A Cosa Servono i Bitcoin? Cosa Sono e Come Funzionano

Guardando sempre più al futuro, le tradizionali monete fisiche verranno poco a poco dismesse in favore dei pagamenti elettronici. Carte prepagate, carte di credito, conti online e altri elementi affini sono sempre più comuni, con negozi reali che prediligono in modo progressivo i pagamenti senza contanti. Dal 2009 una nuova tipologia di pagamento prende forma nel settore, il Bitcoin, una criptovaluta capace di sostituire ogni moneta a livello internazionale e che può essere utilizzata per effettuare acquisti online e non solo, su beni materiali e immateriali. Per capire a cosa servono i Bitcoin effettivamente occorre però capire cosa siano ed il loro funzionamento, nonché i loro punti di forza e debolezza.

Cosa sono i Bitcoin?

Creati nel 2009 da un gruppo di programmatori noti con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, i Bitcoin sono una criptovaluta e un sistema di pagamento internazionale che si contrappongono alle monete delle singole nazioni.

Contrariamente alle valute nazionali, i Bitcoin non sono emessi da una banca centrale né fanno uso di manovre finanziarie e si basano principalmente su 2 fattori:

  • Network di computer in condivisione
  • Crittografia per rendere sicure le transazioni

Entrambi gli elementi sono mirati anche a generare nuove monete e attribuirne le proprietà in funzione delle transazioni che vengono effettuate. Non essendo emessi da banche centrali o controllati da enti governativi, il loro valore può oscillare in base al rapporto tra domanda e offerta.

Caratterizzata da un’elevata semplicità d’utilizzo e dalle commissioni irrisorie, questa criptovaluta è soggetta a differenti trattamenti nazionali e continentali:

  • In Cina il suo utilizzo è proibito per le banche e concesso con restrizioni per i privati, rappresentando circa il 25% del traffico Bitcoin mondiale nonostante la comparsa della criptovaluta nazionale Binance
  • Negli Stati Uniti e nel Sud America è perfettamente riconosciuto eccetto che in Repubblica Dominicana, Ecuador e Bolivia, dove risulta illegale
  • In Europa è riconosciuto come completamente legale grazie alla direttiva europea antiriciclaggio n.2018/843

A ottobre 2019 il valore di un singolo Bitcoin è pari a 7,367 euro, dopo aver raggiunto il picco massimo di 13,010 euro a dicembre 2017 e in calo rispetto ai 10,421 euro di giugno 2019.

I bruschi cambiamenti sono dovuti sostanzialmente alle condizioni geo-politiche internazionali, come ad esempio l’embargo di Trump verso l’importazione di prodotti esteri. Questo dimostra che il Bitcoin è una criptovaluta dal valore variabile e volatile, quindi sempre soggetto a potenziali svalutazioni.

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A Cosa Servono i Bitcoin? Cosa Sono e Come Funzionano

A cosa servono i Bitcoin nella vita quotidiana?

Il Bitcoin è la prima criptovaluta al mondo e sta entrando in modo preponderante tra i sistemi di pagamento più generali, accostandosi di conseguenza a carte di debito e credito e sistemi online come Paypal, Stripe e Skrill.

Ormai sempre più servizi online accettano i Bitcoin tra le valute disponibili, mentre sono sempre più anche i negozi fisici ad accettarli: possono essere utilizzati anche per spese irrisorie o i pagamenti di tutti i giorni. Con il Bitcoin è infatti possibile:

  • Effettuare micropagamenti all’interno di app e videogiochi
  • Acquistare videogiochi, film e app
  • Effettuare acquisti generici online e offline
  • Convertire valute tradizionali

Una delle prime aziende ad accettare l’utilizzo di questa criptovaluta è stata Microsoft. Tra le novità, possono essere utilizzati anche per le funzioni extra del sito di incontri Badoo, prenotare biglietti aerei e hotel con il comparatore di viaggi Expedia, o acquistare prodotti sull’e-commerce handmade Etsy.

Tuttavia, non tutte le grandi piattaforme e-commerce del mondo accettano ancora questa criptovaluta, sebbene ad aprile 2019 Amazon abbia aperto al suo utilizzo: esistono molte piattaforme per acquistare buoni Amazon direttamente in Bitcoin o in altre criptovalute.

Come acquistare e utilizzare i Bitcoin?

Il processo d’acquisto dei Bitcoin e il loro utilizzo si basa fondamentalmente sull’apertura di un conto e la conversione di valuta nazionale. Per aprire un conto è necessario utilizzare un software per computer o smartphone, in grado di utilizzare il proprio portafoglio virtuale, come:

  • Bitcoin Core
  • Electrum
  • Green Address
  • Hive
  • Multibit

Una volta installato il software è possibile iniziare a gestire il proprio portafoglio virtuale, convertendo una valuta in Bitcoin e iniziando a ricevere ed effettuare pagamenti: l’utilizzo è molto simile ad un qualsiasi conto online. Da quel momento, tale software sarà completamente utilizzabile per effettuare qualsiasi acquisto online e offline presso siti, app o negozi abilitati.

Come nascono i Bitcoin?

Dietro ai Bitcoin c’è una complessa macchina informatica, basata principalmente sul mining, un’attività di produzione continua, che permette il loro aumento in tutto il mondo. Chiunque può svolgere un’attività di mining, purchè possieda computer con hardware specializzati, in quanto tale compito comporta una crescente difficoltà di calcolo ed elaborazione che richiede prestazioni sempre più elevate.

I miners sono infatti una grande rete di persone che formano il network dei Bitcoin grazie ai loro computer. Attraverso questi generano nuova moneta, decriptando in modo sempre più automatizzato gli algoritmi alla base della tecnologia Bitcoin.

Punti di forza e debolezza dei Bitcoin

Con gli anni, i Bitcoin sono progressivamente paragonati a ogni altro sistema di pagamento. Come ognuno di questi, anch’essi presentano i loro punti di forza così come di debolezza.

Punti di forza

  • Facilità, con un utilizzo semplice e simile a ogni conto online
  • Versatilità, potendo convertire denaro ed effettuare pagamenti in ogni parte del mondo
  • Commissioni ridotte e personalizzabili, scegliendo la propria modalità in ogni pagamento
  • Sicurezza, con transazioni protette, tracciate e che non contengono dati personali
  • Crittografia, a prova di frode e phishing poiché fortemente crittografati
  • Assicurabile, potendo porre i propri risparmi sotto copertura assicurativa

Punti di debolezza

  • Volatilità, a causa della loro giovane età sono estremamente soggetti a oscillazioni di mercato e circostanze geo-politiche, il che rende il loro valore variabile presentando il rischio di bolla finanziaria
  • Diffusione lenta, poiché non tutte le attività li accettano in quanto considerati un prodotto poco affidabile o oggetto di truffa
  • Gestione ridotta, in quanto gli strumenti di gestione hanno caratteristiche limitate essendo ancora in via di sviluppo e alcuni operatori possono risultare poco sicuri

Conclusioni

Dopo aver esaminato cosa sono e a cosa servono i Bitcoin, si può capire a conti fatti che sono una criptovaluta innovativa e che rappresenta il futuro dei pagamenti online e offline in tutto il mondo, ma anche una moneta in via di sviluppo che attraversa un periodo di turbolenza a causa della sua eccessiva volatilità: il valore dei Bitcoin è pesantemente influenzato dagli andamenti di mercato e dai continui avvenimenti della situazione geo-politica internazionale.

Nonostante molte grandi multinazionali e nomi importanti del web ancora non la contemplino tra le loro opzioni per dubbi sulla validità e sul valore, questa criptovaluta presenta tuttavia numerosi punti di forza basati su sicurezza, versatilità e semplicità d’utilizzo: per tale ragione si può già utilizzare per molti pagamenti e acquisti nella vita di tutti i giorni, grazie al suo essere accettata tra i vari sistemi di pagamento, garantendo massima protezione di ogni transazione.

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Investire in Bitcoin è consigliato?

Generalmente NO, Noi sconsigliamo sempre di investire in Bitcoin, anche se …

I Bitcoin sono un prodotto finanziario ad altissimo rischio.

Quindi non è consigliato come investimento ad un piccolo risparmiatore, al classico  “buon padre di famiglia“, accorto ed attento a non far diminuire il proprio capitale.

Altro discorso invece è quello di trader esperti che hanno a disposizioni notevoli capitali in portafogli titoli di cui una piccola percentuale ( di solito inferiore al 5 – 3 % del proprio portafoglio ) destinata ad investimenti molto azzardati, come quelli in criptovalute o opzioni binarie con il sistema dell’High Frequency Trading, si tratta di capitali che se anche vengono persi in parte ( o quasi tutti ) non influiscono molto sulla totalità del portafoglio titoli del trader in questione.

 

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Autore

  • massimiliano biagetti

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.