Azioni NIKE 2023: Previsione Prezzo, Dividendo, Conviene Investire?

E’ indiscutibilmente uno dei marchi più celebri al mondo, Nike è testa di serie nel settore dell’abbigliamento e attrezzature sportivi, specialmente con le sue calzature, grazie a nomi come Air Max e Jordan, con la vendita di oltre 800 milioni di paia all’anno. Una storia che inizia negli anni ’60, piena di grande fama.

Considerando anche le ripercussioni del CoViD sull’economia, i fattori che influenzano l’andamento di un prodotto finanziario sono svariati, ma osservando le azioni Nike si trovano i presupposti per investire sul lungo periodo riducendo i rischi, grazie al loro potenziale di crescita e l’espansione del brand nei mercati emergenti. Occorre quindi chiedersi, conviene comprare azioni Nike? Cerchiamo di capire se questo titolo è un buon investimento nel lungo periodo, come in tanti sostengono.

Quotazione azioni NIKE – NKE in tempo reale

Previsioni Prezzo Azioni NIKE, dividendi, P/E, variazione percentuale rispetto a ieri. 

 

Azioni NIKE, conviene comprare ora?
Immagine sopra: il marchio della NIKE è noto in tutto il mondo.

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Cos’è Nike e di cosa si occupa?

Fondata il 25 gennaio 1964 a Beaverton, Oregon, Nike Inc. è una società multinazionale statunitense specializzata in progettazione e produzione di articoli sportivi professionali come abbigliamento, accessori e calzature: sono specialmente quest’ultime a rendere celebre il marchio negli anni.

Il suo nome è un omaggio alla dea greca della vittoria Nike, donna alata che rappresenta velocità e dinamicità, mentre il suo pittogramma è l’universalmente riconosciuto Swoosh, disegnato nel 1971 per soli 35 dollari dalla grafica Carolyn Davidson. Il celebre slogan Just do it viene invece coniato nel 1988 dal co-fondatore Dan Wieden, sostituendo il precedente There is no finish line.

L’idea iniziale nasce dagli sportivi Bill Bowerman e Phil Knight, che creano il marchio Blue Ribbon Sports per importare dal Giappone scarpe Onitsuka Tiger, vendendone circa 20.000 paia nel 1965, aprendo poi negli anni successivi i primi negozi a Santa Monica, California, e a Wellesley, Massachusetts.

E’ il 30 maggio 1971 che, terminata la collaborazione con Tiger, Blue Ribbon diventa Nike, aumentando esponenzialmente la sua celebrità con la prima grande sponsorizzazione del tennista John McEnroe nel 1978 e la realizzazione del sistema d’ammortizzazione Air Max l’anno successivo, largamente impiegato nella creazione delle omonime calzature.

Nel corso degli anni Nike diventa primo produttore internazionale di abbigliamento e accessori sportivi, specialmente per:

  • Calcio
  • Basket
  • Tennis
  • Nuoto

Sia per adulti che per bambini, vi sono anche orologi da polso, occhiali, intimo e articoli da mare. Tra i prodotti più famosi al mondo figurano le scarpe Air Jordan, create in occasione della collaborazione col cestista Michael Jordan nel 1985, dalle quali deriva l’omonima linea d’abbigliamento contraddistinta dalla sagoma del campione.

Dando lavoro a circa 76.000 persone in tutto il mondo, secondo Reuters al 2021 Nike presenta un fatturato di 52,79 miliardi di dollari, +19% rispetto all’anno precedente, e un utile netto di 5,7 miliardi, +127%. Rispetto allo stesso periodo 2020, nel primo trimestre 2021 registra un incremento delle vendite del +141% negli Stati Uniti e del +123% in Europa. Si pone al tredicesimo posto della classifica Fortune 500, raggiunto grazie a competitività sul mercato, capacità innovativa e valore d’investimento a lungo termine.

IL LOGO DELLA NIKE COSTO’ 35 DOLLARI

Quando la Nike diventò un’azienda i proprietari scelsero un logo e chiamarono una studentessa di arti grafiche e le dissero che l’avrebbero pagata 2 euro all’ora per fare un bel logo.
La studentessa ci lavorò 17 ore e prese 35 dollari.
Oggi il logo della Nike è uno dei più conosciuti al mondo.
Quando si quotarono in borsa i proprietari decisero di regalargli delle  azioni, lei non le ha mai vendute ed oggi valgono più di 1 milione di dollari

Come e perchè Nike è famosa nel mondo?

Secondo Randal Konik, analista della società finanziaria Jefferies & Company, con 338 negozi in U.S.A. e 758 all’estero, gli introiti Nike derivano per circa il 60% da vendite esterne agli Stati Uniti, specialmente da Cina e nuovi mercati emergenti del Sud-est asiatico: nonostante i postumi dell’epidemia Coronavirus, nel primo trimestre 2021 questi hanno registrato vendite al +51% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, davanti ad un dollaro forte, ciò metterebbe in difficoltà gli introiti della società.

Creando continuamente prodotti innovativi, specialmente calzature, dal 2015 Nike riesce ad aumentare i profitti e ridurre le spese implementando le vendite online, che rappresentano quasi il 50% delle totali: vi sarà un numero inferiore di partner commerciali, così come di grossisti e rivenditori, avendo diretto contatto col consumatore.

Il suo è un forte impegno nel calcio internazionale, fornendo palloni alla Premier League inglese dal 2000 e per Serie A, Coppa Italia e Supercoppa italiane dal 2007; è inoltre sponsor ufficiale di importanti squadre come Atletico Madrid, Barcellona, Chelsea, Inter, Liverpool, Paris Saint-Germain e Tottenham, oltre a nazionali come Brasile, Francia, Inghilterra e Stati Uniti.

Fuori dall’ambiente calcistico, tra gli sportivi sponsorizzati vi sono invece i cestisti Michael Jordan, Scottie Pippen, LeBron James e Kevin Durant, tutti i giocatori della Major League Baseball, le tenniste Sara Errani e le sorelle Williams, nonchè Roger Federer. Da ricordare anche il cantante Kanye West, con cui presenta le scarpe Air Yeezy I e II.

Assieme a grandi nomi come Twitter, Disney, TikTok e Netflix, anche Nike dal 2020 sostiene il movimento antirazzista internazionale Black Lives Matter, cambiando il suo storico slogan in For once, don’t do it.

 

Quale andamento per le azioni Nike?

La storia azionaria di Nike inizia con un’offerta pubblica sul NYSE il 2 dicembre 1980, dal valore iniziale di 10,50 dollari: in vista dell’offerta, la società stava crescendo rapidamente, registrando quasi un +100% anno dopo anno, raggiungendo ricavi per 452 milioni di dollari. Tuttavia, il giorno stesso dell’offerta, il suo valore è crollato a 0,18 dollari, tornando a superare un dollaro solo il 2 settembre 1989, mantenendo una crescita costante fino a 2,33 dollari nel 1994 e 4,35 nel 1995.

L’aumento di dividendo annuale è avvenuto dal 3 gennaio 2005, quando le azioni Nike avevano un valore di 11,34 dollari, mentre il 5 gennaio 2015 raggiungeranno i 46,75 dollari, segnando una crescita record del 312% in 10 anni. A novembre 2015 i suoi dividendi aumentano del +14%, con un programma di riacquisto azioni per 12 miliardi di dollari.

Al 3 settembre 2021, il titolo Nike si attesta a 163,27 dollari/azione, segnando:

  • +188,1% in 5 anni
  • +98,9% in 3 anni
  • +86,5% in 2 anni
  • +45,2% in un anno

Una crescita esponenziale, che vede il suo massimo storico dal 18 giugno 2021, raggiungendo i 173,85 dollari/azione il 5 agosto con un +35,4%, per poi tornare in negativo del -6,1% mantenendo comunque un valore nettamente superiore alla media annuale. Minimo storico del triennio 2018-2021 si registra invece il 23 marzo 2020 quando, in piena crisi pandemica, le azioni Nike crollano a 62,80 dollari.

Comprare azioni Nike conviene?

Nonostante da agosto 2021 abbia riportato un -5,5%, vista la veloce evoluzione negli anni il titolo Nike può rappresentare una valida opportunità d’investimento sul lungo periodo, considerando:

  • Grande autorevolezza del brand sul mercato
  • Capacità d’innovazione tecnologica sui suoi prodotti
  • Attitudine a minimizzare i rischi finanziari

A conti fatti, oltre a Konik ad avere parere favorevole sono il direttore finanziario Nike Matt Friend e l’analista Morningstar David Swartz, che lo considerano il marchio sportivo preferito al mondo dagli anni ’80. Infine, in tutto questo vi è la benedizione di Warren Buffett, che prediligendo marchi da crescita ad ampio respiro ed elevata tenuta sul mercato, considera Nike uno dei migliori titoli da comprare e mantenere.

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