I fondi comuni di investimento sono strumenti di risparmio gestito che consentono di diversificare il patrimonio delegando le scelte a una società di gestione. In questa pagina trovi guide, confronti, metodologia di analisi e gli ultimi articoli pubblicati. L’ordine cronologico degli articoli elencati in basso determina l’ultimo aggiornamento effettivo della categoria.
Metodologia e criteri di valutazione
La redazione valuta i fondi comuni di investimento sulla base di documentazione pubblica (prospetto, KID/KIID, regolamento del fondo, rendiconti) e dati di mercato. Usiamo criteri oggettivi e ripetibili:
Obiettivo e politica di investimento: coerenza tra benchmark, stile (value/growth, large/small cap), aree geografiche e settori.
Costi totali (TER): incidenza su orizzonte 3–5–10 anni; presenza di commissioni di performance e modalità di calcolo.
Rendimento e rischio: serie storiche, volatilità, drawdown massimo, rapporto di Sharpe e/o Sortino.
Stabilità del team e processo: track record del gestore, turnover di portafoglio, filosofia disciplinata.
Tracking vs benchmark: tracking error, active share (per fondi attivi); tracking difference (per fondi indicizzati).
Sostenibilità e vincoli: eventuali criteri ESG/SFDR, rischi regolatori/fiscali.
I contenuti sono divulgativi e non costituiscono consulenza personalizzata o invito all’investimento.
Obbligazionari: governativi, corporate, high yield, inflation-linked; rischio tasso/credito variabile.
Bilanciati/Allocation: mix azioni/obbligazioni con pesi statici o dinamici (target risk, target date).
Flessibili/Multi-asset: ampia delega al gestore su asset class e coperture.
Indicizzati (index funds): replicano un indice; costi più bassi, tracking difference da monitorare.
Money market: liquidità di breve; rischio basso, rendimento contenuto.
Altri aspetti utili: classe di quota (retail/istituzionale), valuta di denominazione, politica dividendi (accumulazione vs distribuzione), copertura cambio (hedged/unhedged).
Indicatori chiave (come leggere le schede)
TER (Total Expense Ratio): costo totale annuo; incide in modo cumulato sul rendimento nel tempo.
Performance storica: valutare periodi omogenei (3/5/10 anni) e confronto vs benchmark/peer group.
Volatilità e drawdown: misure di rischio; attenzione alla profondità e durata delle perdite.
Sharpe/Sortino: rendimento aggiustato per il rischio; più alto = migliore efficienza storica.
Active share (fondi attivi): differenza dal benchmark; basso active share con alti costi = red flag.
Tracking difference (fondi indicizzati): scostamento annuo medio dall’indice dopo costi.
Liquidità: frequenza NAV, finestre di sottoscrizione/rimborso, eventuali penali/commissioni di uscita.
Tabella comparativa (esempio)
Categoria
Obiettivo
TER tipico
Rischio
Orizzonte
Note
Azionario Globale
Crescita capitale
0,20%–1,80%
Medio/Alto
> 7 anni
Attivo vs indicizzato: valuta active share/costi
Obbligazionario Gov
Reddito e stabilità
0,10%–1,20%
Basso/Medio
3–5 anni
Rischio tassi; duration da verificare
Bilanciato 60/40
Crescita con volatilità moderata
0,40%–1,50%
Medio
5–7 anni
Ribilanciamenti e limiti tattici
Flessibile
Gestione opportunistica
0,80%–2,00%+
Variabile
5+ anni
Valuta coerenza processo/risultati
Money Market
Gestione liquidità
0,05%–0,40%
Basso
< 2 anni
Rendimento legato ai tassi a breve
Strategie operative e profili di rischio
Definisci obiettivi e orizzonte: emergenze, medio periodo, lungo termine.
Diversifica tra asset class/aree/valute; evita sovrapposizioni involontarie.
Costi sotto controllo: TER e commissioni di performance impattano il risultato composto.
Ribilanciamento: ripristina i pesi periodicamente per contenere il rischio.
Coerenza di stile: resta fedele alla strategia dichiarata; diffida dei cambi improvvisi.
Valuta la classe di quota: distribuzione vs accumulazione, hedged vs unhedged, minimi di sottoscrizione.
FAQ (domande frequenti)
Meglio fondi attivi o indicizzati?
Dipende da costi e capacità del gestore di generare extra-rendimento persistente. Con costi bassi, gli indicizzati sono spesso competitivi; per gli attivi valuta track record e active share.
Il TER comprende tutte le spese?
Il TER include i costi correnti ma può non includere le commissioni di performance e costi di transazione. Verifica sempre KID/KIID e prospetto.
Posso perdere capitale in un fondo comune?
Sì. Il valore quota può scendere. Rischio e volatilità dipendono da asset class, leva, concentrazione e gestione del fondo.
Meglio classe a distribuzione o ad accumulazione?
Distribuzione paga proventi periodici (tassati al pagamento); accumulazione reinveste i proventi e capitalizza nel tempo. Scegli in base a obiettivi e fiscalità personale.
Avvertenze YMYL
Questa pagina ha finalità informative. Non costituisce consulenza finanziaria, raccomandazione personalizzata o sollecitazione al pubblico risparmio. Le decisioni di investimento comportano rischi inclusa la perdita del capitale. Prima di sottoscrivere, esamina documenti ufficiali (prospetto, KID/KIID) e, se necessario, consulta un professionista abilitato.
Nota editoriale ed E-E-A-T
Le analisi sono redatte da autori con esperienza su fondi, mercati e asset allocation e sono sottoposte a revisione redazionale. Metodologia e limiti sono esplicitati in questa pagina. L’ultimo aggiornamento della categoria coincide con la data dell’articolo più recente elencato qui sotto.
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