Cattivo Pagatore di un Prestito: Come sapere se lo sono e come uscirne

Cattivo pagatore è un termine che viene utilizzato per descrivere una persona o un’entità che non rispetta gli obblighi di pagamento nei termini concordati per un prestito o un credito. In altre parole, un cattivo pagatore è colui che ha difficoltà a rimborsare un prestito, ritarda nel pagamento delle rate o non le paga affatto.

Ci sono varie conseguenze per essere un cattivo pagatore:

  1. Interessi e Penali: Il mancato pagamento delle rate in tempo può comportare l’applicazione di interessi di mora e penali.
  2. Danneggiamento del Profilo Creditizio: Il mancato pagamento può influenzare negativamente il punteggio creditizio dell’individuo (ad esempio, il suo rating o la sua storia creditizia). Questo può rendere più difficile per lui ottenere ulteriori prestiti o carte di credito in futuro.
  3. Inserimento in Liste di Cattivi Pagatori: L’individuo potrebbe essere inserito in elenchi o database di cattivi pagatori, come la Centrale Rischi in Italia. Questo può essere un ostacolo per ottenere finanziamenti futuri.
  4. Azioni Legali: In caso di mancato pagamento prolungato, il creditore potrebbe avviare azioni legali per recuperare il debito. Questo potrebbe portare a pignoramenti o altre misure coercitive.
  5. Stress Personale: Essere un cattivo pagatore può causare anche un notevole stress personale a causa delle pressioni finanziarie e delle potenziali conseguenze legali.

Per evitare di diventare un cattivo pagatore, è importante valutare attentamente la propria capacità di rimborsare un prestito prima di assumerlo, e cercare di mantenere una gestione finanziaria responsabile. Se si incontrano difficoltà nel pagamento delle rate, è consigliabile comunicare con il creditore per discutere eventuali opzioni o soluzioni alternative.

Cattivo Pagatore di un Prestito: Come sapere se lo sono e come uscirne

Elenco cattivi pagatori Crif, come ci si finisce

CRIF è una delle principali società in Italia che gestisce database creditizi e fornisce informazioni sulla solvibilità dei soggetti, siano essi persone fisiche o aziende. Essa gestisce anche il Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) che contiene i dati sui prestiti e sui comportamenti di pagamento dei soggetti.

Una persona o un’azienda può finire nell’elenco dei cattivi pagatori di CRIF a seguito di comportamenti negativi nel rimborso di prestiti o altri obblighi finanziari. Ecco come ciò può accadere:

  1. Ritardi nel Pagamento: Se si ritarda nel pagamento delle rate di un prestito, di una carta di credito o di altri obblighi finanziari, questo comportamento verrà segnalato a CRIF.
  2. Insolvenza: Se si smette completamente di pagare le rate di un prestito o se si diventa insolventi, questa informazione verrà anche segnalata a CRIF.
  3. Segnalazione da Parte di Creditori: Se un creditore (come una banca o un’istituzione finanziaria) segnala a CRIF che un soggetto ha avuto comportamenti negativi nel rimborso di un credito, questo può portare all’inserimento nel loro elenco di cattivi pagatori.
  4. Procedimenti Legali: Se un creditore avvia azioni legali per recuperare un credito e ciò viene registrato, queste informazioni possono anche essere segnalate a CRIF.
  5. Una volta che un soggetto è inserito nell’elenco dei cattivi pagatori di CRIF, potrebbe risultare più difficile ottenere nuovi prestiti o forme di credito.

Per evitare di finire in questi elenchi, è importante gestire responsabilmente le proprie finanze e assicurarsi di pagare le rate dei prestiti e altri obblighi finanziari in modo tempestivo. Se si incontrano difficoltà finanziarie, è anche utile comunicare con i creditori per cercare di negoziare un piano di pagamento che sia sostenibile.

Se ritieni di essere stato inserito ingiustamente nell’elenco dei cattivi pagatori, è possibile fare un reclamo e richiedere che la tua situazione venga riesaminata.

Quanto deve essere lungo il ritardo di un pagamento di un debito, o di una rata di un debito per rientrare nell’elenco Crif

In Italia, la segnalazione di un ritardo nel pagamento di un debito alla Centrale Rischi gestita da CRIF, e ad altre società simili, può avvenire quando il ritardo supera un certo numero di giorni. Generalmente, la segnalazione viene effettuata nei seguenti casi:

  1. Ritardi brevi: Se il ritardo nel pagamento di una rata supera i 15 giorni, il creditore può segnalare il ritardo come “anomalia” alla Centrale Rischi. Questo non significa necessariamente che si è considerati cattivi pagatori, ma indica che c’è stata una piccola irregolarità nei pagamenti.
  2. Ritardi significativi: Quando il ritardo nel pagamento di una rata supera i 90 giorni, il debitore può essere segnalato come “cattivo pagatore” alle centrali rischi. Questo ha un impatto più significativo sul profilo creditizio della persona.

È importante notare che le politiche riguardanti la segnalazione di ritardi nei pagamenti possono variare tra diversi creditori e istituzioni finanziarie. Inoltre, le leggi e le normative possono cambiare nel tempo, quindi è sempre meglio consultare una fonte aggiornata o un esperto legale per informazioni specifiche.

Essere segnalati come cattivo pagatore può avere conseguenze importanti per la capacità di ottenere crediti in futuro, quindi è fondamentale cercare di evitare ritardi nei pagamenti o, se si verificano problemi, comunicare con il creditore per cercare soluzioni prima che la situazione peggiori.

Chi può vedere l’elenco degli iscritti al Crif

L’elenco degli iscritti al CRIF, o più specificamente, le informazioni sulla solvibilità e sul comportamento creditizio dei soggetti contenute nei database della Centrale Rischi gestita da CRIF, non sono accessibili al pubblico. Tuttavia, ci sono alcune entità e situazioni in cui queste informazioni possono essere consultate:

  1. Istituzioni Finanziarie e Creditori: Le banche e altre istituzioni finanziarie spesso accedono ai dati di CRIF per valutare la solvibilità dei richiedenti quando questi ultimi fanno domanda per un prestito, un mutuo, o una carta di credito.
  2. Il Debitore stesso: L’individuo o l’entità che è segnalata nella Centrale Rischi ha il diritto di accedere alle informazioni che lo riguardano. Questo può essere fatto richiedendo una copia del proprio report creditizio.
  3. Altre Società Commerciali: In alcuni casi, società che offrono beni o servizi a credito, come ad esempio le società di telefonia mobile, possono accedere ai dati di CRIF per valutare il rischio di credito di un cliente.
  4. Enti Pubblici: In determinate circostanze, enti pubblici o autorità giudiziarie potrebbero avere accesso a queste informazioni per scopi legali o regolamentari.

È importante notare che l’accesso ai dati di CRIF è regolato dalla legge, inclusa la normativa sulla protezione dei dati personali. Gli enti che accedono a queste informazioni devono avere un motivo legittimo e sono tenuti a rispettare la privacy e la protezione dei dati dei soggetti coinvolti.

Posso accedere ai miei dati del Crif per controllare se sono iscritto a questi elenchi? 

Sì, se sei un cattivo pagatore o semplicemente vuoi verificare le informazioni relative al tuo profilo creditizio, hai il diritto di accedere ai tuoi dati conservati da CRIF o da altre società che gestiscono centrali rischi. Questo diritto è garantito dalle leggi sulla protezione dei dati, come il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) nell’Unione Europea.

Ecco come puoi accedere ai tuoi dati presso CRIF in Italia:

  1. Richiesta Online: Puoi visitare il sito web di CRIF e seguire le istruzioni per richiedere il tuo report creditizio. Spesso, avrai bisogno di fornire alcune informazioni personali e potrebbe essere necessario creare un account.
  2. Richiesta Postale o Telefonica: In alternativa, puoi inviare una richiesta scritta via posta o contattare CRIF telefonicamente per richiedere il tuo report creditizio.
  3. Richiesta Tramite App: CRIF può anche avere un’applicazione mobile tramite la quale puoi accedere al tuo report creditizio.

È importante essere consapevoli che, sebbene tu abbia il diritto di accedere ai tuoi dati, ci possono essere limitazioni su quanto spesso puoi richiedere un report creditizio gratuitamente. Dopo un certo numero di richieste, potrebbe essere applicata una tariffa.

Una volta che ricevi il tuo report creditizio, è importante esaminarlo attentamente. Se trovi errori o informazioni inesatte, dovresti contattare CRIF per correggere o aggiornare le informazioni. Questo può essere particolarmente importante se stai cercando di migliorare il tuo profilo creditizio o se stai pianificando di fare domanda per un prestito o un altro tipo di credito in futuro.

Come cattivo pagatore, non potrò più avere un prestito da una banca? E invece potrò aprire un conto corrente bancario?

Essere segnalato come cattivo pagatore può rendere più difficile ottenere un prestito da una banca o da un’istituzione finanziaria, ma non necessariamente impossibile. Tuttavia, è probabile che ci siano condizioni meno favorevoli, tassi di interesse più alti, e requisiti più stringenti per l’approvazione. Ecco alcuni aspetti da considerare:

  1. Difficoltà nel Ricevere Prestiti: Se sei registrato come cattivo pagatore, le banche potrebbero essere riluttanti a concederti un prestito, specialmente se il tuo profilo creditizio mostra un comportamento di mancato pagamento ricorrente.
  2. Condizioni meno Favorevoli: Nel caso in cui una banca accetti di concederti un prestito, potresti dover affrontare tassi di interesse più elevati e condizioni meno favorevoli, dato che il rischio percepito associato al prestito è maggiore.

Per quanto riguarda l’apertura di un conto corrente bancario:

  1. Possibilità di Aprire un Conto Corrente: Essere un cattivo pagatore non impedisce necessariamente l’apertura di un conto corrente. Tuttavia, le banche potrebbero imporre alcune restrizioni, come limitare l’accesso a fidi o carte di credito.
  2. Conti di Base: In molti paesi dell’Unione Europea, inclusa l’Italia, esiste il concetto di “conto di base”. Questo è un tipo di conto corrente che offre servizi bancari essenziali, come depositi, prelievi e pagamenti, anche a persone con un cattivo profilo creditizio. Questi conti spesso non includono la possibilità di avere un fido o una carta di credito.

Se sei un cattivo pagatore e hai bisogno di un prestito o vuoi aprire un conto corrente, potrebbe essere utile consultare un consulente finanziario o legale per discutere le tue opzioni e capire quali passi intraprendere per migliorare il tuo profilo creditizio.

Modi per uscire dall’elenco dei cattivi pagatori Crif

Uscire dall’elenco dei cattivi pagatori di CRIF può richiedere tempo e impegno. Ecco alcuni passi che puoi seguire per cercare di migliorare la tua situazione creditizia:

  1. Metti in Regola i Pagamenti: Innanzitutto, è importante regolarizzare la tua situazione pagando eventuali debiti in arretrato o rate mancanti. Comunica con i tuoi creditori e cerca di negoziare un piano di pagamento che ti consenta di saldare i tuoi debiti in modo sostenibile.
  2. Mantieni un Buon Comportamento di Pagamento: Una volta che hai regolarizzato i tuoi debiti, è importante mantenere un comportamento di pagamento positivo, pagando puntualmente le rate dei prestiti, le bollette e altri obblighi finanziari.
  3. Verifica il tuo Report Creditizio: Richiedi una copia del tuo report creditizio da CRIF e verifica che tutte le informazioni siano accurate. Se trovi errori o informazioni obsolete, contatta CRIF per richiedere la correzione dei dati.
  4. Aspetta la Cancellazione Automatica: Le segnalazioni negative nei sistemi di informazioni creditizie, come CRIF, non rimangono permanentemente. In Italia, di solito, le segnalazioni vengono rimosse automaticamente dopo un certo periodo di tempo (generalmente 5 anni) dalla data dell’ultimo evento negativo registrato, a condizione che nel frattempo non ci siano stati ulteriori episodi di mancato pagamento.
  5. Consulta un Esperto: In alcuni casi, può essere utile consultare un avvocato o un consulente finanziario per ricevere consigli su come migliorare la tua situazione creditizia e capire se ci sono passi legali o pratici che puoi intraprendere per far rimuovere il tuo nome dall’elenco dei cattivi pagatori.

Ricorda che migliorare il tuo profilo creditizio è un processo che può richiedere tempo. È importante essere paziente e concentrarsi su comportamenti finanziari responsabili per aiutare a ricostruire la tua reputazione creditizia.

Come fare per essere cancellato dall’elenco Crif anche se non ho soldi per ripagare il debito

La cancellazione da un elenco di cattivi pagatori come quello gestito da CRIF di solito avviene dopo che il debito è stato estinto o dopo un certo periodo di tempo, che di solito è di 5 anni dalla data dell’ultimo evento negativo registrato. Questo significa che se non sei in grado di ripagare il debito, la tua segnalazione come cattivo pagatore potrebbe rimanere attiva fino alla cancellazione automatica dopo il periodo previsto.

Tuttavia, ci sono alcune cose che potresti considerare se ti trovi in una situazione in cui non sei in grado di ripagare un debito:

  1. Negoziazione con i Creditori: In alcuni casi, è possibile negoziare con i creditori per concordare un piano di pagamento più gestibile o per ridurre l’importo del debito. I creditori potrebbero essere disposti a trovare un compromesso piuttosto che rischiare di non essere pagati affatto.
  2. Consulenza Legale e Finanziaria: Consulta un avvocato o un consulente finanziario per discutere la tua situazione e vedere se ci sono opzioni legali o finanziarie che potresti considerare per gestire il debito.
  3. Procedure di Sovraindebitamento: In caso di gravi difficoltà finanziarie, esistono procedure legali, come le procedure di sovraindebitamento, che possono essere intraprese da individui che non sono in grado di far fronte ai loro debiti. Queste procedure possono includere piani di ristrutturazione del debito o, in alcuni casi, l’azzeramento di alcuni debiti.

È importante notare che la gestione dei debiti e il miglioramento del profilo creditizio possono essere complessi e che le leggi e le regolamentazioni possono variare. Pertanto, è sempre consigliabile consultare un esperto per ottenere consigli specifici sulla tua situazione.

Legge 3 del 2012 e riabilitazione da cattivo pagatore dopo 3 anni

La Legge n. 3 del 2012, conosciuta anche come Legge “Salva Suicidi”, è una normativa italiana che ha introdotto misure per aiutare le persone fisiche che si trovano in una situazione di sovraindebitamento. La legge mira a fornire soluzioni per coloro che non sono in grado di adempiere ai propri obblighi finanziari e che non rientrano nella categoria dei consumatori o imprenditori.

Per quanto riguarda la “riabilitazione” di un cattivo pagatore, la normativa di solito non prevede una riabilitazione automatica dopo un periodo di 3 anni. Tuttavia, esiste un meccanismo di “riabilitazione anticipata” che può essere utilizzato in circostanze specifiche.

Per avvalersi della riabilitazione anticipata, è necessario soddisfare certi requisiti e seguire una procedura, che include solitamente:

  1. Estinzione dei Debiti: La persona deve aver estinto tutti i debiti che hanno causato la segnalazione come cattivo pagatore.
  2. Presentazione di Domanda: La persona deve presentare una domanda di riabilitazione alle società di gestione delle centrali rischi, come CRIF. Questa domanda deve essere accompagnata da documentazione che attesti il pagamento dei debiti e da una dichiarazione di impegno a mantenere un comportamento creditizio corretto.
  3. Valutazione della Domanda: Le società che gestiscono le centrali rischi valuteranno la domanda e, se soddisfatti dei requisiti, procederanno con la cancellazione della segnalazione.

È importante notare che la riabilitazione anticipata non è garantita e che il processo può essere complesso. Pertanto, se ti trovi in una situazione in cui desideri esplorare l’opzione della riabilitazione anticipata, potrebbe essere utile consultare un avvocato o un consulente finanziario che abbia esperienza in questo campo.

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Autore

  • massimiliano biagetti

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.