Dove Investire nella seconda metà del 2025 ✅ Investimenti Sicuri e Redditizi

Dove investire nel resto del 2025? La seconda metà del 2025 si annuncia come un periodo di navigazione complessa per gli investitori. Il contesto globale è caratterizzato da una crescita economica che, sebbene ancora presente, mostra inequivocabili segnali di rallentamento e da un’elevata incertezza di fondo. Le persistenti tensioni geopolitiche, inclusi i conflitti armati che il World Economic Forum identifica come il principale rischio globale per l’anno 1, e, in modo particolarmente incisivo, le nuove politiche commerciali protezionistiche annunciate dall’Amministrazione degli Stati Uniti 3 rappresentano fattori cruciali. Questi ultimi, in particolare, hanno il potenziale di ridisegnare gli scenari economici e finanziari internazionali, introducendo un elemento di discontinuità rispetto alle dinamiche precedenti. L’ombra lunga del protezionismo statunitense non è, infatti, un semplice fattore di rischio, ma un elemento che potrebbe alterare profondamente le catene globali del valore e le dinamiche inflazionistiche. L’imposizione di dazi 4 comporta un aumento dei costi di importazione, che possono essere trasferiti ai consumatori, alimentando così l’inflazione 4, oppure erodere i margini di profitto delle aziende. L’incertezza generata da tali politiche tende a frenare gli investimenti delle imprese 6 e a minare la fiducia dei consumatori.6 A livello globale, si potrebbe assistere a una significativa riorganizzazione delle catene di approvvigionamento, con fenomeni di nearshoring (rilocalizzazione in paesi vicini) e friend-shoring (privilegiare partner commerciali considerati alleati strategici).8 Questo scenario potrebbe, da un lato, penalizzare alcune economie ma, dall’altro, favorire regioni o paesi meno esposti direttamente ai dazi statunitensi o che potrebbero beneficiare di nuove rotte commerciali e accordi bilaterali.6

Le dinamiche chiave per la seconda metà del 2025 includono un’inflazione che, sebbene in calo rispetto ai picchi degli anni precedenti, dimostra una certa persistenza, definita da alcuni analisti come “sticky inflation”.3 Questa tenacia dell’inflazione costringe le banche centrali a un difficile esercizio di equilibrio: sostenere una crescita economica vacillante senza alimentare nuove pressioni sui prezzi. Le loro decisioni sui tassi d’interesse 4 saranno, di conseguenza, un faro per i mercati finanziari, capaci di influenzarne direzione e volatilità. In questo contesto, emerge una potenziale divergenza nelle politiche monetarie. Mentre la Federal Reserve statunitense potrebbe mostrarsi più cauta nel tagliare i tassi, a causa di un’inflazione interna potenzialmente rinfocolata proprio dai dazi 4, la Banca Centrale Europea (BCE) potrebbe disporre di un margine di manovra maggiore per una politica più accomodante.4 Le tariffe statunitensi potrebbero infatti esercitare pressioni inflazionistiche dirette sull’economia americana 4, costringendo la Fed a mantenere i tassi su livelli più elevati più a lungo del previsto o a ridurre i tagli in misura minore.4 L’Europa, invece, potrebbe essere meno colpita direttamente da questa inflazione importata o risentirne in modo differente; unitamente a una crescita economica più debole rispetto agli Stati Uniti 10, ciò potrebbe consentire alla BCE di procedere con tagli dei tassi più decisi.4 Tale divergenza nelle politiche monetarie potrebbe tradursi in un indebolimento del dollaro USA rispetto all’euro 5, con implicazioni dirette sui rendimenti degli asset internazionali per gli investitori e sulla competitività delle rispettive aree economiche.

L’obiettivo di questo report è analizzare in profondità le previsioni degli esperti e le tendenze emergenti per fornire una guida ragionata e operativa su dove orientare gli investimenti nella seconda metà del 2025. Si cercherà di identificare le aree geografiche e settoriali con potenziale di crescita, senza trascurare un’attenta valutazione dei rischi da monitorare per navigare con consapevolezza un panorama finanziario in continua evoluzione.

  1. Lo Scenario Macroeconomico Globale: Le Voci degli Esperti

Le prospettive per l’economia globale nella seconda metà del 2025 sono oggetto di un dibattito intenso tra le principali istituzioni e analisti finanziari, con un consenso generale verso un rallentamento della crescita e un’elevata incertezza, principalmente a causa delle politiche commerciali e delle tensioni geopolitiche.

  • Crescita Globale Sotto Esame:
    Le previsioni sulla crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) globale per il 2025 variano significativamente. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI), nelle sue stime di gennaio 2025, prevedeva una crescita mondiale del 3,3%, in linea con il biennio precedente.3 Anche l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), a dicembre 2024, delineava una crescita simile.11 Tuttavia, analisi più recenti e focalizzate sull’impatto delle nuove politiche commerciali statunitensi dipingono un quadro più fosco. Allianz Trade, in un report di aprile 2025, ha rivisto drasticamente al ribasso le stime, prevedendo una crescita del PIL globale al +2,3% nel 2025, il livello più basso registrato dalla pandemia, attribuendo questo rallentamento principalmente alla “guerra commerciale” avviata dagli Stati Uniti.4 Vanguard, nel novembre 2024, pur prevedendo una crescita del PIL statunitense del 2,1% per il 2025, segnalava rischi di un significativo rallentamento nella seconda metà dell’anno, proprio a causa dell’impatto dei dazi e delle politiche sull’immigrazione.10 Prometeia, a febbraio 2025, stimava una crescita globale del 2,9% per il 2025, in calo rispetto al 3,1% del 2024.14 Questa eterogeneità di vedute sottolinea il clima di forte incertezza.
  • Inflazione e Banche Centrali:
    Sul fronte dell’inflazione, le aspettative iniziali per il 2025 erano per un’ulteriore flessione a livello globale 3, con la Banca Centrale Europea (BCE) che mirava a un tasso di inflazione stabilmente intorno al 2% nel medio termine.3 Vanguard, ad esempio, prevedeva un’inflazione core (al netto delle componenti più volatili come energia e alimentari) negli Stati Uniti al 2,5% e nell’Area Euro all’1,9% per la fine del 2025.10 Tuttavia, i rischi di una “reflazione”, ovvero di un ritorno di fiammate inflazionistiche, specialmente negli Stati Uniti a causa dell’impatto dei dazi (Allianz Trade prevede un picco dell’inflazione USA al 4,3% entro l’estate 2025 4), rendono le banche centrali estremamente caute.
    Di conseguenza, la Federal Reserve statunitense potrebbe essere costretta a mantenere i tassi d’interesse fermi più a lungo del previsto, possibilmente fino a ottobre, per poi procedere con tagli che porterebbero il tasso di riferimento al 4% entro la fine del 2025.4 La BCE, al contrario, potrebbe disporre di maggiore margine di manovra per una politica monetaria più accomodante, con attese di tagli che potrebbero portare i tassi all’1,5% secondo Allianz 4 o all’1,75% secondo Vanguard.10 Il Bollettino Economico della Banca d’Italia di aprile 2025 conferma che la BCE aveva già ridotto il tasso sui depositi al 2,5% a marzo 2025 e che i mercati si attendono ulteriori riduzioni nel corso dell’anno.5 Amundi, nel febbraio 2025, prevedeva tre tagli da parte della Fed e cinque da parte della BCE nel corso del 2025.12
  • Impatto delle Politiche Commerciali e Tensioni Geopolitiche:
    Le nuove misure protezionistiche annunciate dagli Stati Uniti sono universalmente riconosciute come il principale fattore di rischio per l’economia globale. La Banca d’Italia, ad esempio, sottolinea come queste politiche potrebbero avere “ripercussioni pesanti sull’economia globale e sulla cooperazione internazionale”.5 Allianz Trade stima che l’impatto negativo di tali misure sulla crescita globale potrebbe essere di circa -0,6 punti percentuali.4 L’incertezza generata da questo scenario è talmente elevata da essere paragonata, da alcuni analisti, a quella vissuta durante la pandemia di Covid-19.4 A ciò si aggiungono le persistenti tensioni geopolitiche: il World Economic Forum, nel suo Global Risks Report 2025, indica i conflitti armati tra Stati come il principale rischio globale per l’anno in corso.1
    Questo scenario, caratterizzato dalla combinazione di dazi che aumentano i costi e quindi l’inflazione, e dal conseguente rallentamento della crescita globale dovuto all’incertezza e alla contrazione degli scambi, potrebbe spingere alcune economie, in particolare quella statunitense, verso una situazione con caratteristiche stagflazionistiche. L’imposizione di dazi 4 si traduce in un aumento dei costi di importazione, che a sua volta alimenta le pressioni inflazionistiche. Contemporaneamente, i dazi e l’incertezza commerciale frenano gli scambi globali e gli investimenti delle imprese 4, portando a una minore crescita del PIL.4 La coesistenza di un’inflazione in aumento, o persistentemente elevata, e di una crescita economica in calo definisce un ambiente con tratti stagflattivi, rendendo le scelte di politica monetaria estremamente complesse: combattere l’inflazione rischierebbe di aggravare la recessione, mentre stimolare la crescita potrebbe portare a un’inflazione fuori controllo.
    In questo contesto turbolento, alcuni mercati emergenti potrebbero sperimentare un “sollievo selettivo”. Se da un lato i dazi statunitensi rappresentano una minaccia generalizzata, dall’altro la necessità per le aziende di diversificare le proprie catene di approvvigionamento, spinte dalle tensioni commerciali soprattutto tra Stati Uniti e Cina 4, potrebbe indirettamente favorire alcuni paesi. Nazioni come il Messico, l’India e alcuni paesi del Sud-Est Asiatico potrebbero attrarre nuovi investimenti produttivi.8 Anche la Cina, pur essendo il bersaglio primario dei dazi, sta implementando significative politiche di stimolo interno 10 che potrebbero sostenere la sua economia e, di riflesso, quella di alcuni suoi partner commerciali. Tuttavia, la performance dei mercati emergenti sarà probabilmente molto eterogenea.8 Non tutti beneficeranno allo stesso modo, e un’esposizione diretta alla Cina comporta rischi specifici legati alle tensioni geopolitiche e commerciali.15 Gli investitori dovranno quindi adottare un approccio estremamente selettivo e granulare verso questa asset class.

Di seguito, una tabella riassuntiva delle principali previsioni macroeconomiche globali per il 2025, basata sulle analisi di diverse istituzioni:

Tabella 1: Sintesi Previsioni Macroeconomiche Globali 2025

 

Regione/Paese

Indicatore

Valore Previsto

Fonte/Data Snippet

Globale

PIL 2025

+3,3%

FMI (Gen 2025) 3

Globale

PIL 2025

+2,3%

Allianz Trade (Apr 2025) 4

Globale

PIL 2025

+2,9%

Prometeia (Feb 2025) 14

Stati Uniti

PIL 2025

+2,1%

Vanguard (Nov 2024) 10

Stati Uniti

PIL 2025

+0,8%

Allianz Trade (Apr 2025) 4

Stati Uniti

Inflazione Core 2025

2,5% (PCE Q4)

Vanguard (Nov 2024) 10

Stati Uniti

Tasso Policy Fine 2025

4,00%

Vanguard (Nov 2024) 10, Allianz Trade (Apr 2025) 4

Area Euro

PIL 2025

+0,5%

Vanguard (Nov 2024) 10

Area Euro

PIL 2025

+0,8%

Allianz Trade (Apr 2025) 4

Area Euro

Inflazione Core 2025

1,9% (Q4)

Vanguard (Nov 2024) 10

Area Euro

Tasso Policy Fine 2025

1,75%

Vanguard (Nov 2024) 10

Area Euro

Tasso Policy Fine 2025

1,50%

Allianz Trade (Apr 2025) 4

Cina

PIL 2025

+4,5%

Vanguard (Nov 2024) 10

Cina

PIL 2025

+4,8%

Prometeia (Feb 2025) 14

Giappone

PIL 2025

+1,2%

Vanguard (Nov 2024) 10

Nota: Le previsioni possono variare significativamente a seconda della data di pubblicazione e delle ipotesi sottostanti.

III. Focus Italia: Prospettive Economiche Nazionali per Fine 2025

L’economia italiana si appresta ad affrontare la seconda metà del 2025 con prospettive di crescita moderata, seppur soggetta a significative incertezze derivanti dal contesto internazionale e da dinamiche interne specifiche.

  • Crescita del PIL Italiano Moderata ma Resiliente:
    Le principali istituzioni economiche convergono su una stima di crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) italiano compresa tra lo 0,5% e lo 0,8% per l’intero anno 2025. Nello specifico, l’ISTAT prevede una crescita dello 0,8% 16, la Banca d’Italia stima un +0,6% (secondo un articolo di Repubblica basato su dati di aprile 2025 17, mentre le proiezioni macroeconomiche di aprile 2025 indicano +0,5% senza la correzione per le giornate lavorative 18), l’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB) si attesta su un +0,8% 3, Prometeia indica un range tra +0,5% e +0,6% 14, Confindustria un +0,6% 20, il Governo (nel Documento di Economia e Finanza o Piano Strutturale di Bilancio a Medio Termine) uno 0,6% 23, e Crédit Agricole uno 0,6%.24
    Alcune analisi, come quelle della Banca d’Italia 25 e dell’ISTAT 16, suggeriscono che la crescita potrebbe acquistare maggiore vigore a partire dalla seconda metà del 2025, trainata principalmente dalla dinamica dei consumi e da una potenziale ripresa delle esportazioni. Tuttavia, il Bollettino Economico n.2 del 2025 della Banca d’Italia 5 e le sue proiezioni di aprile 2025 18 pongono l’accento su come le nuove misure protezionistiche a livello globale e l’elevata incertezza internazionale possano esercitare un impatto negativo, soprattutto sulle esportazioni e sugli investimenti delle imprese.
  • Dinamica dell’Inflazione e dei Consumi:
    Per quanto riguarda l’inflazione, le previsioni per l’Italia nel 2025 si collocano generalmente in un intervallo compreso tra l’1,3% e il 2,0%. La Banca d’Italia, in una sua comunicazione di aprile 2025, indicava un’inflazione all’1,6%.17 L’ISTAT, nelle sue prospettive di dicembre 2024, prevedeva un deflatore dei consumi delle famiglie al 2,0% 16, stima condivisa anche dall’UPB.3 Confindustria, nel suo rapporto di primavera 2025, si attendeva un’inflazione media annua dell’1,8%.22 Prometeia, ad aprile 2025, segnalava un’inflazione al 1,9% a marzo 2025 19, mentre Crédit Agricole prevedeva un più contenuto 1,3%.24 Dati più recenti dell’ISTAT indicano che l’inflazione armonizzata (IPCA) ad aprile 2025 si attestava al 2,1%.26
    I consumi privati sono attesi in moderata crescita: l’ISTAT prevede un aumento tra lo 0,6% e l’1,1% 16, mentre Prometeia 14 e Confindustria 22 stimano un +0,8%. Questa dinamica positiva dovrebbe essere sostenuta dal recupero del potere d’acquisto delle famiglie, favorito dai rinnovi contrattuali e dal rallentamento dell’inflazione rispetto ai periodi precedenti.14 La tenuta dei consumi italiani, dunque, rappresenta un segnale positivo, ma poggia su fondamenta delicate: la continua forza del mercato del lavoro e un’inflazione che non torni a erodere significativamente il potere d’acquisto. Se il quadro occupazionale dovesse deteriorarsi a causa di un rallentamento economico più severo del previsto, o se una nuova fiammata inflazionistica, magari importata dalle tensioni commerciali globali 4, dovesse materializzarsi in modo più marcato, il potere d’acquisto delle famiglie ne risentirebbe. In tale scenario, è plausibile attendersi un aumento del risparmio precauzionale, come osservato da Prometeia per il 2024 19 e da Crédit Agricole 24, con una conseguente contrazione dei consumi che frenerebbe ulteriormente la crescita economica.
  • Investimenti e PNRR:
    Il quadro degli investimenti fissi lordi appare più incerto e complesso. L’ISTAT prevede una sostanziale frenata, con una crescita nulla nel 2025, principalmente a causa del venir meno degli incentivi fiscali nel settore edilizio (come il Superbonus), nonostante il sostegno derivante dall’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).16 Confindustria è ancora più pessimista, prevedendo un calo degli investimenti dello 0,8%.22 La Banca d’Italia, nei suoi bollettini e proiezioni 5, nota una debolezza negli investimenti in beni strumentali da parte delle imprese, ma riconosce un contributo positivo dalle opere previste dal PNRR nel settore delle costruzioni. Anche Prometeia 19 evidenzia come gli investimenti non residenziali possano beneficiare degli impulsi del PNRR.
    Il PNRR si configura quindi come uno scudo cruciale per l’economia italiana, specialmente per il comparto degli investimenti.5 Tuttavia, la sua efficacia nel compensare pienamente gli shock esterni, come l’impatto dei dazi sull’export o un rallentamento globale più accentuato, e la contemporanea fine di altri potenti incentivi domestici, rimane un’incognita. L’economia italiana è fortemente orientata alle esportazioni e quindi vulnerabile a shock esterni.5 Internamente, la conclusione del periodo degli incentivi edilizi crea un vuoto che il PNRR potrebbe non riuscire a colmare interamente, soprattutto per quanto riguarda il settore delle costruzioni residenziali.16 Pertanto, sebbene il PNRR agisca come un importante fattore di sostegno, la sua capacità di proteggere l’economia dipenderà dalla rapidità ed efficacia della spesa dei fondi e dalla gravità degli shock esterni. Eventuali difficoltà nell’attuazione del Piano o un impatto più severo del previsto delle turbolenze globali potrebbero portare a una revisione al ribasso delle stime di crescita.
  • Mercato del Lavoro e Finanza Pubblica:
    Il mercato del lavoro italiano è previsto mantenersi relativamente dinamico, con un tasso di disoccupazione in calo. L’ISTAT stima un tasso di disoccupazione al 6,2% nel 2025 16, mentre l’UPB lo vede attestarsi poco al di sotto del 6%.3 Le retribuzioni sono attese in crescita, grazie ai rinnovi contrattuali e a un’inflazione più contenuta, fornendo un ulteriore sostegno ai consumi delle famiglie.3
    Sul fronte della finanza pubblica, il rapporto deficit/PIL è previsto attestarsi intorno al 3,2%-3,3% nel 2025 (stime del Governo 23 e di Confindustria 21). Il rapporto debito/PIL, invece, potrebbe salire ulteriormente, raggiungendo quota 136,6%-137% 22, un livello che continua a richiedere un’attenta gestione delle finanze statali.

Per fornire un quadro sintetico delle attese per l’economia italiana, si propone la seguente tabella:

Tabella 2: Outlook Economia Italiana 2025 (Indicatori Chiave)

 

Indicatore

Valore Previsto (2025)

Fonti Principali (Snippet ID)

PIL (variazione %)

+0,5% – +0,8%

ISTAT 16, Banca d’Italia 17, Confindustria 22

Inflazione Consumi (variazione %)

+1,3% – +2,1%

Banca d’Italia 17, ISTAT 16, Confindustria 22, Crédit Agricole 24, ISTAT (IPCA Apr) 26

Consumi Famiglie (variazione %)

+0,6% – +1,1%

ISTAT 16, Confindustria 22, Prometeia 14

Investimenti Fissi Lordi (var. %)

-0,8% – 0,0%

ISTAT 16, Confindustria 22

Tasso Disoccupazione (%)

6,0% – 6,2%

ISTAT 16, UPB 3

Nota: I valori rappresentano un range o una media delle previsioni disponibili. Le stime sono soggette a revisioni.

  1. Strategie d’Investimento per la Seconda Metà del 2025: Costruire il Portafoglio

La seconda metà del 2025 richiederà agli investitori un approccio particolarmente attento e flessibile, data la complessità dello scenario macroeconomico e le numerose incertezze. Le strategie dovranno bilanciare la cautela con la capacità di cogliere opportunità specifiche, diversificando adeguatamente tra asset class, aree geografiche e temi d’investimento.

  • A. Azionario: Tra Cautela e Ricerca di Valore
    L’approccio generale suggerito da molti esperti per l’investimento azionario è improntato alla cautela e a una rigorosa selettività. Morgan Stanley, ad esempio, definisce il 2025 come un “pause year” per l’indice S&P 500, anticipando guadagni modesti accompagnati da una maggiore volatilità.29 BlackRock, pur mantenendo una visione tattica definita “pro-risk”, sottolinea la necessità per gli investitori di essere dinamici e pronti ad adeguare le proprie posizioni.30 Confluence Investment Management, di fronte a una crescente probabilità di recessione, raccomanda una generale riduzione del rischio nei portafogli azionari 6, mentre Neuberger Berman mantiene un outlook più bilanciato.7
  • Mercati Sviluppati:
  • Stati Uniti: Continuano ad essere favoriti da alcuni analisti per la loro leadership nell’Intelligenza Artificiale (IA) e per la resilienza degli utili societari.30 Tuttavia, i rischi appaiono in aumento a causa dell’impatto potenziale dei dazi e di un possibile rallentamento economico.6 Le valutazioni elevate di alcuni segmenti del mercato USA rimangono una preoccupazione.15 In questo contesto, Morgan Stanley suggerisce di focalizzarsi sulla generazione di alpha attraverso un’attenta selezione dei singoli titoli (stock selection) piuttosto che affidarsi semplicemente all’andamento generale del mercato (beta).33
  • Europa: Potrebbe trarre beneficio da una politica monetaria della BCE più accomodante rispetto alla Fed e da eventuali politiche fiscali pro-crescita adottate in risposta alle mosse protezionistiche statunitensi.6 BlackRock si dichiara neutrale sull’azionario europeo nel suo complesso, preferendo Stati Uniti e Giappone, ma riconosce che i tagli dei tassi da parte della BCE e un aumento della spesa per la difesa potrebbero fornire supporto. Tuttavia, la stessa BlackRock esprime una posizione di sottopeso su mercati specifici come Germania, Francia e Italia.30
  • Giappone: È visto con favore da diverse case d’investimento, tra cui BlackRock 30 e Goldman Sachs 31, grazie alle riforme societarie in corso volte a migliorare la remunerazione degli azionisti e al potenziale di apprezzamento dello yen in contesti di avversione al rischio.
  • Mercati Emergenti:
    L’approccio verso i mercati emergenti deve essere estremamente selettivo. J.P. Morgan, pur preferendo i mercati sviluppati, individua opportunità specifiche in paesi come India, Indonesia, Taiwan e Messico.8 BlackRock adotta una strategia selettiva, con un focus di lungo termine su India e Arabia Saudita.30 I dati di performance dei fondi di febbraio 2025, analizzati da Online SIM, mostravano buoni risultati per i fondi esposti su Cina e Hong Kong, ma contemporaneamente una debolezza per quelli focalizzati su India e Indonesia.34 La Cina presenta un quadro duale: da un lato, le politiche di stimolo economico possono creare opportunità 15; dall’altro, persistono significativi rischi geopolitici e legati all’impatto dei dazi.7
  • Settori da Monitorare:
  • Tecnologia e Intelligenza Artificiale (IA): Rimane un tema dominante, considerato una forza trasformatrice per l’intera economia.8 BlackRock ritiene che l’IA continuerà a supportare gli utili delle aziende statunitensi 30, mentre Morningstar, dopo una fase di correzione, considera il settore tecnologico complessivamente sottovalutato.32
  • Transizione Energetica (Energie Rinnovabili, Idrogeno): Settore con un forte potenziale di crescita strutturale a lungo termine, spinto dalla necessità di decarbonizzazione.9 L’idrogeno, in particolare, è visto come molto promettente, sebbene presenti ancora rischi tecnologici, normativi e di costo.39
  • Healthcare e Scienze della Vita: Caratterizzati da una crescita secolare e da una continua spinta all’innovazione.9
  • Industriali, Difesa, Infrastrutture: Questi settori potrebbero beneficiare degli investimenti legati al rafforzamento della sicurezza nazionale, al nearshoring delle catene di produzione e al potenziamento delle infrastrutture energetiche e digitali.6
  • Beni di Consumo Primari (Difensivi): In scenari di elevata incertezza economica e potenziale rallentamento, i settori difensivi come quello dei beni di consumo primari possono offrire una maggiore protezione del portafoglio.6
  • Finanziari: Potrebbero beneficiare di un contesto di tassi d’interesse che, seppur in calo, rimangono su livelli storicamente più elevati, o di una stabilizzazione del quadro macroeconomico. Online SIM ha segnalato buone performance per i fondi azionari focalizzati sul settore finanziario europeo a febbraio 2025.34
  • Stili di Investimento:
    Confluence Investment Management suggerisce una ponderazione del portafoglio azionario orientata per il 40% allo stile growth e per il 60% allo stile value, in un’ottica di maggiore cautela.6 Morgan Stanley enfatizza l’importanza della selezione dei singoli titoli (generazione di alpha) e la preferenza per aziende con solido free cash flow.33 Sulle small e mid-cap, le opinioni divergono: Morgan Stanley ne intravede un potenziale non ancora pienamente espresso 33, mentre Confluence le esclude in previsione di un contesto recessivo.6
  • B. Obbligazionario: Opportunità e Rischi nel Reddito Fisso
    Il contesto per il reddito fisso nella seconda metà del 2025 è caratterizzato dall’aspettativa che i tassi d’interesse, pur in graduale calo rispetto ai picchi, rimangano strutturalmente al di sopra dei livelli pre-pandemia.43 Schroders osserva come, in questo scenario, gli investimenti creditizi possano offrire rendimenti paragonabili a quelli azionari ma con una volatilità significativamente inferiore.38
  • Titoli di Stato: BlackRock esprime una posizione di sottopeso sui Treasury statunitensi a lunga scadenza, preferendo le scadenze brevi e medie e i Gilts britannici.30 Confluence Investment Management, pur estendendo leggermente la duration complessiva del portafoglio obbligazionario, mantiene una concentrazione sulle scadenze intermedie.6
  • Corporate Bonds: BlackRock mostra una preferenza per il credito europeo, sia investment grade (IG) che high yield (HY), rispetto a quello statunitense, giudicando gli spread (differenziali di rendimento) più interessanti.30 Al contrario, Confluence è meno ottimista sulle obbligazioni societarie IG a media e lunga scadenza e ha ridotto l’esposizione al segmento HY.6
  • Segmenti Specifici:
  • Obbligazioni Convertibili: Offrono un profilo di rischio/rendimento interessante, combinando le caratteristiche del reddito fisso con un potenziale di rialzo legato alla performance del mercato azionario sottostante. Sono considerate uno strumento flessibile e innovativo.15 I fondi specializzati in obbligazioni convertibili dell’Asia Pacifico hanno mostrato buone performance a febbraio 2025.34
  • Debito dei Mercati Emergenti: Richiede un’attenta valutazione e selettività. Alcuni fondi specializzati, come il Vontobel Emerging Markets Blend, figuravano tra i migliori fondi obbligazionari a febbraio 2025.34
  • Strategie: La gestione tattica della duration è considerata cruciale in un contesto di tassi in evoluzione.12 Per gli investitori in singoli titoli, strategie come la costruzione di una “scaletta” di obbligazioni (bond ladder), con scadenze diversificate nel tempo, possono aiutare a gestire il rischio legato ai tassi d’interesse e ad aumentare la liquidità del portafoglio.44
  • C. Asset Alternativi e Materie Prime: Diversificazione e Copertura
    Gli asset alternativi e le materie prime possono giocare un ruolo importante nella diversificazione del portafoglio e nella copertura da specifici rischi di mercato.
  • Oro: È ampiamente considerato un bene rifugio affidabile, particolarmente prezioso in periodi di elevata volatilità, incertezza geopolitica e pressioni inflazionistiche.6
  • Criptovalute (Bitcoin, Ethereum): Presentano un elevato potenziale di crescita ma sono caratterizzate da un’altissima volatilità e da rischi significativi. Sono generalmente considerate adatte per investitori con un orizzonte temporale di lungo periodo e un’elevata tolleranza al rischio.36
  • Private Markets (Private Equity, Private Credit, Infrastrutture): Offrono opportunità di diversificazione e rendimenti potenzialmente interessanti, spesso decorrelati dai mercati pubblici. Particolare interesse è rivolto agli investimenti in infrastrutture legate alla transizione energetica e allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale.8
  • Immobiliare (REITs): Il settore immobiliare, attraverso i Real Estate Investment Trusts (REITs), potrebbe beneficiare di un eventuale calo dei tassi d’interesse e di una maggiore liquidità sui mercati del credito.15
  • Petrolio e Gas: Il settore energetico tradizionale continua ad attrarre interesse. ExxonMobil è citata da eToro come un titolo da considerare in virtù della domanda energetica globale.36 J.P. Morgan prevede un surplus di offerta nel mercato petrolifero nel 2025, con un prezzo medio per il Brent intorno ai $73 al barile, ipotizzando che l’OPEC+ mantenga invariati gli attuali livelli di produzione.43 Il mercato del gas naturale è atteso rimanere sostanzialmente bilanciato.43 Tuttavia, è fondamentale sottolineare che i prezzi delle materie prime energetiche sono soggetti a una forte incertezza a causa delle dinamiche geopolitiche.3

L’interesse crescente per l’oro 6 non va interpretato unicamente come una classica mossa difensiva (risk-off). Potrebbe riflettere una più profonda e graduale erosione della fiducia nello status del dollaro USA come unica valuta di riserva globale incontrastata. Questo fenomeno è alimentato da un contesto di politiche statunitensi percepite come imprevedibili e da crescenti deficit di bilancio.30 BlackRock, ad esempio, ha osservato che durante il selloff dei mercati azionari di aprile, il dollaro si è deprezzato rispetto alle principali valute, un comportamento insolito rispetto agli episodi di turbolenza passati.30 Questa dinamica, unita a un potenziale indebolimento strutturale del dollaro 5, spinge gli investitori, incluse le banche centrali 6, a cercare alternative. L’oro, storicamente un bene rifugio e una riserva di valore 6, beneficia di questa ricerca di diversificazione. L’aumento della domanda di oro 30 può quindi essere letto non solo come una copertura contro l’inflazione e l’instabilità geopolitica, ma anche come una mossa strategica di diversificazione dal dollaro. Ciò non implica un crollo imminente della valuta statunitense, quanto piuttosto un trend di lungo periodo verso una maggiore multipolarità valutaria, in cui l’oro è destinato a giocare un ruolo sempre più rilevante.Parallelamente, si registra un forte interesse verso i private markets 8, attratti dalla promessa di rendimenti potenzialmente più elevati e meno correlati con i mercati tradizionali. Tuttavia, un contesto di tassi d’interesse strutturalmente più elevati rispetto al decennio precedente 30 e un possibile rallentamento economico globale potrebbero mettere sotto pressione le valutazioni e la liquidità in questi mercati, che sono intrinsecamente meno trasparenti. I tassi bassi che hanno caratterizzato il periodo post-crisi finanziaria globale avevano spinto ingenti capitali verso i private markets alla ricerca di rendimento. Ora, con tassi più alti, il costo del capitale per le società in portafoglio aumenta e gli investimenti liquidi, come le obbligazioni, possono apparire relativamente più attraenti. Un rallentamento economico o una recessione 4 potrebbero impattare negativamente gli utili delle società non quotate. Inoltre, le difficoltà nelle exit strategy (IPO o vendite strategiche) potrebbero aumentare, riducendo la liquidità per gli investitori. Sebbene i private markets offrano indubbi vantaggi in termini di diversificazione e accesso a temi di crescita specifici come l’IA e la transizione energetica 38, gli investitori devono essere consapevoli dei maggiori rischi di liquidità e valutazione in un contesto macroeconomico profondamente mutato. Schroders 45, pur riconoscendo che le valutazioni e i rendimenti nei private markets sono generalmente attraenti, sottolinea come i rischi siano aumentati a causa delle incertezze legate alle politiche statunitensi.

Per aiutare gli investitori a orientarsi, si propone una tabella riassuntiva dell’asset allocation indicativa per la seconda metà del 2025, basata su una sintesi delle view prevalenti tra gli esperti:

Tabella 3: Asset Allocation Indicativa H2 2025 (Sintesi Consigli Esperti)

 

Asset Class

View Generale

Motivazioni Chiave / Sottotemi

Fonti Rappresentative (Snippet ID)

Azioni Mercati Sviluppati

Neutrale/Leggermente Sottopeso (con selettività)

Cautela per valutazioni USA, potenziale Europa/Giappone. Focus su qualità, AI, transizione energetica, settori difensivi in caso di rallentamento.

BlackRock 30, Morgan Stanley 29, Confluence 6

Azioni Mercati Emergenti

Sottopeso/Neutrale (molto selettivo)

Opportunità specifiche (India, Messico), ma rischi da dazi e tensioni geopolitiche (Cina).

J.P. Morgan 8, BlackRock 30, Online SIM 34

Obbligazioni Governative

Neutrale

Preferenza per scadenze brevi/medie, gestione attiva duration. Tassi ancora interessanti rispetto al passato.

BlackRock 30, Confluence 6, Amundi 12

Obbligazioni Corporate

Neutrale/Leggermente Sottopeso

Preferenza per credito europeo su USA (spread). Cautela su HY in caso di recessione. Convertibili come opportunità.

BlackRock 30, Confluence 6, Segreti Bancari 15

Oro

Sovrappesare

Copertura da inflazione, volatilità, incertezza geopolitica, potenziale debolezza dollaro.

eToro 36, Confluence 6, Neuberger Berman 7

Liquidità

Neutrale/Leggermente Sovrappesare

Mantenere flessibilità per cogliere opportunità in caso di correzioni di mercato.

Morningstar 32

Altri Alternativi (Private Markets, Crypto)

Neutrale (con alta selettività e per profili specifici)

Private markets per diversificazione e temi specifici (infrastrutture, AI). Cripto per potenziale di crescita ma alta volatilità.

J.P. Morgan 8, eToro 36, Schroders 38

Nota: Questa tabella fornisce indicazioni generali e non costituisce una consulenza personalizzata. L’asset allocation ottimale dipende dal profilo di rischio individuale e dagli obiettivi di investimento.

  1. Temi d’Investimento Trasversali per il 2025 e Oltre

Oltre alle specifiche asset class, emergono alcuni temi d’investimento trasversali che si prevede modelleranno i mercati non solo nella seconda metà del 2025, ma anche negli anni a venire. Questi “mega-trend” offrono opportunità strutturali per gli investitori con una visione di lungo periodo.

  • L’Impatto Pervasivo dell’Intelligenza Artificiale (IA):
    L’Intelligenza Artificiale è universalmente riconosciuta come una forza trasformatrice destinata a permeare ogni settore dell’economia.8 Le opportunità di investimento non si limitano ai “giganti” tecnologici che sviluppano i modelli di IA, ma si estendono a tutte quelle aziende, anche in settori tradizionali, che sapranno integrare efficacemente l’IA per migliorare la produttività, ottimizzare i processi, ridurre i costi e creare prodotti e servizi innovativi. Settori come la sanità (diagnostica, scoperta di farmaci), la finanza (gestione del rischio, consulenza personalizzata), la logistica (ottimizzazione delle catene di approvvigionamento) e la manifattura (manutenzione predittiva, controllo qualità) sono tra quelli che potrebbero essere maggiormente rivoluzionati.33 Parallelamente, si assiste a una crescita esponenziale della domanda per le infrastrutture necessarie a supportare l’ecosistema IA: data center ad alta capacità, soluzioni per la potenza energetica e sistemi di raffreddamento efficienti.8 Tuttavia, il tema dell’IA non è privo di rischi: la forte concentrazione del mercato nelle mani di poche grandi aziende 30, le valutazioni talvolta elevate (sebbene soggette a correzioni, come osservato da Morningstar 32), l’impatto potenziale sulla forza lavoro e le complesse questioni etiche e regolamentari che ne derivano 9 richiedono un’attenta valutazione.
  • La Transizione Energetica e la Sostenibilità come Motori di Crescita:
    Gli ambiziosi obiettivi globali di decarbonizzazione e la crescente domanda di energia pulita stanno alimentando investimenti massicci e pluriennali nelle energie rinnovabili (solare, eolico), nello sviluppo dell’idrogeno come vettore energetico, nei sistemi di stoccaggio dell’energia e nella modernizzazione delle reti elettriche.8 L’idrogeno, in particolare (nelle sue varianti verde, blu e persino naturale/geologico), presenta un potenziale enorme per la decarbonizzazione di settori hard-to-abate come l’industria pesante e i trasporti, ma la sua affermazione su larga scala è ancora condizionata dal superamento di sfide tecnologiche, dalla riduzione dei costi di produzione e dalla definizione di un quadro normativo chiaro e incentivante.39 Le opportunità di investimento si estendono anche a soluzioni industriali sostenibili, all’edilizia verde (green building) e al miglioramento dell’efficienza energetica in tutti i settori.9 Gli investimenti che integrano criteri ESG (Ambientali, Sociali e di Governance) continuano a guadagnare rilevanza, spinti sia dalla crescente consapevolezza degli investitori sia da un quadro regolatorio sempre più stringente.9
  • Riconfigurazione delle Catene Globali del Valore:
    Le accresciute tensioni geopolitiche e il ritorno di politiche commerciali protezionistiche stanno accelerando una tendenza già in atto verso la diversificazione e la regionalizzazione delle catene globali del valore. Fenomeni come il nearshoring (trasferimento della produzione in paesi geograficamente più vicini), il reshoring (rientro della produzione nel paese d’origine) e il friend-shoring (privilegiare partner commerciali all’interno di blocchi geopolitici considerati affidabili) stanno ridisegnando i flussi commerciali e di investimento a livello mondiale.8 Questo scenario crea opportunità significative in settori come la logistica avanzata, l’automazione industriale (necessaria per rendere competitive le produzioni rilocalizzate) e lo sviluppo di infrastrutture in regioni specifiche che si candidano a diventare nuovi hub produttivi o commerciali.9 L’emergere di nuove partnership commerciali e accordi bilaterali o regionali potrebbe ulteriormente favorire settori strategici come l’energia, la tecnologia e la sanità all’interno di questi nuovi contesti.9

È importante notare come questi mega-trend non siano isolati, ma profondamente interconnessi. Un esempio lampante è l’intersezione tra Intelligenza Artificiale e Transizione Energetica. L’IA, per sua natura, richiede enormi quantità di energia per l’elaborazione dei dati e l’addestramento dei modelli complessi.8 Questa fame di energia, a sua volta, accelera la necessità di sviluppare soluzioni energetiche più efficienti, affidabili e, soprattutto, sostenibili, per evitare che il progresso tecnologico vanifichi gli sforzi di decarbonizzazione. Allo stesso tempo, l’IA può giocare un ruolo cruciale nell’ottimizzare la produzione e la distribuzione di energia da fonti rinnovabili, nel migliorare l’efficienza delle reti elettriche (smart grid), nel prevedere con maggiore accuratezza la domanda e l’offerta di energia e persino nello scoprire nuovi materiali per batterie più performanti o pannelli solari più efficienti. Gli investitori dovrebbero quindi ricercare quelle aziende che si posizionano strategicamente all’intersezione di questi due potenti motori di crescita, ad esempio quelle che forniscono soluzioni energetiche innovative per i data center o che utilizzano l’IA per ottimizzare la gestione delle energie rinnovabili.

Un’altra dinamica trasversale che caratterizzerà i mercati è quella che si potrebbe definire la “nuova normalità” della volatilità guidata dalla politica. Le decisioni politiche – siano esse relative a dazi commerciali, regolamentazioni settoriali, programmi di stimolo fiscale o politiche sull’immigrazione – stanno diventando motori sempre più potenti e diretti della volatilità dei mercati finanziari, arrivando in alcuni casi a superare, almeno nel breve termine, l’influenza dei fondamentali economici tradizionali. I mercati hanno infatti reagito con nervosismo e volatilità agli annunci sui dazi statunitensi 5, e l’incertezza politica è citata come un fattore di rischio chiave da numerosi analisti.4 Eventi come le elezioni e i cambi di amministrazione (si pensi al potenziale impatto del ritorno di Donald Trump alla presidenza USA, menzionato in diversi report 4) hanno un impatto diretto e immediato sulle aspettative di policy e, di conseguenza, sui mercati. Questa crescente “politicizzazione” dei mercati implica che l’analisi politica e geopolitica diventa un elemento imprescindibile, quasi quanto l’analisi economica, per informare le decisioni di investimento. Gli investitori devono quindi essere preparati ad affrontare scenari diversificati e rapidi cambiamenti di sentiment guidati da annunci o eventi politici, rendendo la gestione attiva e la flessibilità del portafoglio qualità ancora più cruciali per navigare con successo i mercati del 2025.

  1. Gestione del Rischio: Navigare le Insidie dei Mercati

Un contesto di investimento caratterizzato da elevata incertezza e rapidi cambiamenti, come quello che si prospetta per la seconda metà del 2025, richiede una gestione del rischio particolarmente attenta e proattiva. Identificare i potenziali pericoli e adottare strategie di mitigazione adeguate è fondamentale per proteggere il capitale e perseguire gli obiettivi di investimento.

  • Principali Rischi Identificati:
    Dall’analisi delle fonti esperte, emergono alcuni rischi predominanti che potrebbero condizionare l’andamento dei mercati:
  • Politiche Protezionistiche e Guerre Commerciali: Questo è il rischio più frequentemente citato e considerato potenzialmente più dirompente. L’imposizione di dazi da parte degli Stati Uniti e le possibili ritorsioni da parte di altri paesi potrebbero frenare significativamente la crescita economica globale, alimentare nuove pressioni inflazionistiche e aumentare drasticamente la volatilità dei mercati finanziari.3
  • Inflazione Persistente e Tassi d’Interesse Elevati: Un’inflazione che si dimostrasse più tenace (“sticky”) del previsto, magari proprio a causa dei dazi o di shock dal lato dell’offerta, potrebbe costringere le banche centrali a mantenere politiche monetarie restrittive per un periodo più lungo, o a ridurre i tassi meno aggressivamente di quanto attualmente prezzato dai mercati. Ciò avrebbe impatti negativi sulla crescita economica e sulla valutazione degli asset finanziari.3
  • Tensioni Geopolitiche: I conflitti armati in corso 1, l’instabilità in regioni chiave come il Medio Oriente, la protratta guerra in Ucraina e le persistenti tensioni tra Stati Uniti e Cina 31 rappresentano fonti costanti di incertezza e potenziali shock per i mercati, con possibili ripercussioni sui prezzi delle materie prime (in particolare petrolio e gas) e sulle catene di approvvigionamento globali.
  • Rallentamento Economico/Recessione: Diversi analisti, tra cui Allianz 4, Confluence Investment Management 6 e Morningstar 32, vedono un aumento del rischio di recessione, specialmente negli Stati Uniti, come conseguenza diretta delle politiche commerciali restrittive e del clima generale di incertezza che frena consumi e investimenti.
  • Volatilità dei Mercati: È attesa su livelli elevati, proprio a causa della complessa interazione tra incertezza politica, evoluzione delle politiche monetarie e dinamiche economiche globali.5
  • Rischi Specifici Settoriali/Tecnologici: Oltre ai rischi macro, esistono preoccupazioni specifiche per alcuni settori. Ad esempio, nel comparto dell’Intelligenza Artificiale, si segnalano rischi legati all’eccessiva concentrazione di mercato nelle mani di poche aziende.30 Per il settore dell’idrogeno, permangono rischi tecnologici, di costo e normativi che ne potrebbero frenare lo sviluppo su larga scala.39
  • Rischi Climatici ed Eventi Estremi: Sebbene spesso considerati rischi di lungo periodo, gli impatti dei cambiamenti climatici e la crescente frequenza di eventi meteorologici estremi stanno avendo conseguenze sempre più tangibili anche nel breve-medio termine, influenzando settori come l’agricoltura, le assicurazioni e le infrastrutture.1
  • Strategie di Mitigazione:
    Per affrontare questi rischi, gli esperti suggeriscono una serie di strategie difensive e proattive:
  • Diversificazione: Rimane il principio cardine della gestione del rischio. Una corretta diversificazione del portafoglio tra diverse asset class (azioni, obbligazioni, alternativi), aree geografiche e settori industriali può aiutare a ridurre la volatilità complessiva e a mitigare l’impatto negativo di shock specifici.8
  • Focus sulla Qualità: In contesti incerti, è consigliabile privilegiare investimenti in aziende con bilanci solidi, una forte capacità di generare free cash flow, un basso indebitamento e un solido pricing power (la capacità di trasferire gli aumenti dei costi sui prezzi finali senza perdere quote di mercato).33
  • Gestione Attiva e Flessibilità: La capacità di monitorare costantemente l’evoluzione degli scenari e di adeguare rapidamente il portafoglio in risposta a nuovi dati o eventi di mercato è cruciale. Un approccio di gestione attiva può consentire di cogliere opportunità tattiche e di ridurre l’esposizione a rischi emergenti.30
  • Coperture (Hedging): L’utilizzo di specifici asset o strumenti finanziari può aiutare a proteggere il portafoglio da determinati rischi. L’oro è tradizionalmente considerato una copertura contro l’inflazione e l’instabilità geopolitica.6 Anche alcune valute, come il franco svizzero, possono agire da bene rifugio in periodi di turbolenza.6
  • Orizzonte Temporale di Lungo Periodo: È fondamentale non farsi guidare dalle emozioni e dalle fluttuazioni di breve termine dei mercati. Mantenere un orizzonte temporale di investimento adeguato ai propri obiettivi aiuta a superare i periodi di volatilità e a beneficiare della crescita di lungo periodo dei mercati.37
  • Stress Test del Portafoglio: Sottoporre il proprio portafoglio a simulazioni di scenari avversi (stress test) può aiutare a comprendere come reagirebbe a diverse condizioni di mercato e a identificare eventuali vulnerabilità.44

Un aspetto particolarmente rilevante per la gestione del rischio nel contesto attuale è il potenziale cambiamento nelle correlazioni tra diverse asset class. In particolare, si osserva il cosiddetto “dilemma della diversificazione” legato alla possibilità che la tradizionale correlazione negativa tra azioni e obbligazioni – per cui le obbligazioni tendono a salire quando le azioni scendono, offrendo protezione al portafoglio – possa rompersi. In periodi di shock inflazionistici significativi o di politiche monetarie restrittive aggressive, questa correlazione può diventare positiva: sia le azioni (per i timori sulla crescita economica e sugli utili aziendali) sia le obbligazioni (a causa dell’aumento dei rendimenti che ne deprime i prezzi) possono scendere contemporaneamente. Amundi, ad esempio, nota come l’elevata sensibilità dei mercati all’inflazione abbia riportato la correlazione tra azionario e obbligazionario in territorio positivo.12 Se questa dinamica dovesse persistere, l’efficacia della diversificazione tradizionale basata su un mix di azioni e obbligazioni sarebbe ridotta. Gli investitori sarebbero quindi spinti a cercare fonti di decorrelazione e protezione in altre aree, come l’oro 6, le materie prime in generale (sebbene con le dovute cautele specifiche per ciascuna 7), i private markets (pur tenendo conto dei rischi di liquidità e valutazione precedentemente discussi 8), strategie di absolute return o liquid alternatives 34, e valute rifugio come il franco svizzero.6 La costruzione del portafoglio diventa quindi un esercizio più sofisticato, che richiede una comprensione più profonda delle dinamiche di correlazione tra asset in diversi regimi di mercato e una maggiore attenzione alla selezione di strumenti di diversificazione realmente efficaci.

VII. Conclusioni: Verso un Fine 2025 da Investitori Consapevoli

La seconda metà del 2025 si prospetta come un periodo denso di sfide ma anche di opportunità per gli investitori. Il quadro macroeconomico globale è caratterizzato da una crescita moderata, pressioni inflazionistiche residue e, soprattutto, da una significativa incertezza legata alle politiche commerciali e alle tensioni geopolitiche. In questo scenario, emerge la necessità di un approccio agli investimenti particolarmente oculato, flessibile e ben diversificato.

  • Riepilogo delle Strategie Chiave:
    Dall’analisi delle diverse fonti esperte, si delinea una strategia di investimento per la seconda metà del 2025 che poggia su alcuni pilastri fondamentali. Innanzitutto, una cauta selettività sia nell’esposizione azionaria, privilegiando mercati e settori con fondamentali solidi e prospettive di crescita resilienti, sia nel comparto obbligazionario, con una gestione attenta della duration e una preferenza per emittenti di qualità. In secondo luogo, la capacità di cogliere opportunità in temi strutturali promettenti come l’Intelligenza Artificiale, la transizione energetica e la riconfigurazione delle catene globali del valore, che offrono potenziale di crescita nel lungo periodo indipendentemente dalle fluttuazioni cicliche di breve termine. La diversificazione del portafoglio, non solo tra asset class tradizionali ma anche includendo, con la dovuta cautela, asset alternativi come l’oro o i private markets, rimane un imperativo per mitigare i rischi. Infine, un focus sulla qualità degli investimenti, privilegiando aziende con bilanci solidi e vantaggi competitivi sostenibili, e una gestione attiva del portafoglio appaiono cruciali per navigare la volatilità attesa.
  • L’Importanza della Flessibilità e del Monitoraggio:
    In un contesto dominato da un’elevata incertezza politica ed economica 4, la capacità di adattare rapidamente le strategie di investimento in risposta all’evoluzione degli scenari e di monitorare costantemente i mercati e i fattori di rischio sarà una discriminante fondamentale per il successo. Non esiste una soluzione di investimento valida per tutti o immutabile nel tempo; al contrario, si tratta di un processo continuo di valutazione, aggiustamento e ribilanciamento del portafoglio in funzione dei cambiamenti del contesto e del proprio profilo di rischio.
  • Consiglio Finale:
    Prima di intraprendere qualsiasi decisione di investimento, è imprescindibile dedicare tempo a informarsi approfonditamente da fonti autorevoli e diversificate, a comprendere appieno il proprio profilo di rischio individuale e a definire con chiarezza i propri obiettivi finanziari di lungo termine.37 La costruzione di un portafoglio di investimento è un percorso personale che richiede consapevolezza e disciplina. Come saggiamente suggerito da alcuni esperti, il miglior momento per iniziare a pianificare il proprio futuro finanziario era ieri, ma il secondo miglior momento è indiscutibilmente oggi.37 Affrontare la seconda metà del 2025 da investitori consapevoli, informati e pronti ad adattarsi è la chiave per trasformare le incertezze del presente nelle opportunità del domani.

Bibliografia

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  33. Morgan Stanley’s Playbook for 2025: 10 Key Investment Strategies for Stock Investors, accesso eseguito il giorno maggio 10, 2025, https://www.campaignforamillion.com/post/morgan-stanley-s-playbook-for-2025-10-key-investment-strategies-for-stock-investors
  34. Chi sale e chi scende: le classifiche dei migliori fondi a febbraio …, accesso eseguito il giorno maggio 10, 2025, https://www.onlinesim.it/blog/chi-sale-e-chi-scende-le-classifiche-dei-migliori-fondi-a-febbraio-2025/
  35. 2Q25 outlook: Take advantage of volatility – UBS, accesso eseguito il giorno maggio 10, 2025, https://www.ubs.com/global/en/wealthmanagement/chief-investment-office/features/2q-outlook/_jcr_content/mainpar/toplevelgrid_copy/col2/actionbutton_copy.0806094073.file/PS9jb250ZW50L2RhbS9hc3NldHMvd20vZ2xvYmFsL2Npby9kb2MvdWJzLTJxMjAyNS1vdXRsb29rLnBkZg==/ubs-2q2025-outlook.pdf
  36. Guida agli investimenti 2025: 7 asset principali da considerare – eToro, accesso eseguito il giorno maggio 10, 2025, https://www.etoro.com/it/investing/2025-investment-guide-7-top-assets-to-consider/
  37. Investire Senza Paura: Guida Pratica per Iniziare nel 2025 – – Marco Casario, accesso eseguito il giorno maggio 10, 2025, https://www.marcocasario.com/blog/investire-senza-paura-guida-pratica-per-iniziare-nel-2025/

Dove investire nel 2025: Ecco l’Investimento Sicuro che Nessuno Ti Ha Mai Svelato! Investire nel 2025 Senza Paura: Il Segreto per Fare Soldi Facili! La Verità su Quali sono i Più Sicuri e Redditizi!

Dove investire nel 2025? Come investire oggi, 10.000 o 40.000 euro? Qual’è il migliore investimento sicuro attuale in azioni da tenere per i prossimi 10 anni ?

Di seguito troverai dei semplici consigli su investimenti da fare con i relativi approfondimenti i segreti, i trucchi e le migliori strategie di trading, spiegate in modo semplice ed intuitivo da come investire piccole somme fino a capitali ben più importanti come la gestione di un’eredità.

 

L’anno scorso, diversi mercati hanno raggiunto record storici:

  • S&P500: Ha registrato 57 chiusure record, superando i 6.000 punti e chiudendo a 6.099,97. Nonostante la forte ripresa, le valutazioni elevate potrebbero rappresentare una sfida nel 2025.
  • NASDAQ: Ha toccato il 36° massimo record il 4 dicembre, superando i 20.000 punti. Tuttavia, persistono preoccupazioni sulla concentrazione dei titoli tecnologici e l’impatto della regolamentazione nel settore IA.
  • Dow Jones: Ha superato i 45.000 punti, con 48 chiusure record, ma l’incertezza globale e l’aumento dei tassi di interesse potrebbero frenare i rialzi futuri.
  • Nikkei 225: Ha raggiunto il massimo storico, superando il picco del 1989, sebbene persistano difficoltà strutturali nell’economia giapponese, come l’invecchiamento demografico.
  • China50: Ha interrotto un trend ribassista pluriennale con il più grande rally a due settimane in quasi un decennio, ma la sostenibilità di questa ripresa è incerta a causa della crescita del PIL e delle difficoltà nel settore immobiliare.
  • Fare investimenti nel 2026
dati mercati finanziari per sapere dove investire nel 2025
Sopra: dati dei mercati finanziari negli ultimi 5 anni che ci aiutano a sapere dove investire nel 2025

Vantaggi e svantaggi dei vari tipi di investimenti:

Tipo di Investimento Aspetti Positivi ✅ Aspetti Negativi ❌
Azioni 📈 📊 Alto potenziale di rendimento nel lungo periodo
💰 Possibilità di guadagni da dividendi
📉 Liquidità elevata (facilmente acquistabili e vendibili)
📈 Diversificazione con titoli di vari settori
🛠 Opportunità di sfruttare l’analisi tecnica e fondamentale
⚠️ Alta volatilità e rischio di perdita del capitale
📉 Sensibilità agli eventi economici e politici
💰 Costi di transazione e tasse sulle plusvalenze
📋 Necessità di conoscenze finanziarie avanzate
Obbligazioni 🏦 📉 Rischio generalmente inferiore rispetto alle azioni
💰 Flusso di reddito prevedibile tramite cedole
🔐 Più stabili nei periodi di incertezza economica
📊 Strumento utile per la diversificazione del portafoglio
⚠️ Rendimenti inferiori rispetto alle azioni
📉 Rischio di default dell’emittente
📉 Perdita di valore con aumento dei tassi di interesse
💰 Inflazione può erodere il potere d’acquisto
Criptovalute 🪙 📈 Potenziale di crescita molto alto
💰 Decentralizzazione e indipendenza dalle banche
🔒 Sicurezza tramite blockchain
🌍 Accessibile globalmente senza restrizioni
⚠️ Altissima volatilità
🔄 Regolamentazione incerta e rischio di restrizioni governative
🔐 Rischio di hacking e perdita di wallet privati
📚 Necessità di conoscenze avanzate per investire con successo
ETF 📊 📈 Diversificazione immediata con un solo strumento
💰 Costi di gestione generalmente bassi
📉 Liquidità elevata e facilità di negoziazione
📊 Strumenti adatti a investitori passivi e attivi
⚠️ Rendimento dipendente dal mercato sottostante
💰 Costi di gestione (anche se bassi rispetto ai fondi comuni)
📉 Meno controllo rispetto alla selezione diretta di azioni
Fondi comuni 📑 🔄 Gestione professionale del capitale
📊 Diversificazione e riduzione del rischio
📈 Buona scelta per investitori con poca esperienza
⚠️ Commissioni di gestione spesso elevate
📉 Meno flessibilità rispetto ad altri strumenti finanziari
💰 Possibili costi di uscita e performance non garantita
Oro (fisico) 🏅 🔐 Bene rifugio nei periodi di crisi economica
📉 Protezione dall’inflazione e svalutazione monetaria
📊 Conserva il valore nel lungo periodo
⚠️ Nessun rendimento passivo (non genera interessi o dividendi)
💰 Costi di custodia e assicurazione
📉 Liquidità inferiore rispetto ad asset finanziari
Oro (ETF e derivati) 📊 📈 Facile da negoziare come un’azione
💰 Nessun problema di stoccaggio fisico
📊 Speculazione più agevole rispetto all’oro fisico
⚠️ Non si possiede fisicamente il metallo
📉 Dipendenza dagli strumenti finanziari sottostanti
📊 Possibile impatto della volatilità sui prezzi
Immobili 🏠 💰 Possibile apprezzamento del valore nel tempo
📉 Reddito passivo da affitti
🔐 Bene tangibile e meno volatile di azioni e cripto
📊 Vantaggi fiscali in alcuni casi
⚠️ Liquidità bassa (vendere un immobile può richiedere mesi)
💰 Costi di manutenzione, tasse e gestione
📉 Rischi di mercato legati a crisi immobiliari e tassi d’interesse
Startup e imprenditoria 🚀 📈 Potenziale di guadagno estremamente elevato
💰 Controllo diretto sul proprio investimento
📊 Possibilità di creazione di valore e impatto sociale
🔄 Diversificazione rispetto agli investimenti tradizionali
⚠️ Rischio molto elevato di fallimento
💰 Necessità di capitale iniziale significativo
📉 Tempistiche di ritorno sull’investimento molto lunghe
📚 Richiede esperienza e competenze imprenditoriali
Materie prime (petrolio, argento, rame, ecc.) 📈 Bene rifugio in caso di crisi economiche
💰 Protezione contro l’inflazione
📉 Diversificazione rispetto agli asset tradizionali
⚠️ Alta volatilità dei prezzi
📉 Rischi legati a eventi geopolitici e regolatori
💰 Costi di stoccaggio (per il possesso fisico)

Questa tabella riassume i pro e i contro dei vari investimenti in modo chiaro e approfondito. Se vuoi dettagli ulteriori su qualche categoria, continua a leggere! 😊

come investire nel 2025

👉  Le regole basi per investire

Se vuoi sapere dove investire soldi, magari devi gestire un’eredità, sei nel posto giusto. Prima di indicarti dove mettere i tuoi risparmi però Finanza Italia ti ricorda qualche regola basilare, per esempio questa: “Più alto è il rendimento, più alto è il rischio per il capitale”, d’altronde quelli che un tempo venivano chiamati investimenti sicuri, cioè le obbligazioni di Stato, come anche i Buoni Postali, anche se recentemente hanno aumentato i rendimenti per combattere l’inflazione, hanno comunque interessi bassi e poco appetibili per l’investitore, ecco allora che in questi ultimi anni strumenti come i Fondi Comuni , gli ETF sono arrivati all’orecchio di tutti e, insieme alle azioni sono diventati quelli più scambiati anche tra i piccoli risparmiatori come te.

Ma anche le azioni sono tornate di gran moda in questo periodo, specialmente le azioni di aziende italiane di eccellenza, titoli che in questo sito prendiamo spesso in osservazione in quanto più vicine a Noi e facilmente ‘controllabili’ dagli stessi investitori. Infine ci sono gli investimenti per i più esperti, fatti tramite il Trading Online.

👉  Come iniziare ad investire:

Non è sufficiente sapere dove investire, cioè quali strumenti finanziari acquistare, ma bisogna seguire un proprio metodo di investimento, per farlo bisogna conoscere alcune regole base su come impiegare il denaro a disposizione.

Innanzitutto prima di mettere a capitalizzare i propri risparmi, bisogna avere un quadro della Nostra situazione finanziaria attuale , bisogna decidere se i soldi li vogliamo investire direttame te Noi stessi, oppure farci aiutare da un consulente, oppure se darli ad un Asset Manager e farli investire da lui.

Quindi fare un piano per diversificare, in modo da decidere con attenzione su quale tipo puntare rispetto ad un altro e valutare anche quanto tempo vogliamo tenere i soldi fermi, cioè se vogliamo impegnarli a breve – medio o a lungo termine, usando ad esempio la strategia del value investing  o altre strategie come il Buy and Hold e il lazy portfolio , quella dell’interesse composto  , essere consapevoli dell’emotività che ci influenza a vendere o comprare, sapere qual’è il Nostro profilo di rischio e capire se si più adatti al forex o azioni., CFD o titoli azionari, criptovalute o titoli azionari? O magari se è il caso di puntare su azioni da vendere allo scoperto , capire se è il momento di proteggere i propri risparmi perchè c’è una recessione economica..

Come viene mostrato da questo grafico, ogni investitore è diverso dall’altro e quello che diversifica l’investitore sono principalmente l’età anagrafica, il capitale a disposizione e la consapevolezza finanziaria o come si dice, il proprio profilo di rischio. Ma non solo, perché poi ci sono le aspettative.

ATTENZIONE: purtroppo qui molti risparmiatori non esperti, commettono il loro primo errore. PRIMA di decidere se investire tutto o parte del proprio capitale, bisogna assolutamente fermarsi e fare un preciso progetto, che come dicevamo prima, un progetto di investimento che implica sapere:

quanta parte del capitale a disposizione vogliamo mettere a frutto;

in quali forma di strumento/i finanziari mettere i propri soldi ( o magari in altre forme, come gli immobili o un’impresa) cioè diversificare;

il periodo di tempo per cui possiamo impegnare quel dato capitale.

Basterà quindi mettersi seduti, prendere carta e penna, chiamare il coniuge ( se c’è e se abbiamo la comunione dei beni) ed iniziare a decidere del Nostro futuro finanziario, in modo da decidere la strategia di investimento.
 
Noi ad esempio consigliamo per il piccolo risparmiatore sempre di usare la strategia del cassettista, ( o del Buy and Hold – compra e tieni – ) in modo da minimizzare il rischio e massimizzare i redditi con un portafoglio titoli adeguato al proprio capitale investito.
 
Bisogna inoltre conoscere altri metodi di investimento validi, come il Dual Momentum, oppure il periodo migliore per comprare azioni al rialzo – o al ribasso con lo short selling –  sapere QUANDO investire, come per  il  Sell in May and Go Away, o  l’ora migliore, sapere cosa fare in caso di correzione dei mercati, oppure come sfruttare il trading after-our, o come sfruttare il crollo dei mercati .

👉  Quanti soldi investire? 

Prima di capire dove investire devi stabilire quanti soldi puoi investire o meglio la percentuale del tuo capitale totale. Ad esempio se hai 100 mila euro puoi tenerti 40 mila euro in contante presso qualche Conto Deposito o Conto Corrente, il resto dividerlo in obbligazioni, ETF ed azioni.

Di seguito una serie di articoli con degli esempi che puoi prendere come spunto per decidere la percentuale di capitale da tenere e quella da investire.

Suggerimenti di investimento a secondo della somma disponibile

✋  Investi solo quello che puoi perdere

Oggi tutte le banche fanno il profilo di rischio dei clienti, cioè la possibilità di rischiare il proprio capitale che può mettere in gioco il cliente, quindi costruire un portafoglio titoli adeguato alle capacità cognitive e di capitale dello stesso e  in base al quale poi proporranno degli strumenti finanziari. Il profilo di rischio va in base a parametri come: la conoscenza dei mercati finanziari, la conoscenza degli strumenti finanziari, la disponibilità del capitale, l’età anagrafica del cliente, il reddito, il tipo di lavoro svolto, i beni immobili di sua proprietà.

Noi abbiamo cercato di raccogliere degli articoli in cui ci sono i migliori tipi di investimento per ogni profilo di rischio possibile, ecco intanto alcune idee su quello che potrebbe essere il Vostro profilo di rischio:

👉 Quando Investire 

Investire in azioni, é il miglior investimento per questo anno “di rinascita” dopo il Covid. Era questo il giudizio di tanti analisti finanziari internazionali ed italiani.

Ma l’inflazione globale, la crescita del prezzo delle materie prime, il cambio euro/dollaro peggiorato, la crisi energetica in Europa stanno mettendo in crisi i mercati finanziari e ci consigliano di aspettare tempi migliori per fare investimenti.

Anche se bisogna citare il fatto che molti italiani dopo la pandemia hanno deciso di comprare una casa con giardino, che  è un investimento che possiamo annoverare nella categoria degli investimenti immobiliari, non è certo un investimento a rischio. Per quelli meglio aspettare la fine della recessione.

1. Le azioni ✅

E’ l’investimento capitalistico per eccellenza. Quello che fa girare tutta la finanza e l’economia mondiale. Le azioni sono uno strumento finanziario che danno agli azionisti la sicurezza di avere parte dalla proprietà di una società. Le azioni sono anche chiamate “titoli azionari”.

VAI A: Scegli da QUI le Azioni da Comprare Questo mese per investire Soldi

Settori economici in crescita 

Di seguito puoi trovare i settori economici in espansione che potrebbero portarti delle buone soddisfazioni in caso di investimento.

Un occhio particolare dovresti tenerlo per l’intelligenza artificiale, l’editing genetico e la Fintech.

Di seguito, vi rimandiamo ad alcuni interessanti approfondimenti che riguardano più che altro l’acquisto di titoli azionari di aziende di settori in crescita.

2. Conti Deposito

Gli investimenti in conti deposito sono sicuri ( come possono essere sicuri tutti i depositi messi in banca) , e potrebbero essere una bella soluzione alla domanda dove investire piccole somme

Oltre ad essere uno degli investimenti più sicuri, mettere i soldi in un Conto Deposito, significa avere anche degli interessi che mettono al riparo dall’inflazione, almeno in parte. I Conti Deposito da quando è ripartita l’inflazione ed il costo del denaro in Europa stanno aumentando i loro rendimenti per essere più appetibili agli investitori. Purtroppo ancora si limitano a dare un interesse lordo che è sui 1% l’anno, troppo poco per proteggersi dall’inflazione e troppo poco se li confrontiamo a dei Buoni Postali che hanno iniziato a dare oltre il 3% se vincolati per oltre 10 anni. Insomma non ci resta che seguire l’evolversi della situazione, perchè sicuramente i rendimenti dei Conti Deposito offerti dalle banche aumenteranno con l’aumentare e la persistenza dell’inflazione.

Di seguito i migliori Conti Deposito:

3. Beni rifugio ✅

La pandemia ha insegnato che avere una parte del proprio portafoglio titoli in beni rifugio come l’oro è cosa buona e saggia.

Oro, ( qui la quotazione, le ultime notizie, gli approfondimenti e ancora) immobili, diamanti e arte. Sono i beni rifugio. Investimenti meno rischiosi. Certamente altrettanto poco redditizi ma, in questa fase di incertezza, si tende a conservare piuttosto che speculare, in attesa che qualcuno faccia la prima mossa o che qualche evento esterno determini dei cambiamenti. Qui: una Guida Per Comprare Oro. – Migliori azioni aurifere 2023

Pietre preziose: è un mercato molto particolare, assimilabile a quello dei diamanti ( a cui abbiamo dedicato un capitolo, più in basso) , un mercato comunque in crescita, specialmente in questo periodo di rendimenti bassi per altri tipi di investimento.

Argento: anche questo è un investimento molto simile a quello dell’oro ed il prezzo dell’argento ha un andamento simile al metallo giallo.

Oro ✅

L’oro equivale a ricchezza e sicurezza. Ovunque è riconosciuto come valore di scambio. E’ tornato il momento di comprare oro. Il suo prezzo è in costante aumento in questi ultimi mesi e l’andamento dovrebbe replicarsi anche il prossimo anno.

Oggi come oggi si investe molto di più in oro finanziario come gli ETC  oppure le quote azionarie  di aziende minerarie aurifere, che in oro fisico, in pochi hanno il coraggio di tenersi in casa oro per il valore di migliaia di euro, cosa che però non è del tutto vera.

Comprare oro fisico è una pratica sempre più in voga, per vari motivi. Il motivo principale per cui un risparmiatore compra monete d’oro  e se lo tiene in cassaforte, dentro casa è quello di guardarlo e toccarlo. proprio così, la sindrome di Paperon de Paperoni, cioè il voler rischiare una rapina in casa pur di tenersi dei lingotti d’oro nella propria cassaforte. Più dei lingotti, ultimamente vanno di moda le monete d’oro.

 

Diamanti ✅

Comprare diamanti tratta di un investimento sicuro e che è sempre più apprezzato. Ma vanno comprati diamanti certificati. Non tutti sono in grado di valutare se si tratti di un diamante o di uno zircone. Bisogna sapere come muoversi ed affidarsi ad un esperto di fiducia. Per questo motivo bisogna affidarsi a persone esperte del settore e aziende ( banche o finanziarie) che riescano a darci dei diamanti certificati dalle varie agenzie internazionali.

In questo tipo di investimento molte persone comprano pietre preziose , ma si tratta di investimenti che non ci sentiamo di consigliare ai meno esperti.

Un altro modo per mettere a frutto denaro in diamanti è quello di investire in quote di società minerarie che estraggono diamanti.

Platino ✅

Fino a qualche anno fa veniva considerato alla stregua dell’oro. Per vari motivi però il suo prezzo è da diversi anni piuttosto fermo. Comprare platino oggi quindi, può rientrare più in una strategia per avere un portafoglio titoli variegato in quanto ha un prezzo abbastanza stabile.

4. Investimenti Immobiliari ✅

L’investimento in immobili , un immobile è sicuro e conveniente, al netto di tasse, bolli e impegni per un eventuale affitto o compravendita. Anche quello in corso è  un anno importante per l’immobile, visto che durante la pandemia si è riscoperto quanto è importante avere una casa con un giardino o vicino al verde. Ma bisogna prestare molta attenzione. La ripresa del mercato immobiliare c’è, ma non è ancora così sostenuta. Proprio per questo conviene comprare (i prezzi sono ancora bassi) ma non si deve avere fretta di monetizzare.

Ma per investimento immobiliare non si intende solo quello di un’abitazione.

Comprare box auto : si tratta di un piccolo investimento di 10 fino a 40.000 euro, se si sceglie bene il posto, ad esempio al centro di una grande città può creare una rendita dai 100 fino ai 250 euro al mese, a secondo della città e del luogo scelto.

Immobili di pregio turistico: è un particolare investimento a scopo di affittare l’immobile per scopi turistici, comprare oggi una casa in un antico Borgo e riuscirla ad affittare anche grazie alle nuove tecnologie che mettono in contatto domanda ed offerta può essere un grande affare.

Immobili all’estero: potrebbe essere un’idea, occhio al mercato della Gran Bretagna che dopo la Brexit sembra essersi deprezzato.

Acquistare  a reddito garantito: si tratta di contratti molto particolari: un’agenzia specializzata in investimenti fa un contratto con un soggetto giuridico ( un investitore), il quale comprerà un immobile tramite questa agenzia e lei garantirà di trovarli un locatario, il quale pagherà regolarmente un affitto. Di solito si tratta di investimenti importanti, di centinaia di migliaia di euro per comprare immobili in posti esclusivi in Italia o all’estero, in posti di lusso o di grande interesse turistico, dove c’è molta richiesta ma dove il costo delle abitazioni è veramente elevato, quindi un tipo di investimento molto interessante, ma non adatto a tutte le tasche.

5. Buoni Fruttiferi Postali ✅

( investire a rischio zero ) 

Tra le possibilità che si hanno di investire soldi con  Poste italiane nel  classico buono fruttifero postale rappresenta una soluzione sicura anche se non performante. Del resto più sicuri sono gli investimenti e meno alto è il loro rendimento.

I Buoni postali non hanno margini di profitto ampi, ma ad esempio hanno una tassazione agevolata , non hanno spese, si possono comprare online, i rendimenti sono bassi, ma si ha la certezza di riprendere per intero il capitale versato, è un modo per fare piccoli investimenti di 1000 euro, oppure si possono comprare BFP per 1000 euro, in quanto è garantito dallo Stato, senza costi aggiuntivi riguardanti la gestione, particolarmente adatti se si vuole fare un regalo ad un minore. Il prossimo anno si ipotizza un aumento di questa forma di investimenti.

6. Obbligazioni ✅

Investimenti sicuri al 100%: le obbligazioni di Stato

Nel primo trimestre del 2025 i mercati finanziari stanno tornando a crescere, ma ancora non siamo in un mercato Toro, quindi per il momento molte persone, specialmente i piccoli investitori stanno ancora scegliendo le obbligazioni, visto che danno un interesse minimo garantito e non parliamo solo di obbligazioni di Stato che sono le più sicure ma anche le obbligazioni corporate, cioè quelle emesse da aziende quotate in borsa, pure queste abbastanza sicure.

Probabilmente questo ritorno all’investimento sicuro in obbligazioni di milioni di piccoli investitori, sarà un trend che caratterizzerà buona parte di quest’anno, almeno finchè i mercati non torneranno a crescere in modo sostanziale.

Le obbligazioni sono uno strumento finanziario di credito ( per chi le acquista ) o di debito ( per chi le emette), emesse da enti pubblici o privati per finanziarsi.

I Bond danno il rimborso dell’intero capitale investito alla loro scadenza, più un interesse pattuito precedentemente.

Le obbligazioni – insieme alle azioni – sono uno dei quei strumenti finanziari storici fondanti il capitalismo.

Le Obbligazioni di Stati molto solidi come gli Stati Uniti o gli Stati europei sono considerati tra gli investimenti più sicuri al mondo, in quanto garantiti dagli stessi governi. La particolarità delle obbligazioni di Stato è che di solito hanno rendimenti piuttosto bassi, intorno al costo del denaro del paese emittente.

Di seguito gli articoli dedicati alle obbligazioni con le caratteristiche, le opinioni e le recensioni delle stesse:

OBBLIGAZIONI CORPORATE

Si tratta di obbligazioni emesse da grandi aziende quotate in borsa. Sono un tipo di obbligazioni relativamente sicure, ma su questo sono i punteggi delle agenzie di rating che contano. Ovviamente più l’azienda che le emette è solida, più saranno solide.

 Obbligazioni di Paesi emergenti

Gli investimenti in obbligazioni di Paesi emergenti come l’Indonesia sono tornati convenienti dopo il freno della corsa del dollaro che porta giovamento a Stati che basano molti dei loro guadagni sull’esportazione di materie prime. Investire in Paesi emergenti può essere sicuro ma bisogna sempre affidarsi ad un consulente finanziario esperto in materia e soprattutto affidabili. Anche i fondi comuni di paesi emergenti sembrano particolarmente redditizi, in questi ultimi tempi.

7. Fondi Comuni di Investimento ✅

1. Cosa Sono i Fondi Comuni di Investimento?

I Fondi Comuni di Investimento (OICR – Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) sono strumenti finanziari che permettono ai risparmiatori di investire collettivamente il proprio capitale. La gestione del fondo è affidata alle Società di Gestione del Risparmio (SGR), che investono in azioni, obbligazioni e altre attività finanziarie con l’obiettivo di massimizzare il rendimento.

Questi fondi garantiscono una gestione professionale e diversificata, riducendo il rischio per gli investitori. Il loro funzionamento è regolato dalla CONSOB e dalla Banca d’Italia, che ne assicurano la trasparenza e la stabilità.

2. Tipologie di Fondi Comuni di Investimento

Esistono diverse categorie di fondi comuni, che si distinguono per strategie di investimento e livelli di rischio:

  • Fondi Aperti: Accettano continuamente nuovi investitori.

  • Fondi Chiusi: Creano un numero limitato di quote disponibili.

  • Fondi Attivi: Investono in vari titoli per ottenere il massimo rendimento.

  • Fondi Passivi: Replicano un indice di riferimento senza operazioni speculative.

Fondi Comuni di Investimento per Settore

  1. Fondi Azionari: Investono prevalentemente in azioni (70-80% del capitale) e offrono un elevato potenziale di guadagno, ma con maggiore rischio.

  2. Fondi Obbligazionari: Investono esclusivamente in obbligazioni, con un rischio inferiore rispetto ai fondi azionari.

  3. Fondi Bilanciati: Combinano azioni e obbligazioni per diversificare il rischio e migliorare la stabilità.

  4. Fondi Immobiliari: Investono in immobili e offrono rendimenti attraverso affitti e rivalutazione degli asset.

  5. Fondi Commodities: Si concentrano su materie prime come oro, petrolio e grano.

  6. Fondi dei Fondi: Investono in altri fondi comuni, aumentando la diversificazione.

3. Come Scegliere un Fondo Comune di Investimento?

Per scegliere il fondo più adatto alle proprie esigenze, bisogna considerare:

  • Il livello di rischio: Fondi azionari per chi vuole alti rendimenti, fondi obbligazionari per chi cerca stabilità.

  • L’orizzonte temporale: Investimenti a lungo termine per massimizzare i rendimenti.

  • Le commissioni: Alcuni fondi hanno costi di gestione più alti rispetto ad altri.

4. Costi e Commissioni dei Fondi Comuni

Investire in un fondo comporta il pagamento di commissioni che possono incidere sui rendimenti:

  • Commissioni di Sottoscrizione e di Gestione: La sottoscrizione si paga una volta sola, mentre la gestione è una percentuale annuale (1-4%).

  • Commissioni di Rimborso e di Negoziazione: Applicate quando si esce da un fondo o si spostano investimenti.

  • Commissioni per Alte Performance: Maggiore il guadagno del fondo, maggiori sono i costi per l’investitore.

5. Sicurezza e Regolamentazione dei Fondi Comuni

I fondi comuni armonizzati rispettano le normative europee e garantiscono maggiore sicurezza agli investitori. I fondi non armonizzati, invece, hanno una maggiore libertà di investimento e possono presentare rischi più elevati.

6. Conclusione: Conviene Investire in Fondi Comuni?

I fondi comuni di investimento rappresentano una delle migliori opzioni per diversificare e far crescere il proprio capitale in modo sicuro e redditizio. La chiave del successo sta nella scelta del fondo più adatto alle proprie esigenze e nella comprensione delle strategie di investimento più efficaci.

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8. ETF ( Exchange Traded Fund) ✅

Gli Exchange Traded Fund, più conosciuti con l’acronimo ETF ( da non confondere con gli ETC dedicati alle materie prime ) fanno parte degli strumenti di tipo ETP tutti quei prodotti legati ad un indice sottostante, sono uno strumento finanziario molto simile ai Fondi di Investimento e quasi del tutto assimilabili a questi, ma meno complessi.

La vera differenza con i fondi è che hanno costi del tutto simili alle azioni e replicano fedelmente o indici azionari, o gruppi di azioni o materie prime, oppure obbligazioni . Qui di seguito, prendiamo in considerazione degli ETF che replicano il valore di azioni di particolari settori produttivi.

Investire in ETF è meno rischioso che investire direttamente in singole azioni, in quanto un ETF può contenere dalle 5 alle 10 diversi titoli azionari e già di per sè riesce a diversificare un investimento su azioni, quindi avrà sicuramente una volatilità meno alta di singolo titolo.

9. Assicurazione sulla vita  ✅

La polizza vita è una particolare forma di assicurazione, e può essere considerato anche un vero e proprio investimento ( anche se ancora ci sono dubbi per molti )  che in Italia non ha molto successo, più per l’ignoranza in materia degli investitori che per le offerte del mercato.

Noi , in questi articoli abbiamo cercato di spiegarlo nel miglior modo possibile e di fare delle recensioni a dei prodotti specifici.

10. Piani pensionistici, ora quasi indispensabili ✅

I Piani individuali pensionistici consistono in uno strumento finanziario che viene pagato ogni mese in cui il risparmiatore mette una determinata cifra e che dopo un tot di anni potrà ritirare. Si tratta di un investimento sicuro e a lunga, anzi lunghissima scadenza.

11. PIR, i Piani Individuali di Risparmio ✅

Si chiamano PIR, cioè sono dei Piani Individuali di Risparmio e sono un nuovissimo strumento finanziario che ha una tassazione pari a zero fino a 150 mila euro investiti.

Si tratta di investimenti su dei pacchetti di quote di aziende italiane che sono state verificate da Consob, ma che ancora non hanno i requisiti per entrare in Borsa Italiana, sono quindi fondi bilanciati ( azionari e obbligazionari) di una serie di aziende. I PIR servono appunto per rilanciare il credito verso le aziende di eccellenza italiane , quindi creare ricchezza e posti di lavoro, nonchè dare la possibilità ai piccoli investitori di acquistare degli strumenti finanziari con una tassazione agevolata o meglio, una tassazione che è pari a zero, quando ci sono certe condizioni, quindi lo potremo definire uno degli investimenti più interessanti di questo periodo storico.

Riteniamo questo tipo di investimento uno dei migliori per il piccolo risparmiatore in questo particolare momento storico.

12. Arte Moderna ✅

Sul fronte dell’arte un segno positivo, pari al 50% in più di investimenti, ha caratterizzato l’ultimo decennio. Comprare opere d’arte è un investimenti che si rileva sicuro e profittevole.

Investire in beni come quadri presuppone avere le competenze specifiche per valutare. E soprattutto avere somme di denaro che si possono “congelare” per periodi medio lunghi. Il bene con il tempo diventa sempre più prezioso, in modo graduale e senza problemi di deprezzamento.

L’investimento in arte moderna ( e per arte moderna intendiamo sopratutto quadri) è un investimento di denaro molto particolare, sicuramente non rivolto a tutti i tipi di risparmiatori. Non stiamo parlando solo di ingenti somme di denaro per comprare quadri di grande valore, perché, come scoprirete andando all’approfondimento che abbiamo al link nel capitolo, scoprirete che anche un piccolo-medio risparmiatore può comprare quadri con poche centinaia di euro e rivenderli dopo anni a prezzi molto, molto superiori con rendimenti a 3 cifre percentuali.

Le particolarità dell’investimento in arte moderna:

  1. bisogna essere un appassionato d’arte.
  2. Bisogna capitalizzare, senza la fretta di vendere.

Investire in Arte Moderna  e quadri

13. Investire in Spazio ✅

Siamo di fronte ad un tipo di business del tutto nuovo, che può aprire veramente “spazi” fino ad ora inesplorati e che potranno essere occasioni di ottimi investimento oggi per i prossimi decenni.

Ecco allora ai link come investire su titoli azionari spaziali, o su degli ETF spaziali, cioè azioni ed ETF legate ad aziende che direttamente si occupano di turismo spaziale, oppure di satelliti di comunicazioni e controllo, o di vettori spaziali da vendere/ affittare a enti spaziali nazionali o a semplici privati.

Attenzione alle aziende spaziali che ancora non sono quotate in borsa come Starlink, o ad aziende che solo in parte fanno ricerca ed investono sullo spazio come la Nostra Leonardo.

14. Investire in Orologi di lusso ✅

Comprare orologi di lusso per collezionismo é anche una forma di investimento anche piuttosto vantaggiosa. Come tutte le forme di collezionismo, all’inizio ci si avvicina per hobby, perché si è interessati a quegli oggetti, poi si scopre che dietro c’è tutto un mercato e che con il tempo il valore di alcuni orologi può aumentare e anche di molto.

15. Auto Storiche ✅

Come per l’arte, è meglio essere appassionati di auto prima di impegnare soldi in un’auto d’epoca, ma non è necessario. Si tratta di un altro tipo di investimento non convenzionale molto interessante. E’ il mercato delle auto e delle moto storiche, un segmento che sta andando veramente forte. Si parla di un +111% di scambi in 5 anni cioè nel quinquennio 2011-2016.

Auto d’epoca ( al link troverete l’articolo di approfondimento con tutto quello che c’è da sapere) è quindi un settore finanziario in trend positivo da almeno 5 anni. Ci sono ancora degli ottimi affari che si possono fare in questo particolarissimo settore, auto che si possono trovare da privati ma anche in aste giudiziarie o in fiere specifiche di auto d’epoca.

Stanno anche nascendo dei Fondi Comuni per auto di lusso, molto interessanti.

16. Antiquariato ✅

L’investimento in armi antiche è considerato uno degli ultimi trend in fatto investimenti.

Naturalmente anche qui bisogna essere molto preparati in materia, altrimenti meglio affidarsi a qualcosa di più semplice.

17. Scarpe da ginnastica ✅

Ecco un tipo di collezionismo che esiste da alcuni anni ma che recentemente è salito alle cronache, con scarpe da ginnastica esclusiva che possono arrivare a costare anche 1 milione di dollari.  Investire in scarpe da ginnastica ormai non è così raro, ci sono ragazzi che spendono centinaia di euro per un paio di scarpe da ginnastica ( o sneakers ) esclusive che poi rivenderanno ricavandoci un + 500% o un + 1000% in pochi mesi, il tutto esentasse.

Si tratta come tutti i tipi di collezionismi di un asset che non può essere considerato un bene di rifugio, ma solo il tempo ci potrà dire se si tratta di una moda passeggera oppure di una realtà economica che può veramente far guadagnare un sacco di soldi a tante persone.

18. Case di riposo ✅

Si tratta di un modo di impiegare denaro nel lungo periodo e con un ottimo ritorno.

La popolazione sta invecchiando sempre di più, si fanno sempre meno figli e si muore sempre più tardi e ci si sposa sempre di meno.

Questo significa che ci saranno sempre più persone anziane e sole che avranno bisogno di stare insieme, magari in una casa di riposo, oppure in un ospizio o in appartamenti adeguatamente costruiti per persone anziani. Tutto questo significa che bisogna dare una risposta in termini di offerta, non solo per guadagnare soldi con gli investimenti, ma anche per dare servizi che lo Stato, da solo non ce la farà mai a dare.

Al link sopra, troverete come investire in case di riposo e scoprirete che si  tratta di uno dei migliori investimenti da fare, sia se si vuole scegliere i Fondi Comuni che si occupano di questo aspetto, che se si vuole entrare in società con qualche costruttore ed investitore che fa questo business.

19. Vino pregiato ✅

Ci sono vari modi di fare in vino, si possono comprare quote di un’azienda vinicola, si possono comprare bottiglie di vino pregiato, si possono comprare quote di fondi comuni.

Comprare bottiglie di vino pregiato di annate particolari, rimane uno degli investimenti più affascinanti che si possano fare.

20. Materie Prime ✅

Comprare materie prime ( conosciute nella finanza come Commodities) o prodotti finanziari legati a materie prime è sempre stato un buon modo per guadagnare bèi soldi in quanto molti di loro sono considerati dei bèni rifugio.

Chi lo ha fatto comprando azioni di gas naturale o petrolio mesi fa, avrà sicuramente guadagnato una fortuna.

Azioni di aziende che lavorano sulle materie prime come petrolio, oro, diamanti, ma Noi cerchiamo di fare una serie di articoli di approfondimento per dare consigli su come muoversi nell’ambito di questo particolare settore della finanza dove c’è veramente da far soldi, considerato anche il fatto che l’andamento dei prezzi delle materie prime ha avuto notevoli cambiamenti in rialzo dalla fine della pandemia.

21. Derivati finanziari ✅

( meglio di NO se non sei un esperto )

  • Comprare derivati non è consigliato a tutti, si tratta di un investimento a rischio abbastanza alto. I derivati sono un tipo di investimento che si basa su un valore sottostante, di solito è basato sui prezzi di materie prime o particolari obbligazioni o particolari gruppi di azioni. Ha i suoi svantaggi e vantaggi ( come è bene spiegato nella pagina che gli abbiamo dedicato al link, sopra). Possiamo scegliere su quale tipo di prodotto finanziario derivato vogliamo puntare i Nostri soldi:
  • CDF: si tratta di contratti di differenza, un tipo di investimento basato sul prezzo delle materie prime con l’uso della leva finanziaria. Molte persone investono in CDF a reddito fisso, la versione meno rischiosa di questo strumento finanziario.

  • Certificates: è ancora più complicato, perché bisogna seguire anche il prezzo delle materie prime su cui sono basati. Leggi anche Certificates Unicredit.

  • Swap: sono contratti nei quali 2 parti si scambiano flussi di finanziari periodici. Anche qui si tratta di investimenti sconsigliati a chi non ha un’adeguata preparazione finanziaria.

  • Contratti Futures: si tratta di contratti sul futuro. In pratica si scommette sul prezzo di un prodotto sottostante ( da qui il fatto che si tratti di un derivato). Ad esempio: oggi ‘punto’ 1000 euro sul fatto che tra 30 giorni il prezzo del Bitcoin sia diminuito, in questo modo potrò guadagnare in proporzione alla diminuzione del prezzo di questo sottostante.

  • Covedered Warrant: un altro prodotto finanziario derivato.

  • ETC: derivati sul prezzo dell’ oro fisico o altre materie prime.

22. CFD ✅

( Li sconsigliamo a meno che tu non sia un esperto ) 

  • Generalmente questo mercato non contempla gli investimenti a lungo termine, quelli che in borsa vengono definiti titoli da cassettista.

    I CFD sono dei prodotti finanziari derivati che consentono di ricavare profitti, anche se la quotazione dello stesso è in perdita. Concettualmente questo non sarebbe possibile, ma con i CFD, certe regole vengono, in qualche modo, ribaltate.

    I CFD letteralmente sono i contracts for difference e, consentono di guadagnare denaro sia quando il titolo sale che quando scende. L’importante e’ prevedere l’andamento del titolo, il trend nel breve periodo. Questi a differenza delle azioni, non prevedono la distribuzione di dividendi, ma a differenza di queste ultime, possono generare utili anche se il titolo risulta essere in perdita.

23. LE CRIPTOVALUTE ✅

( molto, molto rischiose )

Il 2024 ha visto una forte resilienza nel mercato delle criptovalute, con Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH) che hanno registrato buone performance. La scadenza delle opzioni da 14 miliardi di dollari non ha influenzato negativamente il prezzo del Bitcoin, che è rimasto stabile, mentre El Salvador ha consolidato la sua posizione di leader nell’adozione del BTC, superando i 6.000 BTC. Ethereum potrebbe essere protagonista nel 2025, grazie all’accumulo di detentori a lungo termine e agli aggiornamenti in arrivo.

Il 2024 è stato anche un anno fondamentale con l’introduzione degli ETF su BTC e ETH, attirando l’interesse di investitori retail e istituzionali. Diversi paesi, tra cui gli Stati Uniti e la Russia, hanno mostrato un crescente interesse per il Bitcoin, contribuendo alla sua legittimazione globale.

Sono arrivati anche i PAC su Criptovalute della eToroparticolarmente buoni come investimento per chi vuole avvicinarsi al mondo crypto. 

Per il 2025, si prevede un aumento dell’interesse istituzionale, un ambiente normativo favorevole e progressi tecnologici nella blockchain, tutti fattori che potrebbero stimolare la crescita e l’innovazione nel mercato delle criptovalute.

🏦 Risparmio Gestito, SGR 🏦

Infine parliamo anche del risparmio gestito. Le società SGR operanti in Italia sono molte. Si tratta di società di consulenti finanziari a cui affidare i Nostri risparmi e poi loro li investono per Nostro conto. Ecco allora che QUI troverai i migliori aziende di risparmio gestito SGR.

Si tratta di un buon compromesso per chi non ha competenze in finanza e per chi non ha tempo di occuparsi dei mercati finanziari e della loro volatilità, che implica di comprare e vendere titoli finanziari in base all’andamento degli stessi.

Di seguito troverete le Nostre recensioni e opinioni delle varie società di Società di Gestione del Risparmio ( le SGR ) che a volte sono legate a delle banche:

🏦   Scegli il Broker Online più affidabile   🏦

Quando parliamo di Broker online, intendiamo quegli elementi fondamentali, in grado di impostare le strategie vincenti per fare Trading Online.

    1. FINECO: è il Broker Online più usato in Italia e uno dei più usati in Europa, quindi molto affidabile.
    2. Degiro, si tratta di un Broker olandese, uno dei più competitivi in fatto di commissioni e usato da mezzo milione di persone in Europa.
    3. Iq Option è un broker facile ed intuitivo, perfetto per coloro che sono principianti, tanto che prevedono un’apertura di un conto con solo 10 euro.
    4. Plus 500 invece è uno dei più conosciuti ed utilizzati, una piattaforma molto potente e flessibile che, consente di operare in maniera fluida ed efficace.
    5. Xtrade è una piattaforma specializzata nel trading CFD.
    6. Interactive Brokers: si tratta di un broker americano che ancora non ha la sede in Italia. E’ uno dei più usati dai professionisti ma ha il problema delle tasse. Per pagarle su questo Broker bisogna appoggiarsi ad un commercialista di fiducia.
    7. Fxcm: è un Broker regolarmente iscritto presso le borse europee ed attivo da anni. Ha anche un conto demo con cui potersi cimentare.
    8. 24 Option.com invece è un broker affidabile molto utilizzato ed in grande espansione; infine, ma non per ordine di importanza, menzioniamo anche Markets.com che prevede un deposito di 100 euro.
    9. eToro clicca il link per leggere la recensione e le opinioni degli utenti
    10. 24FX. vai al link per leggere la recensione e le opinioni degli utenti
    11. Tradeo: p un’altra piattaforma di Broker online abbastanza popolare, ma sopratutto è affidabile.
    12. FXCM : si tratta di un Broker Online regolarmente registrato
    13. TrioMarkets: un nuovo operatore online, iscritto dal 2015 presso la Borsa di Cipro.
    14. Avatrade: Avatrade è un operatore piuttosto conosciuto, anche questo verificato e regolarmente iscritto. Vi rimandiamo all’articolo di approfondimento che potete trovare al link, dove potete leggere anche la recensione e le varie opinioni degli utenti, come per gli altri Broker.
    15. TRADE.COM : é l’ennesimo sito di Broker Online che abbiamo recensito, anche per questo, per saperne di più, dovete andare a leggervi la pagina a lui dedicata attraverso il link.
    16. Alvexo : è uno dei tanti nuovi Broker Online che hanno la loro sede legale a Cipro e che possono quindi operare anche in Italia, visto che rispettano le regole del mercato comune europeo.
    17. Revolut: è una nuova piattaforma per la compravendita di azioni, legata ad una carta prepagata. la sua origine è russa, ma in Italia è ancora poco usata perchè non permette la compravendita di titoli azionari italiani. Questo broker è registrato presso la Borsa di Londra.
    18. Trading212 : una piattaforma regolarmente iscritta con oltre 12 milioni di utenti. La sua particolarità è che si può operare su tutte le borse europee e sulle principali criptovalute.
    19. RobinHood : è la piattaforma americana di broker online che sta facendo impazzire i mercati e che dovrebbe arrivare anche in Italia a presto. Questa semplice applicazione non esistono commissioni e si possono comprare anche frazioni di azioni, è usata dagli utenti di wallstreetbets , un gruppo social in cui vengono scelti dei titoli su cui puntare da milioni di piccolissimi risparmiatori, di solito adolescenti millenial che dicono di combattere contro gli HF , ma che in realtà cercano di guadagnare soldi. Un fenomeno certamente da seguire ma da cui stare lontano se non si vogliono rischiare ingenti perdite .
    20. COINBASE : è una società quotata in borsa, ma anche un app per comprare e vendere criptovalute online, quella più usata a livello mondiale.

Fonti:

10 commenti

  1. ARTICOLO COMPLETISSIMO e pieno di informazioni.

    Diciamo che avete fatto una specie di ‘piccola guida all’investimento’, proprio quello che serve , sopratutto gli approfondimenti a cui rimandate con dei link ad altri articoli.

    Un grazie non solo per la chiarezza e le informazioni complete sugli investimenti, ma anche per il principio di prudenza che sempre citate e che sempre ricordate a chi vuol iniziare ad investire i propri risparmi per farli fruttare.

    Purtroppo siete uno dei pochi siti di finanza che dicono che investire è rischioso e che si possono perdere anche dei soldi. E’ una cosa che dovrebbero dire tutti, ma che invece in pochi ricordano.

    E’ vero che se compro azioni oggi, tra un anno potrei guadagnare qualcosa con ii dividendi, ma è pur vero che posso anche perdere parte del capitale investito in quanto il titolo azionario può variare il suo valore negativamente.

    A volte sembra che l’onestà nei siti che parlano di finanza sia un optional troppo spesso non usato, non si capisce neanche perché.

    Grazie di nuovo.

    1. Ottimo, certo il panorama è molto vasto e articolato per chi come me non è un addetto ai lavori.
      Ma è certo utile per incrementare le proprie conoscenze andando ad approfondire i gli argomenti che di volta in volta possono presentarsi nel difficile compito di scelta di investimenti finanziari.
      Grazie

  2. Forse un po’ dispersivo come articolo, ma un ottimo riassunto sulle possibilità di investimenti che abbiamo oggi-

    Molto interessanti le indicazioni su azioni Stellantis, che mi hanno permesso di guadagnare 3.000 in soli 2 mesi su 10 mila che ne avevo investiti.

    Vi devo una birra

  3. Ho investito pochi soldi sui 3000 euro sulle azioni Leonardo l’anno scorso proprio grazie a queste recensioni che ho trovato su questo sito ed oggi il mio guadagno è veramente soddisfacente
    In poco più di un anno ho quasi raddoppiato il capitale purtroppo con le tasse il guadagno si è ridimensionato ma se li tenevo nel cc si sarebbero solo persi di valore
    Quindi per una volta un sito che parla di finanza invece di chiederti i soldi semplicemente ti aiuta ad essere nvesttire grazie

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