Golden Power: cos’è, come funziona, pro e contro

Il Golden Power è uno strumento di poteri speciali attribuiti allo Stato italiano, con cui il Governo può intervenire su operazioni societarie riguardanti imprese e asset ritenuti strategici per l’interesse nazionale, imponendo condizioni, esercitando un veto o addirittura bloccando acquisizioni potenzialmente critiche

Origini e quadro normativo
Introdotto dal Decreto-Legge 15 marzo 2012, n. 21, il Golden Power ha sostituito la più ristretta disciplina della “golden share” (Legge n. 47/1994), estendendo la possibilità di intervento dello Stato a tutte le società che operano in ambiti di rilevanza strategica. La normativa di base è stata più volte integrata tramite DPCM che ne definiscono soglie e procedure operative.

Evoluzioni legislative
Nel corso degli anni la disciplina è stata rafforzata e ampliata:

  • Con il Decreto Liquidità (DL 23/2020), a seguito dell’emergenza COVID-19, sono stati inclusi nuovi settori – quali sanità, alimentare e tecnologia – tra quelli coperti dal Golden Power.
  • Con l’art. 24-28 del Decreto-Legge 21 marzo 2022, n. 21, la misura è stata prorogata e ulteriormente estesa fino al 31 dicembre 2023, comprendendo assicurazioni e finanza.

Ambiti di applicazione
Oggi il Golden Power si applica alle operazioni riguardanti imprese attive nei seguenti settori:

  • Difesa e sicurezza nazionale
  • Energia, trasporti e comunicazioni
  • Alimentare, sanitario, assicurativo e finanziario (fino al 31/12/2023)
    La disciplina distingue tra investitori UE e non-UE, prevedendo condizioni più stringenti per i soggetti extra-comunitari.

Procedure di notifica e tempistiche
Ogni operazione soggetta a Golden Power deve essere preventivamente notificata al Ministero competente, che verifica il rispetto dei criteri di interesse nazionale attraverso:

  1. Analisi formale della documentazione entro 10 giorni.
  2. Verifica sostanziale e consultazione interministeriale in 30 giorni (prorogabili di altri 15).
  3. Decisa attraverso un DPCM che può imporre condizioni o porre divieto.
    In assenza di provvedimento nei termini, si applica il principio del silenzio-assenso.

Modalità di esercizio
Lo Stato può:

  • Imporre condizioni all’efficacia dell’operazione (es. vincoli su governance o notevole presenza nazionale nel CdA).
  • Porre veto su delibere societarie straordinarie, comprese modifiche statutarie.
  • Opporsi all’acquisto di partecipazioni che possano compromettere la difesa o la sicurezza nazionale.
    Tali poteri devono essere esercitati secondo criteri di proporzionalità, non discriminazione e trasparenza, in linea con le indicazioni della Corte di giustizia UE Dipartimento per gli Affari Europei.

Impatto sul mercato e sulla finanza
Il Golden Power ha assunto rilievo nelle grandi operazioni di M&A:

  • Nel 2024, nel contesto dell’OPA KKR su TIM, il Governo ha esercitato poteri speciali imponendo condizioni sul mantenimento di infrastrutture nazionali e sulla localizzazione dei dati.
  • Gli investitori esteri analizzano oggi le tempistiche e le clausole previste, integrando nei modelli di valutazione il possibile esercizio del Golden Power.

Criticità e prospettive
Se da un lato il Golden Power garantisce la tutela dell’interesse nazionale, dall’altro introduce potenziali incertezze regolatorie per gli investitori. A livello UE, il Regolamento 2019/452 istituendo uno screening coordinato degli investimenti esteri mira a un maggior allineamento tra gli Stati membri. Resta aperta la discussione sull’ampliamento alle infrastrutture digitali e ai dati sensibili, alla luce della tutela della sovranità tecnologica.


Il Golden Power è oggi un elemento essenziale della strategia italiana di controllo degli investimenti in settori chiave. La sfida futura sarà trovare l’equilibrio tra sicurezza nazionale e attrattività per i capitali esteri, in un contesto normativo in continua evoluzione.

Golden Power

Aspetti positivi e negativi

Aspetti positivi

  1. Tutela della sicurezza nazionale
    Il Golden Power consente allo Stato di bloccare o vincolare operazioni che potrebbero compromettere infrastrutture strategiche (energia, trasporti, telecomunicazioni, difesa). Ciò garantisce un presidio effettivo su asset sensibili, riducendo il rischio di dipendenze esterne in settori chiave.
  2. Protezione del tessuto industriale nazionale
    Attraverso l’imposizione di condizioni su governance e partecipazione italiana nei consigli di amministrazione, il Golden Power salvaguarda know-how e posti di lavoro, preservando il capitale intellettuale e tecnologico del Paese.
  3. Strumento flessibile e modulabile
    Grazie alla possibilità di imporre misure proporzionate (condizioni, restrizioni parziali, veto), lo Stato ha a disposizione uno strumento adattabile alla specificità di ogni operazione, evitando interventi “tutto o niente”.
  4. Allineamento con le politiche UE
    L’interazione con il Regolamento UE 2019/452 favorisce un coordinamento europeo nel controllo degli investimenti esteri, rafforzando la posizione negoziale dell’Italia e promuovendo standard comuni di sicurezza.

Aspetti negativi

  1. Aumento dell’incertezza regolatoria
    La necessità di valutazioni ministeriali, spesso estese nel tempo, può allungare i tempi di chiusura delle operazioni M&A, rendendo meno prevedibili i processi d’investimento e aumentando i costi di finanziamento.
  2. Possibile deterrente per gli investitori esteri
    La percezione di un rischio elevato di intervento statale può scoraggiare capitali stranieri, specialmente da Paesi extra-UE, con ripercussioni sulla disponibilità di risorse finanziarie e sul potenziale di crescita delle aziende italiane.
  3. Rischio di utilizzo politico
    L’applicazione del Golden Power, se esercitata in maniera non trasparente o con criteri poco oggettivi, potrebbe trasformarsi in strumento di pressione politica o di protezionismo eccessivo, danneggiando la credibilità del sistema normativo.
  4. Complesso coordinamento interministeriale
    La necessità di consultare più Dicasteri (Economia, Difesa, Interni, Infrastrutture, ecc.) può portare a conflitti di competenze e visioni divergenti, complicando ulteriormente le decisioni e allungando i tempi di istruttoria.

Equilibrio futuro
Per massimizzare i benefici e ridurre i lati oscuri, sarà essenziale puntare su:

  • Chiarezza e trasparenza nei criteri di intervento;
  • Tempi certi per le fasi decisionali;
  • Dialogo con gli investitori, anche tramite linee guida pre-operazione;
  • Sinergia EU per uniformare le pratiche di screening e mantenere l’Italia attrattiva.

Solo bilanciando sicurezza nazionale e competitività del sistema-paese si potrà garantire un utilizzo efficace e credibile del Golden Power.

Altri termini finanziaridel Nostro Vocabolario Finanziario

Autore

  • massimiliano biagetti

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.