Too Big To Fail: Significato. Aziende Italiane Troppo Grandi per Fallire

Too big to fail è un termine finaniario che significa letteralmente “Troppo grande per fallire” oggi andremo a scoprire cosa significa in economia e finanza questo temine e a quali aziende italiane si può addossare.

Too big to fail (TBTF): significato in finanza

Nella finanza, “too big to fail” (TBTF), in italiano “troppo grande per fallire“, si riferisce a un’azienda o un’istituzione finanziaria considerata così grande e interconnessa con il sistema economico che il suo fallimento causerebbe un effetto domino disastroso sull’economia stessa.

Per questo motivo, i governi tendono a intervenire per salvare queste aziende “troppo grandi per fallire” in caso di difficoltà finanziarie, tramite salvataggi o nazionalizzazioni.

Esempi di aziende TBTF:

  • Banche:
    • Lehman Brothers: la sua bancarotta nel 2008 ha innescato la crisi finanziaria globale.
    • Deutsche Bank: la più grande banca tedesca, considerata TBTF a causa della sua interconnessione con il sistema finanziario europeo.
  • Istituzioni finanziarie:
    • AIG: un gigante assicurativo americano salvato dal governo nel 2008 con un piano da 185 miliardi di dollari.
    • Fannie Mae e Freddie Mac: due agenzie governative americane che gestiscono il mercato dei mutui ipotecari, salvate nel 2008 con un piano da 700 miliardi di dollari.
  • Aziende non finanziarie:
    • General Motors: il gigante automobilistico americano è stato salvato dal governo nel 2009 con un piano da 80 miliardi di dollari.
    • Boeing: il colosso aerospaziale americano ha ricevuto miliardi di dollari in aiuti governativi durante la crisi del COVID-19.

Critiche al TBTF:

Il TBTF è stato criticato per diverse ragioni:

  • Crea un sistema di rischio morale: le aziende TBTF possono assumersi rischi eccessivi sapendo che saranno salvate dal governo in caso di problemi.
  • È iniquo: i contribuenti vengono chiamati a pagare per salvare aziende che hanno preso decisioni sbagliate.
  • Distorce il mercato: le aziende TBTF hanno un vantaggio competitivo rispetto alle aziende più piccole che non possono contare su un salvataggio governativo.

Soluzioni proposte:

  • Riforma del sistema finanziario: per ridurre l’interconnessione tra le istituzioni finanziarie e rendere il sistema più resiliente alle crisi.
  • Regolamentazione più rigorosa: per limitare i rischi assunti dalle aziende TBTF.
  • Introduzione di meccanismi di bail-in: per far sì che siano gli azionisti e i creditori di un’azienda TBTF a sopportare le perdite in caso di fallimento.

Il TBTF è un problema complesso con implicazioni significative per l’economia e la società. La discussione su come affrontarlo è ancora in corso.

Too Big To Fail: Significato. Aziende Italiane Troppo Grandi per Fallire

Divieto di aiuti di Stato ad aziende in UE

In generale, l’Unione Europea vieta gli aiuti di Stato alle aziende, in quanto possono falsare la concorrenza e danneggiare il mercato unico. Questo divieto è sancito dall’articolo 107 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE).

Esistono però alcune eccezioni al divieto:

  • Aiuti per lo sviluppo regionale: per promuovere la crescita economica nelle regioni meno sviluppate dell’UE.
  • Aiuti per la ricerca e l’innovazione: per incentivare lo sviluppo di nuove tecnologie e la competitività delle imprese europee.
  • Aiuti per la protezione dell’ambiente: per promuovere la transizione verso un’economia più sostenibile.
  • Aiuti in caso di calamità naturali o eventi eccezionali: per aiutare le imprese a far fronte a situazioni di crisi.

Per essere compatibili con il Trattato, gli aiuti di Stato devono:

  • Essere notificati alla Commissione Europea: che ha il potere di approvarli o bocciarli.
  • Essere proporzionati: l’aiuto non deve essere più di quanto necessario per raggiungere l’obiettivo perseguito.
  • Avere un effetto incentivante: l’aiuto deve spingere l’impresa a fare qualcosa che non avrebbe fatto altrimenti.
  • Non essere discriminatori: l’aiuto non deve essere riservato a determinate imprese o settori.

La Commissione Europea vigila sul rispetto del divieto di aiuti di Stato e può avviare un’indagine se sospetta che un’impresa abbia ricevuto un aiuto illegale. In caso di accertamento di illecito, la Commissione può ordinare all’impresa di restituire l’aiuto ricevuto.

Esempio di casi di aiuti di Stato:

  • Salvataggio di Alitalia: la Commissione Europea ha approvato il salvataggio della compagnia aerea italiana Alitalia, a condizione che il piano di ristrutturazione fosse conforme alle regole sugli aiuti di Stato.
  • Aiuti alle imprese durante la pandemia di COVID-19: la Commissione Europea ha adottato un quadro temporaneo per consentire agli Stati membri di concedere aiuti alle imprese colpite dalla pandemia.

Il divieto di aiuti di Stato è uno strumento importante per garantire la concorrenza e il corretto funzionamento del mercato unico europeo. Tuttavia, le eccezioni al divieto sono numerose e complesse, e la Commissione Europea ha un ruolo chiave nel valutare la compatibilità degli aiuti con il Trattato.

Per approfondire:

Aiuti di Stato in Italia: i casi Alitalia, MPS e Stellantis negli ultimi anni

L’Italia è uno dei paesi europei che ha fatto maggior ricorso agli aiuti di Stato negli ultimi anni. Tra i casi più eclatanti vi sono quelli di:

Alitalia: la compagnia aerea italiana è stata salvata due volte in dieci anni, nel 2017 e nel 2021, con complessivi 13 miliardi di euro di aiuti di Stato. La Commissione Europea ha approvato i salvataggi a condizione che il piano di ristrutturazione di Alitalia fosse conforme alle regole sugli aiuti di Stato.

MPS: la banca Monte dei Paschi di Siena è stata ricapitalizzata due volte dallo Stato italiano, nel 2017 e nel 2021, per un totale di 5,4 miliardi di euro. La Commissione Europea ha approvato i salvataggi a condizione che MPS cedesse alcune attività e si ristrutturasse per diventare più competitiva.

Stellantis: il gruppo automobilistico nato dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e PSA Peugeot Citroën ha ricevuto un prestito di 6,3 miliardi di euro dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) per finanziare la sua transizione verso l’elettrico. La BEI è una banca pubblica che può concedere prestiti a condizioni agevolate alle imprese che investono in progetti innovativi e sostenibili.

Altri casi di aiuti di Stato in Italia:

  • Ilva: il gruppo siderurgico Ilva è stato commissariato nel 2013 e poi acquisito da ArcelorMittal nel 2018. Il governo italiano ha stanziato 6,8 miliardi di euro per la bonifica dei siti inquinati di Ilva e per la riconversione industriale del territorio.
  • Terna: la società elettrica Terna ha ricevuto un prestito di 2,5 miliardi di euro dalla BEI per finanziare il suo piano di investimenti per la rete elettrica italiana.
  • Fincantieri: il gruppo cantieristico Fincantieri ha ricevuto un prestito di 1 miliardo di euro dalla BEI per finanziare la costruzione di nuove navi da crociera.

Critiche agli aiuti di Stato:

Gli aiuti di Stato sono spesso criticati per diverse ragioni:

  • Possono falsare la concorrenza e danneggiare il mercato unico europeo.
  • Possono creare un sistema di dipendenza dalle sovvenzioni statali.
  • Possono essere utilizzati per finanziare progetti non sostenibili o inefficienti.

Difesa degli aiuti di Stato:

I sostenitori degli aiuti di Stato sostengono che possono essere uno strumento utile per:

  • Proteggere le imprese nazionali dalla concorrenza straniera.
  • Promuovere la crescita economica e l’occupazione.
  • Sostenere la ricerca e l’innovazione.
  • Affrontare le crisi economiche.

Il dibattito sugli aiuti di Stato è complesso e non esiste una risposta facile. È importante valutare ogni caso di specie e considerare i potenziali benefici e i rischi degli aiuti di Stato.

Per approfondire:

  • Sito web della Commissione Europea sugli aiuti di Stato:
  • Rapporto annuale della Commissione Europea sugli aiuti di Stato in Italia:

Metodi per evitare il fallimento di una grande azienda sistemica

Evitare il fallimento di una grande azienda sistemica è un obiettivo complesso che richiede un approccio multiforme. Ecco alcuni dei metodi più frequentemente adottati:

Misure di prevenzione:

  • Riforma del sistema finanziario: per ridurre l’interconnessione tra le istituzioni finanziarie e rendere il sistema più resiliente alle crisi.
  • Regolamentazione più rigorosa: per limitare i rischi assunti dalle aziende sistemiche.
  • Introduzione di meccanismi di bail-in: per far sì che siano gli azionisti e i creditori di un’azienda sistemica a sopportare le perdite in caso di fallimento.
  • Migliore gestione del rischio: le aziende sistemiche dovrebbero adottare best practice per la gestione del rischio, al fine di identificare e mitigare i potenziali pericoli.
  • Aumento del capitale: le aziende dovrebbero mantenere un livello di capitale adeguato a coprire le potenziali perdite.
  • Diversificazione del business: le aziende dovrebbero ridurre la loro dipendenza da un unico settore o mercato.

Misure di intervento:

  • Salvataggi: in caso di crisi, i governi possono intervenire per salvare le aziende sistemiche con prestiti, garanzie o nazionalizzazioni.
  • Ristrutturazioni: le aziende in difficoltà possono essere ristrutturate per renderle più efficienti e competitive.
  • Aiuti di Stato: i governi possono concedere aiuti di Stato alle aziende sistemiche in difficoltà, ma solo in conformità alle regole europee.

Efficacia dei metodi:

L’efficacia dei metodi per evitare il fallimento di una grande azienda sistemica dipende da diversi fattori, tra cui la gravità della crisi, la solidità dell’azienda e l’efficacia delle misure adottate.

Esempio di casi di successo:

  • Salvataggio di Alitalia: la compagnia aerea italiana è stata salvata due volte in dieci anni, nel 2017 e nel 2021, con complessivi 13 miliardi di euro di aiuti di Stato. La Commissione Europea ha approvato i salvataggi a condizione che il piano di ristrutturazione di Alitalia fosse conforme alle regole sugli aiuti di Stato.
  • Ristrutturazione di MPS: la banca Monte dei Paschi di Siena è stata ricapitalizzata due volte dallo Stato italiano, nel 2017 e nel 2021, per un totale di 5,4 miliardi di euro. La Commissione Europea ha approvato i salvataggi a condizione che MPS cedesse alcune attività e si ristrutturasse per diventare più competitiva.

Esempio di casi di fallimento:

  • Lehman Brothers: la bancarotta di questa banca d’investimento americana nel 2008 ha innescato la crisi finanziaria globale.
  • Hanjin Shipping: la compagnia di navigazione sudcoreana è fallita nel 2016 a causa di un forte indebitamento e della crisi del settore marittimo.

Conclusioni:

Evitare il fallimento di una grande azienda sistemica è un compito complesso che richiede un’azione concertata da parte di governi, autorità di regolamentazione e aziende stesse. Non esiste una soluzione unica e l’efficacia dei metodi adottati dipende da una serie di fattori.

Per approfondire:

  • Sito web della Commissione Europea sugli aiuti di Stato:
  • Rapporto annuale della Commissione Europea sugli aiuti di Stato in Italia:
  • Libro bianco della Commissione Europea sul futuro del sistema finanziario europeo:

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