo si viene considerati mutuatari morosi con segnalazione CRIF, lasciando immaginare una situazione particolarmente grave: solo in questo caso si incorrerà al pignoramento della propria abitazione da parte della banca con cui è stato sottoscritto il mutuo.

Ciò avviene perchè le disposizioni di Decreto Mutui e Decreto Fiscale equiparano le pene alle tempistiche eccedenti alle scadenze, ritardi minori saranno risolvibili quindi con spese irrisorie rispetto alla misura delle rate.

A conti fatti, le banche presentano offerte di mutui sempre più flessibili e alla portata di chiunque abbia bisogno di acquistare una casa: a prescindere da alcune vicissitudini economico-finanziarie, può diventare oltremodo difficile essere riconosciuti come morosi, incorrere in maggiori sanzioni, segnalazioni, o vedere la propria abitazione pignorata. Nonostante quella dell’espropriazione forzata sia una soluzione drastica e ingiusta, è derivante da una pesante situazione d’insolvenza, un’eventualità perciò assolutamente rara.

Per evitare di arrivare al punto di non avere soldi per pagare il mutuo, si possono prendere delle precauzioni, come quello cambiare il mutuo e prenderne uno con tassi di interessi e spese decisamente più convenienti tramite la surroga. Di seguito alcune offerte di mutuo da Noi analizzate e anche diverse surroghe.

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Autore

  • massimiliano biagetti

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.