E’ indiscutibilmente uno dei più importanti nomi dell’alta finanza statunitense, la banca d’investimento Goldman Sachs tratta principalmente con enti istituzionali, governativi e multinazionali, attraverso servizi consulenza per gestione ricchezze e operazioni di fusione e acquisizione aziendale. Una storia che inizia nell’ormai lontano 1869.
Quotate sul NYSE, le azioni Goldman Sachs mantengono il loro valore a settembre-ottobre 2020, dopo il crollo per effetto dell’emergenza Coronavirus, ma per capire se convenga acquistarle occorre ricordare la storia di tale banca, che passa anche per la grande recessione statunitense 2008-2009. Pilastro del settore creditizio, conviene davvero investirvi?
Grafico Quotazione Azioni Goldman Sachs Group Inc. ( NYSE: GS ) in tempo reale
Cos’è Goldman Sachs? La storia
La banca d’affari Goldman Sachs viene ondata nel 1869 negli Stati Uniti dall’immigrato tedesco Marcus Goldman, ogi è una delle più antiche e importanti banche d’investimento del Nuovo Continente, che sin dalle sue origini è stata un punto di riferimento per tutte quelle aziende che desiderassero quotarsi in borsa. Il nome Sachs deriva da Samuel Sachs, genero di Goldman, che entra in società nel 1896, medesimo anno in cui viene quotata sul NYSE con un capitale di 1,6 milioni di dollari.
Se fino al 1918 la gestione è stata affidata alla famiglia Goldman/Sachs, il fondatore dovette dimettersi a causa della sua posizione filo-tedesca e le forti pressioni dei soci, lasciando il posto all’economista Waddill Catchings.
Per via della forte esposizione sui mercati azionari, tuttavia, sotto il controllo di Catchings dopo la grande depressione del 1929 Goldman Sachs rischia la bancarotta: la sua posizione è ulteriormente minata dalla vendita di fondi comuni d’investimento dalla struttura simile allo Schema Ponzi.
Sarà il banchiere Sidney James Weinberg a ristrutturare l’istituto, rafforzando i servizi offerti alle aziende, così da stringere accordi con importanti società (tra tutte, Ford).
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E’ durante gli anni ’30 che vengono sviluppate due divisioni fondamentali per la banca:
- Sui fondi d’investimento
- Sull’emissione di obbligazioni municipali
Attraverso la nascita di queste divisioni, Goldman Sachs diventa uno dei primi operatori nel risk management al mondo.
Sono gli anni ’50 quando il banchiere Gustave Levy sviluppa nuove tecniche d’investimento su valori mobiliari: la più conosciuta è il block trading, ossia transazioni ad alto volume di titoli al di fuori dei mercati di riferimento. Secondo la filosofia di Levy, per avere elevati guadagni sul lungo periodo, le perdite a breve termine devono essere sopportabili. E’ però l’influenza di Weinberg a indirizzare Goldman Sachs verso la sua natura attuale, la banca d’investimento: sarà la prima a vendere prodotti finanziari al pubblico.
La sua crescita subisce un’altra battuta d’arresto nel 1970, davanti al fallimento della Penn Central (prima di quelle di WorldCom e Lehman Brothers fu la più grande bancarotta degli Stati Uniti): degli oltre 80 milioni di dollari in circolazione, circa il 60% erano emessi da Goldman Sachs. A fronte della crisi, il senior partner Stanley Miller crea le divisioni per patrimonio privato e reddito fisso.
Sono gli anni ’80 quando viene sottoscritta l’offerta pubblica del fondo d’investimento immobiliare che deteneva il Rockefeller Center (che verrà acquisito per il 19,9% attraverso un finanziamento nel 1994), nel mentre cresceva l’impegno di consulenza verso società provenienti dalle neonate repubbliche dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica.
L’attività d’investimento prosegue anche per gli anni 2000, con l’acquisizione di Spear, Leeds e Kellogg per 6,3 miliardi di dollari e del 45% della banca d’investimento australiana JBWere. Nel mentre, rafforza la sua posizione sul mercato asiatico.
Cosa offre Goldman Sachs?
La sua sede legale è a Lower Manhattan, New York, al 200 di West Street. Presente in oltre 30 paesi, con sedi in città come Tokyo, Hong Kong, Londra e Francoforte, conta circa 37.000 dipendenti. Sono 5 le linee di business principali, che rappresentano il 40% delle sue entrate:
- Banca d’investimento, con consulenza in operazioni di fusione e acquisizione e gestione rischio, per aziende, enti pubblici, finanziari e governativi
- Mercati dei capitali, con servizi d’intermediazione mobiliare per enti istituzionali per compravendita di strumenti finanziari sui suddetti mercati, su tutti gli asset a livello globale
- Depositi e prestiti, con servizi bancari come depositi e prestiti per privati e aziende, oltre che transazioni in derivati
- Gestione ricchezze, con servizi di pianificazione, consulenza personalizzata e gestione degli investimenti per enti corporate, distribuiti anche tramite banche terze
- Ricerca, fornendo analisi e valutazioni su studi macroeconomici per mercati come quello azionario, di tassi, valute e materie prime
Principale intermediario di Wall Street, secondo Forbes ha un fatturato totale di 34,2 miliardi di dollari, di questi sono circa 6 quelli provenienti solamente da servizi d’investimento, con un +20% nel 2020. La sua capitalizzazione di mercato è invece di 79 miliardi di dollari.
Legame con la crisi 2008
Assieme a quello di Lehman Brothers, il nome di Goldman Sachs è tristemente connesso alla crisi dei mutui sub-prime statunitensi 2008-2009: nell’estate 2007 sono stati venduti allo scoperto titoli garantiti da sub-prime, con un profitto di 4 miliardi di dollari, per poi risentire di una perdita di 2,12 miliardi del quarto trimestre 2008 e sul lungo periodo a seguire.
Nel settembre 2008, tuttavia, assieme a Morgan Stanley, diventa holding bancaria tradizionale rivolta anche a privati, sotto approvazione della Federal Reserve. Nello stesso periodo Berkshire Hathaway, holding di proprietà di Warren Buffett, ha acquistato 5 miliardi di dollari di azioni Goldman Sachs.
Per le vicende della recessione del 2008, Goldman Sachs è stata condannata dalla Securities and Exchange Commission al pagamento di 550 milioni di dollari per frode ai suoi risparmiatori; per la stessa accusa, grazie ad un accordo con le autorità statunitensi, a gennaio 2016 patteggia il pagamento di 5,1 miliardi di dollari per la chiusura delle cause.
Conviene davvero comprare azioni Goldman Sachs?
Il 19 ottobre 2020 le azioni Goldman Sachs si attestano a 205,31 dollari, mantenendo il trend stabile dei mesi post-lockdown (uno dei suoi minimi storici è stato di 127,55 dollari il 19 marzo). Analizzando la sua storia, occorre però ricordare che il settore bancario è fortemente suscettibile a quelli che sono gli scenari socio-economici e politici internazionali, specialmente in epoca di crisi: durante l’emergenza Coronavirus le banche hanno creato e creeranno nuovo valore con nuove strategie, sul breve e lungo periodo.
A conti fatti, chiedendosi se convenga veramente comprare queste azioni per fare un investimento a lungo termine – anche in un’ottica di diversificazione – non le riteniamo molto adatte. Ci sembra invece che siano titoli da comprare più per fare Trading giornaliero, per speculare nel brevissimo periodo.