Buoni Fruttiferi Postali Migliori Su Cui Investire Marzo 2024

Marzo 2024 si parla sempre più di un abbassamento del costo del denaro ed un probabile abbassamento anche degli interessi di Buoni Postali e Obbligazioni di Stato abbasseranno i loro rendimenti, è solo questione di tempo.

Si aspetta invece il Decreto attuativo che sancirà il mancato conteggio dei Buoni ed altre Obbligazioni di Stato nel conteggio dell’ISEE, nel caso i Nostri investimenti in questi strumenti non eccedano i 50 mila euro.

Questo è un provvedimento che andrà ad aiutare tante famiglie italiane con basso reddito che però hanno quanche soldino investito in titoli di Stato, quindi parliamo più che altro di pensionati.

I Buoni Fruttiferi Postali sono titoli di debito emessi dalle Poste Italiane che offrono un rendimento garantito nel tempo. Tuttavia, il tasso di interesse è generalmente basso, il che li rende un investimento conservativo e poco rischioso, adatto a chi cerca una forma di investimento sicura e a basso rischio.

Prima di decidere se investire in BFP, considera i seguenti fattori:

  1. Obiettivi di investimento: I BFP sono adatti per chi cerca un investimento a basso rischio e con rendimenti garantiti. Se stai cercando un investimento a lungo termine e sei disposto ad accettare un rendimento potenzialmente più basso in cambio di maggiore sicurezza, i BFP potrebbero essere una buona opzione.
  2. Tassi di interesse: I tassi di interesse offerti dai BFP possono essere più bassi rispetto ad altre opzioni di investimento, come i titoli di stato o i fondi comuni di investimento. Verifica i tassi di interesse correnti e confrontali con altre opportunità disponibili sul mercato.
  3. Inflazione: L’inflazione può erodere il potere d’acquisto del tuo investimento nel tempo. Se il rendimento dei BFP non tiene il passo con l’inflazione, il valore reale del tuo investimento potrebbe diminuire.
  4. Orizzonte temporale: I BFP sono investimenti a lungo termine, con scadenze che vanno dai 3 ai 30 anni. Considera il tuo orizzonte temporale di investimento e se sei disposto a impegnare i tuoi soldi per un lungo periodo.
  5. Liquidità: I BFP possono essere riscattati in qualsiasi momento, ma il rendimento è massimizzato se vengono mantenuti fino alla scadenza. Se ritieni che potresti aver bisogno di accedere ai tuoi fondi prima della scadenza, valuta altre opzioni di investimento con maggiore liquidità.

In conclusione, i Buoni Fruttiferi Postali possono essere un investimento conveniente per chi cerca sicurezza e basso rischio. Tuttavia, è importante valutare i tuoi obiettivi di investimento, il tuo orizzonte temporale e le altre opzioni disponibili sul mercato prima di prendere una decisione. Considera di consultare un consulente finanziario per ricevere consigli personalizzati in base alle tue esigenze e circostanze finanziarie.

Cosa si intende per investimento a reddito fisso

L’investimento a reddito fisso si riferisce a un tipo di investimento in cui un prestatore fornisce capitale a un emittente, come un’azienda, un ente governativo o un’istituzione finanziaria, in cambio di pagamenti di interessi regolari e del rimborso del capitale alla scadenza dell’investimento. Gli investimenti a reddito fisso sono considerati generalmente meno rischiosi e meno volatili rispetto agli investimenti in azioni, ma tendono ad avere rendimenti potenzialmente inferiori nel lungo periodo.

Gli strumenti di investimento a reddito fisso includono:

  • Obbligazioni: Sono titoli di debito emessi da società, governi o enti sovranazionali per raccogliere fondi. Le obbligazioni offrono un tasso di interesse fisso o variabile, e il capitale viene restituito alla scadenza dell’obbligazione.
  • Buoni Fruttiferi Postali: Sono titoli di debito emessi dalle Poste Italiane che offrono un rendimento garantito e il rimborso del capitale alla scadenza.
  • Titoli di Stato: Sono obbligazioni emesse dal governo di un paese per finanziare la spesa pubblica. I titoli di Stato sono generalmente considerati investimenti a basso rischio, poiché sono garantiti dal governo emittente.
  • Certificati di deposito (CD): Sono depositi a termine offerti dalle banche che prevedono il pagamento di interessi regolari e il rimborso del capitale alla scadenza del deposito.
  • Note e pagherò: Sono strumenti di debito a breve termine emessi da società per finanziare le loro attività. Hanno generalmente una scadenza inferiore a un anno e offrono rendimenti più elevati rispetto ai titoli di debito a lungo termine, ma possono comportare un rischio di credito più elevato.

In generale, gli investimenti a reddito fisso offrono rendimenti prevedibili e un rischio relativamente basso, il che li rende adatti agli investitori con un profilo di rischio più conservativo o con un orizzonte temporale di investimento più breve. Tuttavia, è importante diversificare il portafoglio di investimenti e considerare una combinazione di investimenti a reddito fisso e variabile, come azioni o fondi comuni di investimento, per bilanciare il rischio e il rendimento nel lungo periodo.

Le tante incognite dell’economia internazionale hanno reso difficili addirittura le scelte di prodotti d’investimento dal basso rischio, poiché con la potenziale riduzione del costo del denaro anch’essi potrebbero non offrire più interessi elevati. Con Economia Italia, nell’articolo di oggi scopriremo insieme i migliori Buoni Fruttiferi Postali su cui investire nel 2024.

Gestione passiva e semplificata, per prodotti emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato Italiano, che offrono un rendimento stabile sul breve, medio e lungo periodo presentando un rischio irrisorio di perdere il capitale investito. Conoscendoli nel dettaglio c’è quindi da capire, quali saranno i migliori BFP da comprare a inizio anno?

Cosa comprendere per investire in Buoni Postali

Titoli di debito per Poste Italiane e di credito per gli investitori, conosciuti anche con l’acronimo BFP i Buoni Fruttiferi Postali hanno avuto un incremento dei loro rendimenti nel periodo 2021-2022 dopo che la BCE ha aumentato i tassi d’interesse, portando Cassa Depositi e Prestiti a fare altrettanto, adeguando i loro rendimenti a cifre ottimali per contrastare l’inflazione. Le caratteristiche principali da considerare sono:

  • Tipologia, disponibili in 10 varianti
  • Prezzo, al 100% del valore nominale e senza costi di sottoscrizione
  • Requisiti specifici, non presenti eccetto alcune tipologie
  • Intestazione, esclusivamente per persone fisiche
  • Durata, differente a seconda della tipologia
  • Scadenza, data dopo la quale diventano infruttiferi

Emessi da CDP e garantiti dallo Stato Italiano, sono un modo sicuro e affidabile per proteggere i propri risparmi facendoli fruttare nel tempo, col rimborso totale del capitale investito e l’aggiunta del rendimento al netto della tassazione, in un meccanismo simile a quello di obbligazioni e in particolare Titoli di Stato. Per tale ragione sono adatti a tutti i profili d’investitore, specie chi agisce con cautela e cerca soluzioni sicure per non perdere il proprio denaro.

Possono essere di due tipologie:

  • Cartacei, accompagnati da documentazione fisica, devono essere riscossi alla loro scadenza
  • Dematerializzati, non hanno alcuna forma fisica, si riscuotono automaticamente alla scadenza

La loro durata va dai 3 ai 20 anni, maturando interessi fino alla scadenza esatta per poi divenire infruttiferi successivamente, con le varianti cartacee che vanno in prescrizione 10 anni dopo tale data e non più rimborsabili. I Buoni Fruttiferi Postali ordinari emessi fino al 27/12/2000 hanno invece scadenza 30 anni e maturano interessi fino al 31 dicembre dell’anno solare di scadenza.

Sottoscrivibili con importi a partire da 50,00 euro fino a 10.000 euro, come i Titoli di Stato anche i BFP sono soggetti a tassazione agevolata al 12,5% e sono esenti da imposta di successione. Tuttavia, depositi superiori a 5.000 euro sono soggetti ad imposta di bollo pari al 0,20%/anno.

Tutti i Buoni Fruttiferi Postali disponibili a gennaio 2024

Le tipologie disponibili di Buoni Fruttiferi possono variare a seconda del momento storico, così come i loro tassi in base a condizioni di mercato e politiche Poste. Di seguito quelli attualmente sottoscrivibili a gennaio 2024:

 

Buono

Serie

Scadenza

Buono 4 anni Plus

TF504A231228

4 anni

Buono Rinnova

TF206A231228

Fino a 6 anni

Buono 3×2

TF106A231228

6 anni

Buono 3×4

TF212A231228

12 anni

Buono Ordinario

TF120A231228

20 anni

Buono 4 anni Risparmiosemplice

TF104A231010

Fino a 4 anni

Buono Risparmio Sostenibile

EL107A231228

7 anni

Buono Dedicato ai Minori

TF118A231025

Fino alla maggior’età

Buono Soluzione Eredità

TF404A231025

4 anni

Buono Soluzione Futuro

SF165A231115

Fino agli 80 anni d’età

 

Buono 4 anni Plus

Per investire fino a 4 anni, con rimborso richiedibile in ogni momento. Ha rendimento fisso annuale del 2% lordo, non prevede condizioni specifiche.

Buono Rinnova

Per invesrtire fino ad un massimo di 6 anni. Ha rendimento crescente annuale fino al 2,50% lordo, è sottoscrivibile da chi ha già rimborsato BFP di qualsiasi tipo eccetto Dedicato ai Minori e 4 anni Risparmiosemplice a partire dal 01/08/2023.

Buono 3×2

Per investire dai 3 ai 6 anni, con rimborso disponibile in ogni momento. Ha rendimento crescente annuale fino al 2,25% lordo, con interessi maturati al termine del primo triennio, non prevede condizioni specifiche.

Buono 3×4

Per investire dai 3 ai 12 anni, con rimborso disponibile in ogni momento. Ha rendimento crescente annuale fino al 2,50% lordo, con interessi maturati al termine di ogni triennio, non prevede condizioni specifiche.

Buono ordinario

Tipologia classica di BFP, per investire fino a un massimo di 20 anni, con rimborso disponibile in ogni momento. Ha rendimento crescente annuale fino al 2,75% lordo, con interessi maturati al termine di ogni anno, non prevede condizioni specifiche.

Buono 4 anni Risparmiosemplice

Per investire fino a un massimo di 4 anni. Ha rendimento fisso annuale dell’1,50% lordo, è sottoscrivibile da chi aderisce a piani Risparmiosemplice, con tasso premiale al 3,5% lordo dopo 24 sottoscrizioni.

Buono Risparmio Sostenibile

Per investire fino a un massimo di 7 anni. Ha rendimento crescente annuale fino al 2,00% lordo, è legato a criteri ESG e prevede un premio alla scadenza, a seconda dell’andamento dell’indice STOXX Europe 600 ESG-X.

Buono Dedicato ai Minori

Studiato per ragazzi fino alla maggior’età con durata da 0 a 18 anni. Ha rendimento crescente periodico fino al 6,00% lordo, è sottoscrivibile da genitori o tutori di minori.

Buono Soluzione Eredità

Per investire fino a un massimo di 4 anni, prevede la perdita degli interessi maturati col rimborso. Ha rendimento crescente annuale fino al 3,25% lordo, è sottoscrivibile da beneficiari di procedimenti successori svolti con Poste Italiane.

Buono Soluzione Futuro

Per ricevere una rendita futura in 180 rate mensili con durata da 65 a 80 anni d’età, acquistandone e alimentandone da 40 a 54 anni d’età. Maggiori versamenti incrementeranno la rata ricevuta.

Ecco i migliori Buoni Fruttiferi Postali per il 2024 suddivisi per rendimento

In vista della probabile riduzione del costo del denaro da parte della BCE col calo dell’inflazione, gennaio 2024 potrebbe essere un momento storico per acquistare i Buoni Fruttiferi Postali a rendimenti interessanti come quelli attuali, considerando che le circostanze potrebbero portare ad un calo drastico di questi ultimi entro l’anno. Di seguito i migliori BFP di inizio anno suddivisi per rendimento superiore all’1,50% lordo su cui varrà la pena investire:

Rendimento

Buono

Durata

6,00% lordo

5,25% netto

Buono Dedicato ai Minori

17-18 anni

5,00% lordo

4,37% netto

Buono Dedicato ai Minori

16 anni

4,00% lordo

3,50% netto

Buono Dedicato ai Minori

12-15 anni

3,50% lordo

3,06% netto

Buono Dedicato ai Minori

8-11 anni

3,25% lordo

2,84% netto

Buono Dedicato ai Minori

6-7 anni

Buono Soluzione Eredità

4 anni

3,00% lordo

2,62% netto

Buono Dedicato ai Minori

1 anno e 6 mesi-5 anni

2,75% lordo

2,40% netto

Buono Ordinario

20 anni

2,61% lordo

2,28% netto

Buono Ordinario

19 anni

2,50% lordo

2,18% netto

Buono 3×4

12 anni

Buono Rinnova

6 anni

2,48% lordo

2,17% netto

Buono Ordinario

18 anni

2,36% lordo

2,06% netto

Buono Ordinario

17 anni

2,25% lordo

1,96% netto

Buono 3×2

6 anni

2,23% lordo

1,95% netto

Buono Ordinario

16 anni

2,11% lordo

1,84% netto

Buono Ordinario

15 anni

2,01% lordo

1,75% netto

Buono Ordinario

14 anni

2,00% lordo

1,75% netto

Buono 4 anni Plus

4 anni

Buono 3×4

9 anni

Buono Risparmio Sostenibile

7 anni

1,90% lordo

1,66% netto

Buono Ordinario

13 anni

1,77% lordo

1,54% netto

Buono Ordinario

12 anni

1,75% lordo

1,53% netto

Buono 3×4

6 anni

Buono Rinnova

3 anni

1,70% lordo

1,48% netto

Buono Ordinario

11 anni

1,62% lordo

1,41% netto

Buono Ordinario

10 anni

1,53% lordo

1,33% netto

Buono Ordinario

9 anni

1,50% lordo

1,31% netto

Premio

3,50% lordo

3,06% netto

Buono 4 anni Risparmiosemplice

4 anni

 

Consigli per investire al meglio in BFP

A prescindere da quale categoria scegliere, prima di investire in Buoni Fruttiferi Postali è necessario considerare una serie di fattori, così da cogliere interessanti opportunità di consolidamento e crescita:

  • Definire gli obiettivi di investimento, poiché hanno caratteristiche adatte a tolleranze al rischio ridotte e offrono rendimenti garantiti in ogni caso; possono essere investimenti che prevedono di rinunciare a rendimenti superiori in cambio di sicurezza
  • Accettare di maturare tassi d’interesse ridotti rispetto ad altri asset, ma si consiglia sempre di considerare i tassi attuali con altre alternative dal rischio analogo, come Titoli di Stato e fondi comuni
  • Quantificare il rischio d’inflazione, che può erodere il potere d’acquisto ed i rendimenti dell’investimento in se, così come il loro valore reale se i Buoni Postali non sono adattati alla situazione economica
  • Definire un orizzonte temporale, considerando che i Buoni Fruttiferi hanno scadenze dai 3 ai 30 anni, periodo in cui i risparmi saranno vincolati, seppur sempre svincolabili; è quindi fondamentale decidere per quanto tempo si desidera mantenere l’investimento in base alle necessità di liquidità
  • Mantenere il capitale fino alla fine, considerando che i rendimenti saranno massimizzati se mantenuti fino alla naturale scadenza; si consiglia di valutare altri asset qualora si necessiti di liquidità in anticipo rispetto alla scadenza

Secondo ultime stime Economia-italia.com, a settembre 2020 vi sono circa 50 milioni di Buoni Fruttiferi Postali, dato che li conferma come strumenti di risparmio sempre garantiti e redditizi, dalla gestione passiva e semplificata, che svolgono un ruolo significativo in un periodo economico colpito prima dall’emergenza CoViD-19 e successivamente dai conflitti bellici.

A conti fatti, nonostante i rendimenti siano minori rispetto ad altri strumenti d’investimento e, nel futuro prossimo, potrebbero ridursi come già avvenuto rispetto a novembre 2023, esaminando i migliori BFP di inizio 2024 si notano interessi ancora importanti e appetibili per ogni soggetto che desidera proteggere le sue ricchezze, con la possibilità di farle maturare con orizzonti temporali differenti, a tassazione agevolata e senza costi aggiuntivi. Detto ciò, si può dire che questi prodotti marcati Poste Italiane rappresentano ancora una garanzia di sicurezza.

Elenco di Buoni Fruttiferi Postali in base al rendimento, dal più alto al più basso

Le tipologie di Buoni Fruttiferi Postali (BFP) possono cambiare nel tempo, e anche i tassi di rendimento associati a ciascuna tipologia possono variare in base alle condizioni di mercato e alla politica delle Poste Italiane. Tuttavia, posso fornirti un elenco generale delle diverse tipologie di BFP disponibili. Per i tassi di rendimento aggiornati, ti consiglio di consultare la Nostra Pagina dedicata o di rivolgerti a un ufficio postale.

In generale, i BFP possono essere raggruppati nelle seguenti categorie:

  1. Buoni Fruttiferi Postali Ordinari: Questi buoni hanno un tasso di rendimento fisso e una scadenza variabile, che può andare dai 3 ai 30 anni. Il rendimento aumenta con la durata dell’investimento e il capitale è garantito.
  2. Buoni Fruttiferi Postali indicizzati all’inflazione (BFPi): Il rendimento di questi buoni è legato all’andamento dell’inflazione in Italia. Sono progettati per proteggere il potere d’acquisto dell’investitore dall’erosione causata dall’inflazione. Hanno scadenze variabili, solitamente dai 5 ai 20 anni.
  3. Buoni Fruttiferi Postali Dematerializzati: Sono buoni emessi in forma elettronica, il che li rende più facili da gestire e trasferire rispetto ai buoni cartacei. Anche in questo caso, il rendimento è fisso e la scadenza può variare dai 3 ai 30 anni.
  4. Buoni Fruttiferi Postali per Minori: Questi buoni sono specificatamente progettati per gli investimenti a nome di minori e possono essere sottoscritti da genitori o tutori legali. Anche in questo caso, il rendimento è fisso e la scadenza può variare dai 3 ai 30 anni.

Ricorda che i tassi di rendimento possono variare nel tempo e in base alle condizioni di mercato. Per informazioni aggiornate sui tassi di rendimento e sulle tipologie di Buoni Fruttiferi Postali disponibili, ti consiglio di consultare  questa Nostra pagina dedicata con tutte le informazioni o di rivolgerti a un ufficio postale.

 

Conviene Investire in Buoni Fruttiferi Postali oggi
Sopra: un fac simile di Buono Postale

Differenza tra Buoni Postali ed Obbligazioni di Stato

I Buoni Fruttiferi Postali (BFP) e le Obbligazioni di Stato sono entrambi strumenti di investimento a reddito fisso, ma presentano alcune differenze chiave. Ecco un confronto tra i due:

  1. Emittente: I Buoni Fruttiferi Postali sono emessi dalle Poste Italiane, mentre le Obbligazioni di Stato sono emesse dal Ministero dell’Economia e delle Finanze del governo italiano. In entrambi i casi, si tratta di investimenti a basso rischio, ma le Obbligazioni di Stato sono direttamente garantite dal governo.
  2. Rendimento: I BFP offrono un rendimento fisso, che aumenta con la durata dell’investimento. Le Obbligazioni di Stato, invece, possono avere rendimenti fissi, variabili o misti, a seconda del tipo di obbligazione. In generale, le Obbligazioni di Stato tendono ad avere rendimenti più elevati rispetto ai BFP, ma il livello di rischio può variare leggermente.
  3. Liquidità: I BFP possono essere riscattati in qualsiasi momento presso un ufficio postale, anche se il rendimento è massimizzato se vengono mantenuti fino alla scadenza. Le Obbligazioni di Stato, invece, sono negoziate sul mercato secondario e la loro liquidità dipende dalla domanda e dall’offerta nel mercato. Questo significa che potresti essere in grado di vendere le tue obbligazioni di stato prima della scadenza, ma il prezzo potrebbe essere influenzato dalle condizioni di mercato.
  4. Tassazione: I rendimenti dei BFP e delle Obbligazioni di Stato sono soggetti a tassazione in Italia. Tuttavia, potrebbero esserci alcune differenze nella tassazione a seconda della tipologia di BFP o di Obbligazione di Stato. È importante informarsi sulle implicazioni fiscali prima di investire in uno di questi strumenti.
  5. Accessibilità: I Buoni Fruttiferi Postali possono essere acquistati presso gli uffici postali o tramite il sito web delle Poste Italiane. Le Obbligazioni di Stato, invece, possono essere acquistate attraverso banche, intermediari finanziari o piattaforme di trading online. In alcuni casi, le Obbligazioni di Stato possono essere acquistate direttamente dal governo tramite aste.

In sintesi, i Buoni Fruttiferi Postali e le Obbligazioni di Stato sono entrambi investimenti a reddito fisso e a basso rischio, ma presentano alcune differenze in termini di emittente, rendimento, liquidità, tassazione e accessibilità. Prima di investire in uno di questi strumenti, valuta attentamente i tuoi obiettivi di investimento, il tuo orizzonte temporale e le tue esigenze finanziarie.

Conviene investire su Azioni o Buoni Postali?

Decidere se investire in azioni o Buoni Fruttiferi Postali (BFP) dipende dai tuoi obiettivi di investimento, dalla tua tolleranza al rischio e dal tuo orizzonte temporale. Ecco alcune considerazioni generali che potrebbero aiutarti a decidere quale opzione sia più adatta a te:

  1. Rischio: Le azioni sono generalmente considerate un investimento più rischioso rispetto ai BFP. Investire in azioni implica una maggiore volatilità e il valore delle azioni può variare significativamente nel tempo. I BFP, invece, sono investimenti a basso rischio, con rendimenti garantiti e il capitale protetto.
  2. Rendimento: Le azioni hanno il potenziale per offrire rendimenti più elevati rispetto ai BFP, soprattutto nel lungo termine. Tuttavia, i rendimenti delle azioni sono incerti e dipendono dalle performance delle società e dalle condizioni di mercato. I BFP offrono un rendimento fisso, che è solitamente più basso rispetto ai possibili rendimenti delle azioni, ma più prevedibile e stabile.
  3. Liquidità: Le azioni sono generalmente più liquide dei BFP, poiché possono essere comprate e vendute facilmente sul mercato azionario. I BFP possono essere riscattati presso un ufficio postale, ma il rendimento è massimizzato se vengono mantenuti fino alla scadenza.
  4. Orizzonte temporale: Se hai un orizzonte temporale di investimento a lungo termine e sei disposto ad accettare una maggiore volatilità per ottenere rendimenti potenzialmente più elevati, le azioni potrebbero essere una scelta più adatta. Se preferisci un investimento a basso rischio con rendimenti garantiti e un orizzonte temporale più breve, i BFP potrebbero essere più appropriati.
  5. Diversificazione: Investire in azioni ti consente di diversificare il tuo portafoglio tra diverse società e settori, il che può aiutare a ridurre il rischio complessivo. I BFP, d’altra parte, sono un singolo tipo di investimento a reddito fisso, offrendo meno opportunità di diversificazione.

In conclusione, la scelta tra azioni e Buoni Fruttiferi Postali dipende dalle tue preferenze personali, dalla tua tolleranza al rischio e dagli obiettivi di investimento. Considera di consultare un consulente finanziario per discutere le tue esigenze specifiche e ricevere consigli personalizzati prima di prendere una decisione sull’investimento.

Quante tasse si pagano sui Buoni Postali?

Le tasse sui rendimenti dei Buoni Fruttiferi Postali (BFP) in Italia sono soggette a cambiamenti nel tempo e potrebbero variare in base alle leggi e ai regolamenti fiscali vigenti. Tuttavia, posso fornirti informazioni generali sulla tassazione dei BFP in base alle normative fiscali italiane fino a settembre 2021. Ti consiglio di verificare le informazioni più aggiornate e consultare un consulente fiscale per ricevere consigli personalizzati sulle tue specifiche circostanze.

In generale, i rendimenti dei Buoni Fruttiferi Postali sono soggetti all’imposta sostitutiva sul risparmio, con un’aliquota del 26%. L’imposta sostitutiva si applica alla differenza tra il valore del BFP al momento del riscatto e il valore nominale del BFP al momento dell’acquisto. In altre parole, l’imposta sostitutiva del 26% viene applicata solo sulla parte di interessi maturati durante il periodo di detenzione del BFP.

Tieni presente che le leggi fiscali possono cambiare e le aliquote fiscali possono variare nel tempo. Per informazioni aggiornate sulla tassazione dei Buoni Fruttiferi Postali, consulta questa Nostra pagina dedicata, l’Agenzia delle Entrate o un consulente fiscale professionale.

Cosa sono i Buoni Fruttiferi dematerializzati

I Buoni Fruttiferi dematerializzati sono la stessa cosa dei normali Buoni Postali emessi dalle Poste Italiane, ma non hanno una forma fisica tangibile, come un certificato cartaceo. Questi titoli vengono registrati elettronicamente, e la proprietà e le transazioni vengono tracciate attraverso un sistema di registrazione digitale.

La dematerializzazione dei titoli di investimento, come i Buoni Fruttiferi, offre diversi vantaggi rispetto alla forma cartacea tradizionale:

  1. Sicurezza: La dematerializzazione riduce il rischio di smarrimento, furto o danneggiamento dei certificati fisici.
  2. Efficienza: Le transazioni elettroniche sono generalmente più veloci e richiedono meno tempo e sforzo rispetto alle transazioni con titoli cartacei, il che facilita il processo di acquisto, vendita o trasferimento dei titoli.
  3. Riduzione dei costi: La dematerializzazione può ridurre i costi associati alla stampa, alla spedizione e alla conservazione dei certificati cartacei.
  4. Tracciabilità: Un sistema di registrazione elettronico consente di monitorare facilmente la proprietà e le transazioni relative ai Buoni Fruttiferi dematerializzati.

Negli ultimi anni, molti paesi e istituzioni finanziarie hanno adottato la dematerializzazione per i titoli di investimento, inclusi i Buoni Fruttiferi, per migliorare l’efficienza e la sicurezza del mercato finanziario. In Italia, i Buoni Fruttiferi Postali dematerializzati possono essere acquistati presso gli uffici postali o tramite il sito web delle Poste Italiane, e la proprietà viene registrata e gestita elettronicamente.

Posso comprare e regalare dei Buoni Postali a mio nipote minorenne?

Sì, è possibile acquistare dei Buoni Fruttiferi Postali (BFP) per un nipote minorenne. Puoi farlo scegliendo di intestare i BFP direttamente al minore o come “minore rappresentato”, il che significa che il minore è il beneficiario del BFP, ma è rappresentato da un adulto, solitamente un genitore o un tutore legale, fino a quando non raggiunge la maggiore età.

Per acquistare dei BFP a nome di un minorenne, dovrai fornire le seguenti informazioni e documenti:

  1. Documento d’identità del minore, come carta d’identità, passaporto o certificato di nascita.
  2. Codice fiscale del minore.
  3. Documento d’identità dell’adulto che rappresenta il minore (genitore o tutore legale).
  4. Codice fiscale dell’adulto che rappresenta il minore.

Puoi acquistare i Buoni Fruttiferi Postali per un minorenne presso un ufficio postale o, in alcuni casi, tramite il sito web delle Poste Italiane. Ricorda che, una volta intestati i BFP al minore, saranno di sua proprietà e il rendimento accumulato sarà attribuito a lui. Tuttavia, il rappresentante legale sarà responsabile della gestione dei BFP fino a quando il beneficiario non raggiungerà la maggiore età.

In caso di mia morte, a chi andranno i miei Buoni Postali?

In caso di morte del titolare di Buoni Fruttiferi Postali (BFP), la proprietà dei buoni passa agli eredi legali, in base alle leggi sulla successione vigenti in Italia. La successione può essere regolata tramite un testamento, in cui il titolare dei BFP può specificare a chi debbano andare i buoni dopo la sua morte, oppure in assenza di testamento, la successione sarà regolata secondo le norme previste dal codice civile italiano.

Gli eredi legali possono richiedere il riscatto dei BFP presso un ufficio postale, presentando la documentazione necessaria, che può includere un certificato di morte, una dichiarazione di successione, un atto notarile o altri documenti rilevanti a seconda della situazione specifica.

È importante notare che la successione e la trasmissione dei Buoni Fruttiferi Postali possono essere soggette a imposte e tasse, a seconda delle leggi fiscali italiane vigenti. Pertanto, è consigliabile consultare un avvocato specializzato in diritto successorio o un consulente fiscale per ricevere consigli personalizzati sulle tue specifiche circostanze e per garantire che la trasmissione dei BFP avvenga nel modo più efficiente possibile dal punto di vista fiscale e legale.

Ricapitolando: conviene investire in Buoni Postali?

Come abbiamo visto, se si comprano dei Buoni Postali per diversificare il proprio portafoglio titoli, e mettere un po’ di soldi ” al sicuro” questo si può considerare ancora un buon investimento, nonostante i rendimenti non siano molto alti. Quindi sì anche nel 2023 i Buoni Postali possono considerarsi un buon investimento, molto sicuro e a reddito fisso.

Va detto che i rendimenti dei Buoni postali però sono inferiori al rendimento di qualche obbligazione di Stato italiana.

In particolare, se si vuole investire nel lungo periodo i BTP – Buoni del Tesoro Poliennali a 10 anni, hanno de rendimenti molto più alti, specialmente ora che sono stati aumentati a causa dell’inflazione.

Qui cerchiamo di rispondere a queste domande che si fa il piccolo risparmiatore, cioè se i Buoni Fruttiferi Postali sono ancora dei buoni investimenti da fare, considerando i loro rendimenti , tassazione ed interessi.
Molti esperti di finanza, non considerano nemmeno più i Buoni Postali un investimento vero e proprio per il loro basso rendimento. E’ più diventato un modo intelligente per risparmiare soldi, perché si riesce sempre a riavere per intero il capitale versato e gli interessi pattuiti al momento della stipula del contratto. Coni Buoni di Poste italiane,  non si hanno i problemi e le incertezze che ultimamente hanno caratterizzano gli istituti di credito italiani in quanto sono garantiti dallo Stato.

Un’altra caratteristica che fa dei BFP uno dei migliori strumenti di risparmio in Italia, è il taglio minimo con cui si possono comprare. Sono solo 50 euro che, insieme alle varie tipologie come i Buoni Fruttiferi Postali per minorenni che vedremo di seguito, ne fanno uno strumento finanziario da tenere in considerazione se si vuole iniziare a mettere via del denaro per poi spenderlo come più ci piace.

In questo periodo in cui l’inflazione è tornata a farsi sentire, i Buoni Postali sono tornati di interesse per gli investitori italiani.

Attenzione però: i rendimenti offerti dai Buoni sono comunque ben al di sotto dell’inflazione – che nel 2022 è arrivata quasi al 10% e che nel 2023 dovrebbe però scendere – quindi bisogna fare i propri conti.

I Buoni rimangono comunque una ottima scelta per il Nostro risparmi, per la diversificazione del Nostro portafoglio titoli, specialmente se abbiamo un profilo di rischio di un investitore alle prime armi.

Cosa sono e come nascono i Buoni Fruttiferi Postali:

Per anni, le famiglie italiane  hanno investito in BFP, che sono titoli garantiti dallo Stato; ora che Poste Italiane   é diventata una Società per Azioni non cambia nulla, i Buoni Postali continueranno ad essere emessi dalla Cassa deposito e Prestiti e i Buoni Fruttiferi Postali continuano ad essere garantiti dallo Stato per un importo illimitato.

I Nostri nonni, i Nostri zii, hanno fatto fortune con i Buoni Postali, quando negli anni ’60 e ’70 davano alti interessi, rendimenti di tutto rispetto – i Buoni Fruttiferi Postali, erano un  modo per risparmiare soldi –  che niente avevano a che invidiare all’investimento nelle azioni, con la differenza che qui non c’é il pericolo di perdere soldi.

La lira aveva toccato un’inflazione annua del 15% ed oltre, quindi gli interessi sulle obbligazioni e sui Buoni Postali erano molto alti, ma ormai non ci sono più Buoni Fruttiferi che danno quasi il 20% di interessi all’anno, quelli ormai sono storia, e speriamo rimangano tali, perchè altrimenti significa che l’inflazione sarebbe salita ben al di sopra del 20% annuo.

Buoni Fruttiferi e risparmio postale: 

I Buoni fruttiferi postali, non sono altro che una delle prime opzioni di risparmio postale, insieme al libretto postale, è un tipo di risparmio che viene in mente al risparmiatore. Se oggi si va a parlare con un consulente finanziario di Poste italiane, te lo dice chiaramente. Se hai un po’ di soldi da investire non consiglia certo i Buoni Postali o il libretto postale. Si tratta di un tipo di risparmio postale che da pochi interessi – come vedremo – anche se gli va riconosciuto che sono garantiti dallo Stato, che di questi tempi, non è poco.

Oggi come oggi, Poste italiane si è modernizzata, dopo la quotazione in Borsa della società dal 2015, ha rinnovato le offerte per i Buoni. Oggi il risparmiatore che ha scelto poste per conservare i suoi soldi, può investire anche in diversi modi. Ci sono i fondi comuni postali, risparmiare con postepay evolution, piani di accumulo per minorenni, o altri tipi di operazione di carattere “risparmio gestito”, che però non danno la certezza matematica del capitale a rischio zero che danno i Buoni Postali.

I Buoni Fruttiferi sono investimenti sicuri perchè garantiti dallo Stato

Investire in Buoni Fruttiferi Postali, significa avere la certezza di riprendersi tutti i soldi investiti, più gli interessi pattuiti.

Lo slogan “I buoni postali sono garantiti dallo Stato” è ancora vincente tra i consumatori ed è di facile presa.

In periodi di incertezza, i Nostri soldi sono comunque custoditi praticamente dallo Stato italiano e prima di perderli, deve fallire l’intera nazione, cosa possibile sulla carta, ma che non è mai avvenuta finora.

Imposta di Bollo e tassazione

  • La tassazione è agevolata, cioè è di 12,50% sui rendimenti.
  • L’Imposta di Bollo è uguale agli altri redditi da capitale, cioè sotto i 5000 euro di valore dei Buoni non si paga, mentre sopra, si paga il 2 per mille o 0,2%.

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Immagine sopra: un Buono Postale cartaceo
Un Buono Fruttiferi Postale cartaceo

 

Novità Buoni Fruttiferi Postali 2024, come aumentano i rendimenti:

Piccoli investimenti dal basso rischio sono ormai elementi immancabili nella vita economica dell’italiano medio, per custodire al sicuro i suoi risparmi e farli maturare nel tempo. Interessanti prodotti sono i Buoni Fruttiferi Postali, che da agosto 2022 hanno visto i loro rendimenti aumentare esponenzialmente dopo anni d’immobilità.

La forma di risparmio preferita negli anni ’80 e ’90 sta finalmente tornando in voga, con interessi che non raggiungono ancora i livelli storici, ma sono decisamente più elevati rispetto agli anni scorsi per contrastare l’inflazione. Cosa è successo? Di quanto sono aumentati i rendimenti dei Buoni Fruttiferi Postali? Conviene investirvi oggi?

Cosa c’è dietro ai rendimenti aumentati dei BFP?

E’ il 6 luglio 2022 quando il Ministero dell’Economia e Finanze emana un decreto apposito per proteggere i Buoni Fruttiferi Postali, portando al rialzo i loro rendimenti. Motivo principale della manovra è la salvaguardia dei risparmi contro l’inflazione, a luglio al 7,9% secondo Istat, che ha causato il rialzo dei tassi BCE e di conseguenza dei rendimenti dei prodotti statali. La decisione è stata studiata anche da Cassa Depositi e Prestiti, che emette i BFP.

Di quanto aumentano i rendimenti dei Buoni Fruttiferi?

ULTIMO AGGIORNAMENTO Gennaio 2023

  Tipo di Buoni

 Durata

 Scadenze

 Rendimenti precedenti

 Rendimenti attuali

 Aumento rendimenti massimi

 Ordinari

 20 anni

Quadriennale prima, annuali successive

Da 0,05% a 0,30%

  3,50%

+566,66%

  3×2

6 anni

Triennali

Da 0,20% a 0,50%

  3,00%

+250,00%

  3×4

12 anni

Triennali

Da 0,10% a 0,50%

  3,25%

+300,00%

  4×4

16 anni

Quadriennali

Da 0,20% a 0,75%

 SOSPESO

( non emesso)

+300,00%

  4 Anni Risparmio semplice

4 anni

Quadriennale

0,25%+0,50%

  1,50%

+200,00%

  Dedicato ai minori

Fino a 18 anni

Annuali

Da 0,50% a 4,50%

  6,00%

+40,00%

  Soluzione eredità

dedicato a chi eredita altri Buoni o Libretti postali

 4 anni

Triennali

Da 1,00% a 3,00%

   3,25%

0%

  4 Anni Plus

4 anni

Quadriennale

Non disponibili precedentemente 

   3,00%

 

 

Nuovi Buoni Fruttiferi Postali di Poste Italiane 2024

Ecco le nuove offerte di Poste Italiane: gli ultimi buoni postali con interessi e scadenze
Nome Buono Postale Interessi lordi a scadenza
3 Anni Plus sospeso
Buoni 3x2 3,00%
Buono Risparmio Sostenibile 2,50%
Buono 3x4 3,25%
Buoni Ordinari 3,50%
Buono 4 anni risparmio semplice 1,50%
Buono dedicato ai minori 6,00%
Buono soluzione eredità 3,50%

 

La variazione, che varrà per tutta la loro durata, interesserà solo le nuove sottoscrizioni, mentre i Buoni già in corso continueranno a maturare il rendimento precedente, eccetto quelli rinnovati che assumeranno i nuovi tassi.

Come in precedenza, il taglio minimo sarà di 50,00 euro e non richiederanno deposito titoli, possono essere sottoscritti in uffici postali o online in forma cartacea o dematerializzata: se i cartacei diventano infruttiferi dal giorno successivo alla scadenza, i dematerializzati non corrono tale rischio. Ai sensi del D.P.R. 256/1989 sono cedibili in caso di cointestazione, davanti a decesso di uno degli intestatari a favore dei cointestatari superstiti.

Perchè i Buoni Fruttiferi Postali tornano ad essere apprezzati?

I BFP sono una vecchia conoscenza degli italiani sin dagli anni ’80, quando fino agli anni ‘2000 presentavano interessanti rendimenti dal +35% al +100%. Molti di essi non sono più disponibili e negli anni hanno visto i loro interessi ridursi drasticamente, raggiungendo quasi lo 0%.

Seppur con margini di profitto ridotti, secondo Poste al 2022 sono circa 47 milioni i BFP sottoscritti dagli italiani, con una raccolta 2021 di 281 miliardi di euro, dato che li conferma strumenti dal rischio irrisorio grazie alla garanzia dello Stato Italiano e ideali per custodire il proprio capitale. Oggi, complice l’inflazione forte, sono finalmente tornati ad avere rendimenti importanti, che raggiungono il 3% nei 4×4 e il 3,5% nei Dedicati ai Minori, percentuali viste negli ultimi anni solo in altri asset come ETF, fondi comuni o obbligazioni.

Se escono di scena i 5×5, dalla durata di 25 anni e rendimenti lordi fino all’1,50%, che risultavano tra i più performanti, arrivano i 3 Anni Plus, sul breve termine con l’1%/anno, che rappresentano la soluzione ideale per tutti coloro che hanno bisogno di liquidità maturata a stretto giro.

Altro loro punto di forza è l’assoluta sicurezza: anche in caso di disinvestimento prima delle scadenze previste non si rischiano perdite di capitale, riferendosi sempre al loro valore nominale. Infine, da ricordare anche l’assenza di costi di sottoscrizione e un’aliquota agevolata al 12,5%, rispetto al 26% di altre forme d’investimento.

Differenze tra Buoni Fruttiferi Postali, libretti postali e Titoli di Stato

Se si pensa agli investimenti sicuri, oltre ai BFP impossibile non pensare anche ai libretti postali e ai vari Titoli di Stato italiani, anch’essi soluzioni ideali per mantenere e accrescere i propri risparmi. Nonostante siano considerati erroneamente analoghi, se non identici, presentano però alcune differenze sostanziali:

  • I libretti postali sono anch’essi emessi da CDP e garantiti dallo Stato Italiano, ma non sono interessati dal decreto del MEF e mantengono quindi rendimenti lordi allo 0,001% per gli ordinari e fino a 0,56% per gli smart, con aliquota al 26%
  • I Titoli di Stato hanno andamenti che si aggiornano a ogni asta in funzione delle condizioni di mercato, cosa che riguarda specialmente quelli indicizzati all’inflazione, presentando rendimenti lordi fino al 3,4%, mentre possono essere venduti sul mercato secondario sfruttando le differenze di prezzo

Da ricordare inoltre che gli incrementi di rendimento hanno riguardato anche i conti deposito, trainati dall’aumento dei tassi d’interesse della BCE, che li ha portati ad avere interessi lordi fino al 3,20%.

Conviene sottoscrivere Buoni Fruttiferi Postali dai rendimenti aumentati?

Inflazione in corsa e ormai verosimile rischio di recessione stanno rendendo difficile la vita di molti  italiani, che ricorrono a nuovi modi per salvaguardare i loro risparmi. Oltre a BTP e conti deposito, anche i Buoni Fruttiferi Postali hanno avuto un considerevole aumento dei rendimenti e per questo risultano estremamente convenienti rispetto al pochi mesi fa del 2023 e dopo che per anni hanno rasentato lo zero.

Rischio minimo, per interessi sicuramente inferiori a quelli dagli anni ’80 ai primi ‘2000, ma che negli odierni scenari tutt’altro che rosei riescono a proteggere il capitale creando anche rendite sul medio-lungo periodo, rappresentando un importante aiuto economico anche per soggetti poco abituati agli investimenti. Strumenti assolutamente validi, sicuri e dalla gestione passiva, che non presentano alcun costo aggiuntivo e godono di tassazione agevolata.

A conti fatti, previa una base minima d’educazione finanziaria e conoscenza dei meccanismi, investirvi è una scelta indubbiamente consapevole.

Ma c’è di più: l’inflazione in USA è arrivata a 0% e anche in Europa la disinflazione sta facendo il suo lavoro e tra poco i dati dovrebbero coincidere con quelli europei.

Avere dei titoli statali garantiti a zero spese che riescono a darti il 3% e oltre è sicuramente un buon affare.

Aspetti positivi nell’investire in Buoni Fruttiferi Postali:

  1. Perché é un investimento sicuro, garantito dallo Stato
  2. Le tasse da pagare sui BFP sono la metà degli altri investimenti finanziari, cioé si dovrà pagare il 12,5% sugli interessi maturati, questo lo Stato lo fa’ per spingere il risparmiatore ad investire in Buoni Postali, ed é sempre stato un incentivo che ha ben funzionato negli anni.
  3. Ogni città o paese ha un proprio ufficio postale da dove – volendo – questi buoni si possono ritirare.
  4. Ottimi per piccole rate di investimento, ancor più se fatto per minori ( uno dei migliori tipi di buoni, secondo Noi), anche chi guadagna pochi soldi si può permettere un piano di accumulo di 50 euro ogni mese, per esempio.

Aspetti negativi nell’investire in Buoni Fruttiferi Postali:

I BFP hanno bassi rendimenti in questo periodo, é questa la ragione per cui – come si diceva all’inizio – questo tipo di investimento é in realtà da considerarsi più un tipo di risparmio con un minimo di interesse percepito e se uno vuol proprio guadagnare soldi , deve guardare al mercato azionario.

buoni fruttiferi postali , buoni postali ultima emissione
I Buoni Fruttiferi si possono acquistare presso tutti gli uffici di Poste Italiane

Rendimento Buoni Fruttiferi Postali 18 mesi

Per chi vuole fare un investimento a breve termine, Poste Italiane mette a disposizione i BFP a 18 mesi, un investimento che come potete vedere di seguito, non frutta tantissimo, ma come per gli altri buoni si ha la certezza di riprendere il capitale al 100%.

Buoni Fruttiferi A 3 anni PLUS

Come potete vedere qui sopra, si tratta di un Buono postale a 3 anni Plus, cioè per riscuoterne gli interessi bisognerà aspettare che si maturino dopo 3 anni della stipula.

Si può riscuotere prima, ma in tal caso non si avranno gli interessi.

Il rendimento è del 0,40% annuo.

Non ci sono spese, le tasse con ritenuta alla fonte sono sempre di 12,5% sugli interessi lordi.

Per minori: Serie TF118A190124 

Caratteristiche principali: é sicuramente uno dei modi più tradizionali per mettere da parte soldi per i nuovi nati, un piccolo piano di accumulo di capitale che con il tempo potrà servire al minore nel momento in cui diventerà maggiorenne e potrà gestirsi da solo questa risorsa.

Come tutti sanno, uno dei vantaggi dei Buoni Fruttiferi Postali è quello di poter versare ogni mese una quota anche minima di 50 euro, per questo motivo questo BFP é adatto a tutte le famiglie, anche quelle meno abbienti; in questo modo possono sempre accumulare un piccolo capitale per il pargolo; i rendimenti di questi Buoni Postali, li potete trovare nell’articolo di approfondimento di cui sopra.

Regime fiscale: il 12,50% sugli interessi positivi.

Simulazioni investimento su Buoni Postali per Minori 

Sono calcoli fatti presumendo che l’investimento si faccia il giorno della nascita del minore e si mantenga per 18 anni, giorno in cui il minore diventa maggiorenne e potrà riscuotere il buono:

  1. Se Investo 1.000 euro alla nascita, a 18 anni il ragazzo potrà avere un valore di rimborso netto intorno ai 2.000 euro
  2. Se investo 10.000 euro alla nascita, a 18 anni il ragazzo potrà avere un valore di rimborso netto intorno ai 20.430 euro
  3. Se investo 3.000 euro alla nascita, a 18 anni il ragazzo potrà avere un valore di rimborso netto intorno ai 6.129 euro

Come acquistarli online:

Da oggi non serve più recarsi di persona ad uno degli sportelli di Poste Italiane per comprare dei Buoni Postali, basta essere possessori di un conto corrente BancoPosta online, oppure di BancoPosta Click e si ha il diritto di comprare Buoni Postali Online in forma dematerializzata dall’importo preferito (un multiplo di 50 euro).
buoni postali rendimenti e calcolo interessi

Come regalarli ai ragazzi:

I Nuovi Buoni Fruttiferi Postali   hanno tanti vantaggi ma anche lo svantaggio che non si può più fare come sempre si è fatto.
Oggi se un nonno si reca alle Poste per regalare un Buono Fruttifero al nipote, non può fare come prima: ci vogliono i dati del nipote, nel senso che ci vogliono i documenti di riconoscimento.
Questo che può sembrare un falso problema, in realtà sta creando non poco malcontento tra persone che sono i migliori clienti. I BFP comunque, rimangono uno dei migliori metodi di risparmio per bambini. al pari di alcuni Conti Deposito o Piano di Accumulo.
ATTENZIONE: non comprate Buoni Postali cartacei che potrebbero andare persi o rovinati, come il pensionato che li ha nascosti nel camino, camino che non veniva utilizzato da anni e che poi la moglie ha acceso in inverno per risparmiare sul gas. Ora quei Buoni non esistono più e non verrà più risarcito. Comprate i Buoni Postali dematerializzati.

Buoni Fruttiferi Postali che non sono più in emissione:

Buoni Fruttiferi Postali che non sono più in emissione:

Buoni Postali o Libretti di risparmio postale?

Recentemente, Poste Italiane sta proponendo ai suoi clienti che hanno dei libretti di risparmio postale aperti, con un capitale importante, il passaggio di questi risparmi sui Buoni Fruttiferi. Sostengono che tra libretti postali e Buoni conviene avere questi ultimi perchè non ci si paga il bollo di 34 euro l’anno.

In effetti è proprio così.

 

Altre risorse utili:

Altri investimenti con Poste Italiane:

Investimenti del momentoLibretto di Risparmio –  Azioni di PosteAzioni Poste per dipendentiPerchè diversificare quando si investeBancoposta cedola dinamicaTrading BancopostaFondi Comuni di PostePiani di Accumulo – PACPensione integrativa

Come investire i Nostri soldi, alcuni approfondimenti:

 Sapere dove investireCome investire oggiInvestire nel lungo periodoCos’è un investimento

Ricapitolando: vai agli articoli per scoprire qual’é il Buono Fruttifero Giusto per TE

Investimenti simili ai Buoni Postali :

Fondatore di Economia-Italia.com nel 2014 trader e pubblicista finanziario, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia. Ha collaborato con diverse testate online, in cui ha scritto di economia e finanza fin dal 2007.

46 commenti

    1. Paragonare un Buono Postale ad un'azione, è come paragonare un cane ad un leone, sono 2 quadrupedi, ma totalmente diversi tra loro.

      1. Poi personalmente credo che i rendimenti siano assolutamente insufficienti e del tutto inadeguati all’attuale situazione inflazionistica italiana. un buono postale degno di tale nome
        non dovrebbe rendere, fin dal primo anno ,oggi, meno del 4,5% . solo allora si potrebbe parlare di investimento decoroso. il resto sono solo chiacchiere che non valgono nulla!

    2. Scherziamo un po'….! il cane ti lecca ma il leone ti mangia ….dipende dalle preferenze…ahahaha! meglio stare in campana in questo momento di declino!!!

  1. Incredibile che nel 2016 bisogna tornare a comprare buoni postali, se me lo avessero detto 20 anni fa', gli avrei riso in faccia.

    Buon 2016, italiani.

    1. E avresti fatto male perchè comprando un BFP ordinario da 10.000.000 di lire nel 1996, ora avresti quasi quintuplicato il capitale…

      ** Valore del Buono al netto della ritenuta fiscale 23.006,06 euro 44.545.944 lire

  2. Ho azioni Deutsche Bank e vorrei venderle e prendere i buoni postali, tanto peggio di così non può andare.
    Qualcuno può darmi dei consigli? Grazie

    1. bisogna essere coscienti che il termine comprare non è giusto, il termine corretto è "prestare". Prestare i propri risparmi allo stato Italiano con 2 mila 500 miliardi di debito pubblico?. Esempio attuale è l'Argentina, sono 16 anni che gli Argentini che hanno prestato i soldi allo stato, non hanno più un Pesos. SE si ha fiducia nello stato Italiano allora prestategli i vostri risparmi,

  3. AVEVO INVESTITO IN BUONI POSTALI NEGLI ANNI 80 E DEVO DIRE MI TROVAI MOLTO BENE.
    IN QUELL'EPOCA IO E MIA MOGLIE LAVORAVAMO , ANCHE IL FIGLIO PIU' GRANDE E QUELLO PIU' PICCOLO STUDIAVA.
    SIAMO RIUSCITI A METTERE VITA 1 STIPENDIO SANO, OGNI MESE COMPRAVAMO SOLO BUONI POSTALI.
    FACEVAMO TUTTI E DUE GLI OPERAI NELLA STESSA FABBRICA DI SCARPE, NEL GIRO DI 10 ANNI ABBIAMO COMPRATO SIA LA CASA CHE CAMBIATO LA MACCHINA E FATTO STUDIARE IL FIGLIO PIU'ì PICCOLO, ANCHE GRAZIE AI BUONI POSTALI, PER QUESTO VOGLIO RIPRENDERLI.
    GLI INTERESSI NON SONO QUELLI DI UNA VOLTA MA E' UN MODO PER METTERE VIA I SOLDI CHE POI TI SERVIRANNO, ORA CI SONO NATI I NIPOTI E LI LASCEREMO A LORO.
    BUONA SERATA DA ANTONIO ED ANNA DI PESCARA

  4. Salve a tutti, ho visto molti commenti e volevo portarvi la mia esperienza:
    io ho iniziato circa 20 anni fa a comprare buoni postali, all'epoca lavoravo e il mio stipendio non era altissimo, ma mi pigliavo sempre i miei buoni, ho continuato quando sono andato in pensione 5 o 6 anni fa, era il 2010, circa.
    In pratica io prendo tutti i soldi che mi avanzano dalla pensione e li metto in Buoni postali.
    In pratica uso questi benedetti ( è proprio il caso di chiamarli benedetti per me) buoni fruttiferi postali come un libretto di risparmio, prendo una piccola pensione, ma non ho molte spese a volte riesco a prendere anche 300 euro di buoni al mese, come ho fatto a settembre scorso.
    In questi 20 anni ho:
    cambiato 2 macchine
    cambiato 3 scooter
    fatto le vacanze in montagna ( in estate, il mare non mi piace) tutti gli anni
    fatto molti regali ai miei nipoti.
    Tutto grazie a questi buoni, con cui ho guadagnato poco di interessi a dire la verità, ma i cui soldi ho avuto a disposizione appena mi sono serviti, un giorno per quell'altro, ci ho pagato pochissimo di tasse, cosa si può volere di più?
    Peccato che in questi ultimi tempi sono scesi così in basso, ma io continuo a comprarli, quando avanzo 100 o 200 euro dalla pensione vado alle Poste e li compro, cioè praticamente tutti i mesi.
    Anche quest'anno mi farà 3 settimane di vacanza in montagna.

    1. Signora il Suo commento è quello che ci piace di più.
      E’ proprio questo lo spirito dei Buoni Postali, avere un risparmio sicuro, affidabile, pagando poche tasse sui pochi interessi che ci da
      Zero spose, tasse basse, sicurezza di riprendere i soldi quando vogliamo

      E’ questa la forza dei Buoni Fruttiferi di Poste Italiane

  5. io avevo comprato l'anno scorso la serie ja1 al'inflazione extra, ma mi hanno richiamata dicendo che me l'hanno sospesa,perchè non gli conviene darmi quegli interessi,troppo alti. comportamento incredibile, personalmente non mi fido più delle poste, credo che non comprerò più nulla.

    1. La differenza tra Buoni Fruttiferi Postali dematerializzati e non, in pratica non esiste.
      Per 'dematerializzato', uno strumento finanziario significa che non è reale, in pratica un BFP dematerializzato non è altro che un numero nel suo conto corrente postale, mentre uno materiale è un Foglio con su scritto 'Buon Fruttifero Postale', quindi non c'è differenza di interesse tra un dematerializzato ed uno reale.

  6. Mio marito aveva investito diverse migliaia di euro in buoni postali fruttiferi, ad inizio del 2016 è venuto a mancare, io ho fatto tutti i passi per venire in possesso di questi buoni, ma ci sono dei problemi. Pare che mio marito avesse messo tutto a nome suo, meno che alcuni buoni, comprati sempre dal Nostro conto corrente ma messi a nome di un'altra persona.
    Questa persona è una donna straniera, io non capisco come mai mio marito abbia comprato dei Buoni Fruttiferi ad una straniera, io credo si sia sbagliato, sono pochi soldi, ma comunque, nel giro di 2 anni ha comprato quasi 2.000 euro di buoni ordinari e li ha messi a nome di questa straniera che si chiama Olga.
    Cosa devo fare, ora? come posso riprendere questi soldi? allo sportello delle Poste mi hanno detto che devo fare una denuncia, ma con tutti i soldi che vogliono gli avvocati mi conviene? e se perdo la causa invece di 2.000 euro che dovrei riprendere ne dovessi venire a pagare altrettanti???

  7. mio padre 92 anni possiede un gruzzoletto investito in fondi comuni d'investimento sicav ,vorrei che spostasse il gruzzolo su bfp intestato solo a se stesso cosi che alla sua morte apertura successione con testamento io e mia sorella possiamo venirne in possesso.che ne pensate è una scelta giusta?

    1. Certamente, basterà fare dei Buoni Postali COINTESTATI ( a tutti e 3, cioè, il padre e i 2 figli) e alla morte di 1 cointestatario, gli altri 2 AUTOMATICAMENTE ne diverranno proprietari ( senza necessità di fare una pratica di successione).
      ATTENZIONE: in alcuni casi ci sono uffici postali che vogliono una pratica di successione, ma sbagliano, nel caso ve la dovessero chiedere, basta che vi rivolgiate ad un avvocato specializzato e con pochi euro vi farete fare una lettera in cui specifica che vi sono già sentenze della Suprema Corte di Cassazione, che asseriscono questo.

  8. Vorrei sapere il parere vostro: ho 12000 euro fermi su libretto e rischio che a fine anno mi scalino l'imposta di bollo di 35 euro quindi tra tasse sugli interessi e interessi e imposta vado sotto. Ora vorrei spostare i miei 12000 su di un buono fruttifero , quale mi consigliate? Si paga anche li l'imposta superati i 5000? E in tal caso rischio di ritirare a fine buono meno del mio capitale? Grazie aspetto risposta

    1. Certo, se si superano i 5.000 euro si paga l'imposta di bollo anche sui Buoni Postali.
      Se le conviene o meno deve calcolarlo in base al rendimento, a quanti anni vuole tenerli, al tipo di buono che prenderà, ma eccezioni a parte, conviene comprarli, ovviamente.

    2. Purtroppo le Nostre TOS non ci permettono di dare consigli finanziari ad personam.
      Buona serata.

  9. Salve anche io ho un libretto postale e vorrei acquistare dei buoni ma alle poste mi hanno sconsigliato dicendo che si paga lo stesso il bollo e consigliato d'investirli su dei fondi ma a me non mi convince. Per non pagare l'imposta di bollo devo acquistare dei buoni sotto i 5 mila euro ok ma se se ne acquisto più di uno non si somma? es. due o tre da 4 mila euro la somma supera sempre i 5 mila euro quindi l'imposta si paga ugualmente o ho sbagliato a capire alla posta..

  10. Caro Anonimo, non ascolti l'impiegato delle poste a cui, in base a dove è necessario "rimpolpare" le casse dell'azienda, viene detto di proporre libretti, buoni fruttiferi o poste vita.
    Con questo non voglio direi che i BFP diano problemi: sono gli unici titoli garantiti dallo stato e sicuri "quasi" al 100%, componendo a ragione a formare la base della piramide del portafoglio di molti investitori italiani. Stia però attento a cosa viene proposto alle poste perché quei "consigli" non seguono mai l'interesse del cliente. Cordialmente

    1. Dipende cosa vuole fare con questi 5000 euro, quanto è disposto a rischiare.
      Chi ha solo 5000 euro di solito si tiene questi soldi al sicuro, quindi può aprire un Conto Deposito, con interessi che si aggirano intorno all'1% annuo.
      Se invece questi non sono gli unici soldi che ha e che ha deciso di rischiare, può cercare di investirli in un fondo comune obbligazionario con alti rendimenti, fermo restante che si tratta di un investimento comunque che comporta i suoi rischi

    1. Come abbiamo ripetuto più volte, i Buoni Fruttiferi Postali possono essere un buon investimento, ma più che altro sono una buona forma di risparmio.
      Se si ha qualche migliaio di euro di risparmi, meglio averli in Buon Postali che in un conto corrente, o peggio ancora tenerli in casa.

  11. Sto comprando 100 euro di Buoni Postali ordinari tutti i mesi, ogni volta che mi arriva la pensione.
    Non faccio una particolare sottoscrizione, però ogni volta che mi arrivano i soldi della pensione metto via 100 euro in Buoni delle Poste-.
    Ormai son quasi 3 anni che faccio così e ho messo da parte i soldi per un sogno che avevo da giovane e che ora diventerà realtà: comprarmi una bella Moto Guzzi.
    Ho 65 anni ed ho ancora tanti progetti

  12. Compro 50 euro di buoni postali tutti i mesi per mio nipote.
    Mio nipote ha ormai 7 anni e da 5 ogni mese gli compro 50 euro di buoni fruttiferi postali.
    Ora mio nipote ha già 3.000 euro risparmiati in Buoni Postali.
    Sono molti? Sono pochi? Non lo so, so che se Dio vorrà a 18 anni avrà 9.000 euro da parte.
    Sono un pensionato che prende 950 euro al mese, ho solo questo nipote e non gli faccio altri regali.
    Lui alla maggiore età avrà a disposizione quasi 10 mila euro se si vorrà comprare un’auto, oppure se vorrà iscriversi all’università e se vorrà andare ad abitare lontano, oppure con questi risparmi ci potrà aprire una piccola attività insomma: con un piccolo sacrificio da parte mia potrà iniziare la sua vita in società in modo autonomo e molto diverso da tanti suoi coetanei.
    A volte il risparmio in Italia non è considerato bene come dovrebbe essere

  13. Buongiorno. Siete sicuri di aver scritto correttamente i tassi di rendimento dei bfp?
    Dal 6 luglio mi risulta che la Cassa Depositi e Prestiti , con Decreto Ministeriale, abbia alzato i tassi di rendimento per i bfp.
    Esempio, per il BFP 4×4 mi risulta:
    Periodo di possesso Rendimento effettivo annuo lordo
    alla fine del 4° anno 1,00%
    alla fine del 8° anno 1,50%
    alla fine del 12° anno 1,75%
    alla fine del 16° anno 3,00%

    Provate a simulare il rendimento di un bfp sul sito di poste italiane.

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