Oro Rosso: Composizione, Gioielli, Valore

Nell’attuale situazione economica gli investimenti sicuri rappresentano un’ancora di salvezza contro eventuali perdite ed erosioni da mercato.
Tra i beni rifugio che nonostante le turbolenze non perdono il loro valore c’è l’oro, un metallo nobile da investimento sempre più richiesto per la sua affidabilità e malleabilità.
Sono tante le varianti, che cambiano per utilizzo, composizione ed estetica: una delle più particolari è l’oro rosso, largamente utilizzato a scopo ornamentale e dalle antiche origini.

Cos’è l’oro rosso?

Per oro rosso si intende una variante del metallo nobile di colore rosso che, rispetto ad altre versioni, presenta una quantità prevalente di rame al suo interno, superiore a quella dell’argento: da qui l’origine del suo nome.

Origini e utilizzo

Insieme alla lega rosa è stato molto di tendenza in Russia agli inizi del XIX secolo. Proprio per questo è chiamato anche, con un termine più obsoleto, oro russo. In tempi più antichi, invece, l’oro lavorato acquisiva una tonalità rossa e veniva chiamato tale a causa delle impurità acquisite durante il processo di fusione.

Tornato in voga nell’ultimo decennio, è principalmente utilizzato a scopo ornamentale e per la creazione di gioielli come:

  • Anelli di fidanzamento
  • Fedi nuziali
  • Bracciali
  • Pendagli
  • Orecchini
  • Decorazioni varie per abbigliamento e accessori

Talvolta decorato con diamanti, la differenza con la variante rosa, ossia quella ad esso più simile, è la quantità di rame: maggiore sarà il rame al suo interno, più intensa sarà la sua colorazione rossa. Si può inoltre utilizzare per la doratura, con fogli sottili d’oro applicabili su altri materiali; in questo caso la composizione sarà più pura, includendo al suo interno una maggiore quantità d’oro rendendo il metallo più duttile e malleabile.

Composizione, carati e caratteristiche

A differenza dell’oro puro, facilmente malleabile e graffiabile, come tutte le leghe anche questa nasce dall’unione con altri materiali meno nobili, così da avere, oltre al colore diverso dal classico giallo, maggiore resistenza e durata. La procedura di lega porta anche versatilità sotto l’aspetto estetico.

Le composizioni della lega rossa e delle versioni più simili sono principalmente:

  • Oro rosso
    • 75% oro
    • 4,5% argento
    • 20,5% rame
  • Oro rosa
    • 75% oro
    • 5% – 6,5% argento
    • 18,5% – 20% rame
  • Oro rosso da doratura
    • 94,5% oro
    • 5,5% rame

Mentre l’oro puro ha 24 carati (purezza massima in base all’unità di misura), l’oro rosso ha come altre leghe il valore di 18 carati, calcolando la quantità d’oro presente nella sua composizione: i ¾ della sua struttura, ossia 750 parti su 1000, con le restanti 250 divise tra rame e argento. Come nelle altre leghe, riducendo la caratura si perde parte della purezza del metallo nobile.

Nella lega rossa e rosa le 250 parti rimanenti sono in maggioranza di rame tra il 18,5 ed il 20,5% e in minor quantità di argento tra il 4,5% ed il 6,5%: mentre il primo elemento conferisce al metallo una colorazione di un rosso più o meno intenso, il secondo lo rende più leggero e adatto alla lavorazione.

In altri casi, come per l’oro rosso da doratura e per l’oro rosa reale (utilizzato negli ambienti nobili inglesi dal XIV secolo), la caratura può salire a 22, con 912 o più parti d’oro su 1000, mantenendo la quasi totalità della sua purezza riducendo però durezza e resistenza.

Oro Rosso: Composizione, Gioielli, Valore di Mercato
Un anello in oro rosso.

Esistono infine altre tipologie di oro rosso ad una minore caratura, solitamente raccolto e lavorato dalle miniere di Sud Africa e Medio Oriente:

  • Oro rosso a 12 carati
    • 50% oro
    • 50% rame
  • Oro rosso a 14 carati
    • 58,33% oro
    • 41,67% rame

L’oro rosso e il mercato

Indipendentemente dalla sua natura ornamentale e decorativa, come l’oro da investimento e altri metalli preziosi anche l’oro rosso è particolarmente apprezzato dagli investitori. Questo avviene grazie al valore acquisito non solo per la sua rarità ma anche per la lavorazione a cui è sottoposto. Come tutti i beni rifugio anch’esso, sebbene tendente alle frequenti oscillazioni e turbolenze del mercato, è in grado di mantenere il suo valore e contenere eventuali cali.

In base alle analisi sull’oro, la differente composizione non influisce sul suo reale valore di mercato, in quanto si prende in considerazione solo la percentuale di oro utilizzato nella creazione di un oggetto, tralasciando i metalli leganti quali rame e argento.

Proprio in merito a questo, l’oro rosso ha il medesimo valore di quello puro, ossia 39,58 euro al grammo: oltre che dalle oscillazioni quotidiane di mercato, le variazioni di prezzo dipenderanno infatti dal peso del prodotto finito, che dipenderà a sua volta dalla quantità di oro puro al suo interno.

A differenza dell’oro da investimento, reperibile in forma di lingotti o placche, l’oro rosso non può essere falsificato mediante l’aggiunta di altri materiali: la sua colorazione, facilmente riconoscibile, può essere ottenuta solo attraverso i suoi metodi di fusione con rame e argento; qualora si aggiungessero altri elementi si perderebbe tale tonalità risultando più simile ad altri metalli, palesando quindi la falsificazione.

Conclusioni

A livello estetico, a dare all’oro rosso tale tonalità è la quantità di rame presente al suo interno: questo particolare lo rende estremamente simile all’oro rosa, dalla composizione pressochè analoga, distinguendolo però da altre leghe generate dall’oro puro su tutti i punti presi in esame. Caratteristica legata al colore è anche la difficoltà di contraffazione.

Tuttavia, con le altre leghe e l’oro puro da investimento (inutilizzabile se non legato ad altri metalli non nobili) l’oro rosso condivide particolare apprezzamento negli investimenti, grazie alla sua particolare lavorazione nonché al suo raffinato aspetto estetico, considerando anche la capacità di contenere perdite di valore durante le periodiche turbolenze di mercato.

Malgrado non abbia la purezza dei 24 carati, dalle sue origini fino ai giorni d’oggi ha mantenuto il suo valore legandolo a quello dell’oro puro, avendo però i vantaggi di:

  • Retaggio nobile ed elegante
  • Rarità
  • Raffinatezza
  • Resistenza
  • Durata
  • Difficoltà di falsificazione

Grazie a queste caratteristiche è solitamente utilizzato a scopo ornamentale e decorativo, donando un forte impatto visivo attraverso la sua colorazione, che è a conti fatti il segno della sua unicità nonché uno dei maggiori punti di forza.

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